Kellerbauerweg |
Si tratta di un itinerario molto impegnativo, sia per la lunga salita, sia per il sentiero in quota sempre in su e giù e con molti tratti a spinta, sia per il sentiero finale molto tecnico. Dedicato perciò a biker preparati che non hanno paura a portare la bici in spalla anche per lunghi tratti e abituati a percorrere sentieri esposti. Fatta questa premessa, lungo il percorso il panorama è favoloso, a patto naturalmente di trovare la giornata giusta senza troppe nuvole. Da Molini di Tures si sale su strada secondaria verso Selva dei Molini, da qui sulla forestale sulla destra orografica del rio si sale lungo la bella valle di selva dei molini. Poi si sale su asfalto fino al lago artificiale con bel panorama e si sale su sterrata e sentiero fino al rifugio Porro (ristoro) quasi completamente pedalando, con salita molto ripida. Dal rifugio comincia l'impegnativo Kellerbauerweg, un sentiero lunghissimo sempre in quota che arriva fino a monte Spico. Il primo tratto è abbastanza stressante, con tantissimi tratti a piedi, poi si riesce a pedalare abbastanza, sempre con magnifico panorama sulla valle e sulle montagne circostanti. Arrivati a monte Spico, comincia una lunghissima, divertente e impegnativa discesa sul sentiero 27 fino a Campo Tures, da qui in breve si torna a Molini di Tures.
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30.07.2013 00:44
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diesel62
09.07.2013 15:28
Il sentiero in cresta è spettacolare e divertente, ma spesso si deve portare la bici. Se fosse solo per questo varrebbe la pena; ma se si mette in conto di arrivare al Tristenseen e poi, peggio ancora, al Rifugio Porro, lo sconsiglio vivamente ai bikers normali, anche nel senso proposto da Nonnocarb. Occorre infatti trasportare la bici su sfasciumi di roccia e massi non del tutto saldi col rischio di perdere l’equilibrio, per un tempo troppo lungo. Io e Miciolo abbiamo dovuto attraversare anche parecchi nevai scivolosi. Nonnocarb, sei una capra! Tanto di cappello! E si che la tua premessa era chiara!