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Giro impervio di Cima D'Asta - inedito |
Una prima avvertenza: questo non è un percorso per neofiti o curiosi: la vostra esperienza e conoscenza dell'ambiente e del mezzo può trasformare questo duro e pericoloso itinerario in una divertente e istruttiva gita in ambiente alpino.
Foto:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.2024604708039.106107.1631643908&type=1&l=ba94bc5adc
Si parte da Ponte Serra, sulla statale che unisce Feltre al Primiero. Si sale verso Lamon e, prima di arrivare al paese, si devìa verso S. Donato, percorrendo quella che era la Strada Claudia Augusta Altinate.
Questo lungo sterrato vi porterà con la dovuta calma prima a quota 870, attraversando S. Donato, poi ai 1610 metri del Passo Brocon.
Giunti al passo, si percorrono circa 10 km in asfalto, per fortuna tutti in veloce discesa, fino ad arrivare al camping di Val Malene, nei pressi di Pieve Tesino.
Da qui si tiene la destra e, per 6 km, si sale di quasi 850 metri fino ai 2000 di Forcella Regana.
La salita a Forcella Regana non è annoverata in nessun percorso. Pochissimi escursionisti a piedi l'hanno descritta in rete, nessun ciclista l'ha mai raccontata, eppure è interamente pedalabile, anche se non facile.
Oltre metà salita supera il 15% di pendenza, e nei tratti cementati si arriva al 28%. Qualche falsopiano concede ogni tanto respiro, ma sono brevi momenti, in cui merita rallentare il passo per godersi il panorama stupendo che va aprirsi sempre di più con l'aumentare della quota.
ATTENZIONE:
Subito sotto alla forcella, a quota 1950, quando la traccia si perde nei pressi di una cabina dell'acquedotto, si abbandona la GPS da me percorsa per affrontare quel sentiero più facile che vedete osservando il crinale alla vostra destra. E' un rapido zig zag che vi consente di guadagnare gli ultimi 50 metri di dislivello senza strisciare con la bicicletta tra i massi.
Giunti alla forcella e fatte le foto di rito, ci si può lanciare in discesa verso il Vanoi, ma non gioite troppo presto, perchè il susseguirsi di massi sporgenti, tornanti a gomito, radici e vegetazione vi faranno spesso scendere di sella (o cadere, dipende).
Questa situazione si protrae per oltre metà discesa, ed è molto faticosa. Il pericolo di questo tratto dipende da come lo si affronta. In bicicletta lo considero insidioso e pericoloso, a piedi è facile ma stancante.
Cerco di essere più dettagliato dicendo che sono circa 4 km per un dislivello di 650 metri circa quando magicamente, a quota 1350, si prende una magica forestale che sembra un miraggio, e ci si butta a tutta forza verso Caoria e Canal S.Bovo.
Essendo chiusa per frana la strada della Cortella, siete costretti a salire il passo Gobbera o percorrere la veloce galleria di 3km che porta in Primiero, che però ha il divieto di transito alle biciclette.
La statale che riconduce a Ponte Serra ha numerose gallerie, molte di queste possono essere bypassate prendendo la vecchia strada che le fiancheggia.
RACCOMANDAZIONE IMPORTANTE:
Non effettuare questo percorso con nebbia o scarsa visibilità, al massimo potete arrivare alla forcella, ma NON pensate di scendere verso Caoria con la foschia, vi perdereste. Il percorso di discesa infatti è molto ben segnato, ma senza visibilità è impossibile da percorrere.
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Come arrivare al punto di partenza
Ponte Serra, nel parcheggio del bar
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Commenti
Manny
09.08.2011 23:47
Ambiente incontaminato, poco frequentato ma appagante; per chi volesse vederne ancora basta proseguire in direzione Vallon del Pront, Acqua del Diaol e rientrare da Forcella Magna, con lunghi tratti a spinta e sentieri che si perdono...