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Attorno al Monte Peurna, tra Schievenin, Seren e le malghe del Grappa |
Questo impegnativo giro attorno alle prelpi Trevigiane, adatto a chi non è disturbato dal percorrere qualche tratto su sentieri, magari stretti e leggermente esposti, vi regalerà sicuramente grandi soddisfazioni.
FOTO:
https://media.mtb-mag.com/it/pv/hashtag/itinerario19442/
VIDEO:
https://media.mtb-mag.com/it/pv/36037/
Porre attenzione lungo il percorso descritto, nei tratti esposti consiglio la regola generale di scendere dalla bici, piuttosto che rischiare rimanendo in sella ad ogni costo.
Altra raccomandazione sulla discesa da Spinoncia/Monte Zoc. Sono sceso nella valle di Alano percorrendo interamente il sentiero, eppure a quota 768 si interseca una forestale che porta velocemente giù. Per qualche motivo l'ho mancata. Qui la descrizione della forestale, fatta in salita da Gianpylupo
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/6723.
L'inizio è ad Alano di Piave, dove un occhio attento potrà già intravedere le montagne di salita verso nord e quelle di discesa verso sud.
Prendiamo per la frazione di Campo e ci inoltriamo sulla severa valle di Schievenin. Con il procedere dei chilometri (6 in tutto) vedremo la valle chiudersi davanti a noi e, chi non conosce la posizione della Forcella Alta e Forcella Bassa si chiederà come poter arrivare dall'altro lato dei monti senza scalare pareti di roccia.
La sterrata inizia in corrispondenza delle palestre di roccia, e ci da un assaggio di un 20% impedalabile ma brevissimo, dopo due curve la pendenza cala bruscamente e torna a girare verso est, sorpassando alcune case.
Sempre su piacevole percorso, la pendenza aumenterà fino a quota 1150, progredendo dal 7 al 15%. Con un discreto allenamento sarà possibile rimanere in sella per tutta la salita.
L'ambiente è molto bello e panoramico, la vista spazia dalle creste frastagliate di Schievenin fino al Peurna e alla propaggine più a nord del massiccio del Grappa.
Arrivati alle Stalle Sassumà, dopo un minuto di riposo si riprende a pedalare verso ovest, in direzione Forcella Alta. I primi metri saranno piacevoli, poi sarà necessario scendere dalla bici per via dello stretto sentiero e della pendenza del terreno.
Da qui alla forcella un minimo di attenzione e prudenza non guasterà. Evitare questo tratto con neve o bagnato.
Circa 600 metri in linea d'aria separano da Forcella Alta, e arrivarci sarà piacevole per il notevole panorama. La pianura e la Valle del Piave da un lato, e dall'altro Feltre, le vette Feltrine e Bellunesi, il Coppolo e ancora più a nord i Lagorai, Cima d'Asta che spunta dal Coppolo, il monte Agaro, Cima Folga, le Pale di San Martino. Verso sud-ovest l'Ortigara.
Qui inizia un veloce sterrato/asfalto che con pendenze sempre sopra il 10% ci porta in 10 minuti a Seren del Grappa, dove troveremo subito una panchina e poco oltre, prima di entrare in centro al paese, una fontana.
Prendiamo quindi l'asfalto che porta dentro la valle di Seren, in totale assenza di traffico, fino ad un ponte con un cartello che indica "Pian de Giacon".
La strada non lascia spazio a tante interpretazioni, asfaltata ma durissima. Circa 17-20% per un lungo chilometro, fino ad oltrepassare alcune baite ed aumentare ancora la pendenza.
Qui parte lo sterrato e sarà necessario scendere dalla bici per circa 100 metri lineari, poi la pendenza cala intorno al 15% e sale regolare su bel pendio fino a quota 800 circa, dove ci si porta al 5% di pendenza e si procede su piacevolissima salita fino a quota 940. L'ambiente è molto suggestivo e alzando lo sguardo si può vedere, 300 metri sopra di noi, la cima D'Avien che raggiungeremo a breve.
Giunti ad un bivio con baita, prendiamo una stretta forestale in salita decisa, una strada che ho cercato di percorrere diverse volte, senza mai riuscirci. Si tratta di un favoloso collegamento perfettamente ciclabile tra le malghe del Grappa e la valle di Seren. Piacevole in salita, entusiasmante in discesa.
Inizialmente dovremo anche qui portare la bici per non più di un minuto. Al primo tornante la pendenza si attesterà fino a quota 1190 sul 8-10% massimo. Il fondo è buono e l'ombra piacevole.
Arrivati a forcella D'Avien, sullo stesso tratturo andiamo verso sud fino a Malga Val Dumela, proseguiamo godendo di uno dei pochi tratti in discesa fino ad un cambio di pendenza repentino, dove inizieremo a salire costantemente per circa 3 km, oltrepassando diverse malghe.
Quasi giunti a Casera Domador giriamo in direzione Camparona. Una ripida discesa ci porta nei pressi di un laghetto dove abbiamo due possibilità, arrivare a Malga Camol per forestale larga o stretta. Io ho optato per la stretta, che entra nel bosco e con saliscendi giunge a Camol in circa 15 minuti di piacevole traversata.
Qui inizia la discesa verso Alano.
Un primo traverso ciclabile porta alla bellissima radura di Casera Spinoncia.
Dopodichè (attenzione a non seguire al metro la mia traccia, causa schianto di alberi), si prende verso nord uno stretto sentiero, dopo le Spinoncia. Pochi segni sugli alberi, ma il sentiero è visibile. Il segreto è, dopo questa casera, di non perdere quota ma praticamente proseguire nel crinale.
Il sentiero è impegnativo e poco ciclabile, essendo stretto e a tratti esposto.
Superati i primi tornanti e passati sull'altro versante, lato pianura, si intervallano brevi e molto belli tratti ciclabili a tratti con bici a mano. Di esposto c'è solo qualche metro, ma scendendo dalla bici o portandola in spalla si evita di sbilanciarsi o di correre rischi inutili.
Qui mi collego alla nota scritta inizialmente, ovvero: ho proseguito sul sentiero 849 fino al fondovalle, alternando metri ciclabili e non. A quota 760 però è possibile semplificarsi notevolmente la discesa intercettando una sterrata, che mi è sfuggita, che porta in 5 veloci minuti alla frazione di Campo e quindi brevemente al parcheggio.
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Come arrivare al punto di partenza
ampio parcheggio nel bivio tra Alano di Piave e Quero. Vicino all'albergo ristorante Tegorzo.
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Bikerman64
02.04.2019 15:09