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VB - Formazza: Passo S.Giacomo - Gries |
Anello panoramico che attraversa tre passi alpini e costeggia quattro laghi artificiali e due naturali più piccoli, a cavallo tra Svizzera e punta estrema a nord del Piemonte.
La salita iniziale è lunga ma con poca pendenza. Il saliscendi in quota, che taglia il versante nord dei monti di confine, è un singletrack a balcone sulla Val Bedretto. La lunga discesa è un emozionante sentiero tortuoso con gustosi passaggi tecnici.
Non ci sono biforcazioni ingannevoli. In ogni caso, mantenere la sinistra ad ogni incrocio permette di chiudere l'anello senza perdersi.
FOTO:
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TRACCIA GoogleEarth:
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Poco prima della frazione di Riale 1729m, sulla destra si diparte una strada sterrata con un ottimo fondo che sale piacevolmente verso il Passo San Giacomo.
Si guadagna dislivello con vista sul Lago Morasco e la sua diga, circondato da montagne severe, ripide.
Dopo una piana con un condotto d'adduzione verde che l'attraversa, prima di arrivare al rifugio Maria Luisa, sulla DX si distacca una stradina ripida e ghiaiosa che in breve porta alla diga “posteriore” del Lago Castel 2216m.
Riprendendo la via verso nord, una deliziosa strada in falsopiano in discesa conduce al Lago Toggia 2191m; terminata la strada in riva al lago, si prosegue su un largo sentiero a SX che costeggia il lago fino alla diga, attraversata la quale, si riprende la sterrata lasciata poco prima di deviare verso il Castel.
La strada continua a salire più dolcemente, costeggiando il lago Toggia, fino ad arrivare al Passo San Giacomo 2313m.
A SX inizia un sentiero in saliscendi (inizialmente in discesa), che taglia il versante nord della Val Bedretto, rimanendo a balcone in quota 2200m. Bello e divertente, necessita attenzione perché abbastanza esposto.
L’ultimo breve tratto prima della Capanna Corno Gries 2338m e il tratto successivo fino al Passo del Corno 2525m presentano difficoltà che costringono il biker a spingere la bici per qualche minuto prima del rifugio ed un po’ più a lungo fino al Passo del Corno. Pedalabilità determinata anche dalla presenza più o meno estesa di macchie nevose.
Al passo del Corno c'è un affusolato lago naturale ha colori intensi, nell’austero contesto d’alta montagna. Sopra di esso si affaccia un rimasuglio d’un ghiacciaio morente.
Ignorando il sentiero che va a dx verso il Nufenenpass, si può stare a sx, senza perdere quota, oppure scendere dritti verso il lago. Il singletrack, che scende verso il Lago del Gries, è magico: sinuoso e veloce sulla cresta di una morena tra lingue nevose, sembra portarti dritto a tuffarti in quell’azzurro opaco e scintillante delle acque glaciali.
Il grigio ghiacciaio del Gries non si estende più fino a toccare il lago, ma rimane maestoso, benché timido, arroccato tra le guglie del Blinnenhorn e altre cime della catena.
Il breve piacere del singletrack sulla morena costa una risalita di cinque minuti a spinta sul nevaio o su pietraia (a seconda della condizioni), per riprendere il sentiero che era rimasto alto sulla SX.
Si costeggia il lago del Gries pedalando su un alto balcone che sale verso il Passo del Gries 2487m in pochi minuti.
Prima di arrivare al piccolo bivacco del Gries, sulla SX inizia il divertente sentiero sinuoso che scende rapidamente verso l’Alpe Bättelmatt 2111m. Inizialmente facile, benché un po’ vertiginoso, diventa più tecnico nella parte bassa. E’ molto divertente, ma da non sottovalutare. Una successione ravvicinata di tornantini sassosi richiede dimestichezza con i nosepress. In ogni caso la percorribilità complessiva in sella è molto alta per tutti. I tratti da fare eventualmente a piedi sono corti.
Giunti all’Alpe Bättelmatt, si può scendere per la sterrata che riporta a Riale o intraprendere l’emozionante e difficile mulattiera che si imbocca guadando il ruscello sulla DX, prima che la sterrata passi su un ponte.
Data la difficoltà del sentiero, si consiglia di percorrerlo solo a chi ha fatto in sella tutta la discesa precedente, poiché abbastanza trialistico dall’inizio alla fine. E’ impegnativo, fisico, ma soprattutto complesso da interpretare, se si vuol mantenere un certo flow.
Divertente, non impossibile per chi è abituato al vert o dh.
Infine, ancora due possibilità: costeggiare il lago Morasco 1815m a dx o a sx. A SX è un liscio, largo sterrato pianeggiante; a DX un più lungo e sconnesso saliscendi.
Si può evitare ancora un pezzettino di asfalto, con un sentiero che dalla diga si riaggancia alla strada che in due minuti riporta alla partenza.
A Riale possibilità di far rifornimento di acqua e panini. Non ci sono altre fontane lungo il percorso.
Alla Capanna Corno-Gries CAS possibilità di pranzare. Torte molto buone e porzioni abbondanti. Il rifugio è nuovissimo e accogliente.
Consigliata full da 160mm.
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Come arrivare al punto di partenza
Dopo Gravellona Toce la A26 diventa SS33, una superstrada (coi 90km/h e autovelox).
Seguire le indicazioni "Sempione - Confine di Stato".
Dopo aver oltrepassato Domodossola, lasciare la SS33, seguendo le indicazioni "Valle Antigorio".
A Baceno svoltare a DX per la "Val Formazza" (a sx si va al Devero) e seguire la strada fino a Riale, dopo la Cascata del Toce.
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Commenti
Happykiller
24.08.2009 12:15
Difficoltà medio-bassa, ma con alcuni passaggi difficili e possibile variante dopo l'Alpe Battelmatt davvero tossica!!