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RONDA GRUPPO DOLOMITICO LAVARELLA-CONTURINES |
Zona: Alta Badia - Fanes (Bz)
Lunghezza: 32km
Dislivello:1675m
Cartina: Tabacco n7 1:25000 (Alta Badia/Livinalongo)
Luogo di partenza: La Villa o San Cassiano (Badia)
Giro ciclo alpinistico effettuato da tre soci del club MTB Sorci Verdi di Pesaro (Romanini, Pagnini, Galeazzi - il quale ultimo ha scritto questa relazione) che ci porta nel cuore delle dolomiti. Il luogo di partenza può essere uno qualsiasi dei paesi dell'Alta Badia. Noi siamo partiti da La Villa a circa 1400m slm, un tipico paesino altoatesino frequentato da molti stradisti che si vogliono confrontare con le strade dei passi dolomitici resi famosi dai passaggi del giro d'Italia. Il nostro itinerario invece di asfalto ne vede ben poco. Nei primi 2 km saliamo da La Villa in direzione est verso San Cassiano su comoda strada provinciale. In località Costadedoi, giriamo a sinistra e ci inerpichiamo per le strette vie del borgo. Per circa 2 km saliamo su pendenze sostenute fra le antiche strade di collegamento dei Masi incrociando in un tornante il sentiero 15 (che da San Cassiano sale alla chiesetta della Crusc) poco prima del maso Ru de Feria. La strada diventa carrareccia e sale decisa dapprima costeggiando il bel prato del maso e poi il bosco ai piedi dei colossi di dolomia che sovrastano le nostre teste, il Piz Lavarella e le Conturines. Cime sopra i 3000m che dominano la parte più orientale della Val Badia. Il duro sterrato regala un poco di tregua solo nei pressi dell'incrocio con il sentiero 12, il sentiero che dobbiamo prendere per raggiungere la prima meta della giornata, La forcella Medesc. Forcella che divide i gruppi Lavarella / Conturines con quello del Sass de la Crusc e fa da spartiacque fra l'Alta badia e la Val di Fanes. La salita lungo il sentiero 12 è dura con pendenze a volte proibitive e fondo sassoso e instabile. Con bici da Enduro siamo riusciti a rimanere in sella fino a quota 1850m circa ma da li e fino a quota 2100m, ovvero l'inizio del ghiaione di forcella, abbiamo sempre spinto le bici. Il sentiero di forcella è stato da poco sistemato e sale zigzagando nella sua parte centrale. Le sporadiche pedalate in alcuni tornanti possono rappresentare delle piacevoli pause nelle lunghe sessioni di “portage” (spinta e spalla) che si presentano. Negli ultimi 100m la salita si fa decisamente più dura e occorre porre attenzione ai passaggi e ai movimenti. Le fatiche finiscono a 2530m, dove la vista si apre su parte della Val di Fanes mentre a ritroso il panorama sulla val Badia e i gruppi sella e Puez è superbo ed incantevole. Seguendo il sentiero 12 iniziamo la lunga discesa verso i rifugi Lavarella e Fanes. Discesa che si sviluppa su single track, su terreno lunare ricco di conformazioni rocciose che si alternano a zone prative di alta montagna piene di fiori colorati e di stelle alpine. Siamo nel parco Senes Fanes e lo spettacolo della discesa si accompagna a paesaggi mozzafiato sull'ambiente dolomitico circostante. Tutto ciò rende meno pesante alcuni rilanci che incontriamo lungo il nostro tragitto e che riusciamo talvolta a fare in sella uscendo dalla linea principale del trail. A quota 2370m incrociamo il sentiero 7 che scende da cima della Crusc e ci immettiamo nel nuovo sentiero. La discesa è ancora lunga, mai banale ed alcuni passaggi richiedono attenzione e malizia onde evitare spiacevoli cadute. Dopo circa 4 ore e un dislivello positivo di 1100m di cui 600 a spinta/spalla raggiungiamo i primi rifugi dopo possiamo rifocillarsi immergendosi nelle meraviglie della Valle. Laghi alpini, ruscelli, baite, radure e boschi caratterizzano la valle incantata del Fanes e ripagano la mente ed il cuore delle fatiche sostenute. Subito dopo il passaggio al rifugio Fanes, la strada torna a salire prepotentemente in direzione sud fino al lago di Limo e a malga gran Fanes. Siamo sul segnavia n 11, sentiero che fa parte dell'alta via 1 e che con diversi sali e scendi ci porta in una delle zone più belle del parco. Facile infatti è imbattersi in qualche animale come la Marmotta o scorgere su qualche pendio il camoscio. Le cime circostanti la valle svettano alte e quasi toccano il cielo, mentre velocemente guadagniamo il termine della valle fino al Col De Locia a 2069m. Ora ci attende l’ultima “fatica” di giornata, la discesa verso la Capanna alpina e il ritorno in Alta Badia. Discesa tecnica su fondo roccioso che presenta le maggiori difficoltà all’inizio. I primi 100m infatti sono molto ripidi e stretti e richiedono un controllo del mezzo notevole. Parliamo di passaggi trialistici che non sono alla portata di tutti. Ma mano che si scende le difficoltà diminuiscono e il piacere di guida aumenta anche se rocce, pendenza e passaggi stretti rimangono una costante fino alla fine. L’arrivo al rifugio Capanna Alpina rappresenta la fine delle difficoltà ed il momento di goderci un meritato strudel e caffè. Sono 6 ore che giriamo e da qui in poi il ritorno al luogo di partenza è una tranquilla discesa su strada sterrata lungo le belle ciclabili della valle che costeggiano i torrente le località Armentarola e San Cassiano. In meno di 20min siamo a La Villa, gustandoci le foreste di abeti e larici che incontriamo prima di immetterci sulla trafficata strada principale che attraversa la Valle e ci porta al nostro B&B ed al meritato riposo.
NB Se si vuole visualizzare un’animazione vedere qui:
https://ayvri.com/scene/7dj2p0x3ke/ckdj72zst00013b7bmskitgpw
oppure andare sul sito www. Ayvri.com ed effettuare la ricerca con “Lavarella Conturines”
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Come arrivare al punto di partenza
.Loc. La Villa
Cartina
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Commenti
pdigiaco
25.06.2021 10:05
le successive salite verso malga gran Fanes e Col De Locia mi sembrano piu' fattibili, sopratutto con e-mtb sperando che il sentiero sia pedalabile; ci sono tratti particolarmente esposti (sia salita che discesa) ? il percorso è su sentieri "non vietati" alle mtb ?
cordiali saluti