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Bosio vert |
Itinerario con diverse sezioni ripide e trialistiche. Se vi piace il genere lo amerete, in caso contrario parte della discesa sarà una camminata con bici al seguito. La salita è a tratti sostenuta, ma con un po' di gamba tutta pedalabile. La quota massima raggiunta (2120 m) non è elevata in rapporto a quella delle montagne circostanti, ma una volta passata l'Alpe Airale è abbastanza probabile non incontrare anima viva fino al paese di Primolo, ormai vicini al termine dell'itinerario.
Si parte da Chiesa Valmalenco e si sale, inizialmente su asfalto e poi su sterrato, fino all'Alpe Lago (detto anche Lago di Chiesa, nonostante non ci sia alcun lago). Si aggira l'alpeggio sulla destra salendo una ripida rampa cementata, al termine della quale la pendenza diventa più contenuta. La strada prosegue sterrata fino all'Alpe Airale, dove si tiene la destra arrivando dopo qualche minuto all'Alpe Mastabbia (tirando dritto si arriverebbe in un attimo alla bucolica Capanna Bosio).
Dall'Alpe Mastabbia NON si scende per il primo sentiero che punta verso un baitello nel prato sottostante, ma si prosegue per il sentiero poco pendente in direzione Giumellini (o Alpe Giumellino). Un ultimo strappetto con qualche metro a spinta, dopodichè comincia la discesa vera e propria che diventa man mano più impegnativa fino a giungere ad un bivio. Qui si tiene la destra in direzione Alpe Lago, dove ci si ricongiunge alla strada percorsa all'andata (se tenete la sinistra verso l'Alpe Giumellino in breve finite su una grossa frana perlopiù impedalabile).
Si scende per la sterrata e quasi subito la si abbandona per imboccare sulla sx un sentiero in salita inizialmente impedalabile. Pochi minuti a spinta alternati a qualche tratto pedalato, ed in un attimo ci si congiunge alla strada che conduce all'Alpe Pirlo. Proseguire per la strada mantenendo la stessa direzione nella quale ci si è immessi (nord) ed al bivio in prossimità di un torrente tenere la dx (a sx si salirebbe all'Alpe Giumellino). Poco prima che la strada cominci a scendere verso l'Alpe Pirlo, la si abbandona prendendo un sentiero sulla dx (cartello di pietra). Si passa dalle miniere di ferro e rame (grotte sulla sx) e dalle cave di pietra ollare fino ad arrivare ad una piccola baita nel bosco al cui interno sono ancora presenti dei manufatti. Attraversare il ponte mezzo sfasciato poco oltre la baita e ricominciare a scendere. Ad un certo punto arriverete ad un bivio: la traccia GPS tiene il sentiero di destra, più diretto e scorrevole. Prendendo quello di sinistra si ha un supplemento di passaggi tecnici su rocce e radici, ma molti sono poco pendenti e non particolarmente divertenti (terminato questo tratto ci si congiunge però ad un sentiero fluido e molto divertente che scende a Primolo).
Entrambi terminano comunque sulla strada che collega Chiesa a Primolo, dal cui cimitero parte l'ultimo tratto di discesa: una mulattiera larga e veloce che porta praticamente al punto di partenza dell'itinerario (tenete d'occhio i divertenti tagli fra un tornante e l'altro).
NOTE:
_da fare solamente in condizioni di asciutto. La prima parte di discesa diventa molto viscida se umida o bagnata.
_fino all'Alpe Lago non vi sono fontane, ed in estate la prima parte di salita è calda e poco ombreggiata. Una fontana si trova nel piazzale sottostante il parcheggio dove comincia l'itinerario. Dall'Alpe Lago in poi non vi sono più problemi a trovare acqua, visto che in ogni alpeggio ci sono fontane (all'Alpe lago ce n'è una alla chiesetta che vi lasciate sulla sinistra) ed una si trova anche fra l'Alpe Lago e l'Alpe Airale.
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Come arrivare al punto di partenza
Da Sondrio si seguono le indicazioni per la Valmalenco. A Chiesa in Valmalenco solitamente si trova parcheggio nel punto di inizio della traccia GPS.
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Commenti
muldox
25.06.2017 11:12
La discesa è tutta in ottime condizioni.