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Dardago Piancavallo aggiornamento 2019 |
Lo scopo dell'uscita descritta di seguito è stata verificare lo stato di avanzamento dei lavori di sistemazione del tratto Dardago - Piancavallo, una magnifica strada/forestale/mulattiera che in tempi andati era una delle poche vie di accesso all'altopiano.
La partenza è da Villa di Villa, si sale con pendenza costante, e con qualche breve strappo a piedi, fino a giungere sull'asfaltata che porta al Castelir, dove è presente una chiesetta alpina in posizione panoramica.
Si sale ancora per circa 100 metri per poi prendere la Lama Lunga, un lungo traverso di quasi 2 km che, con rilassante falsopiano si innesta sulla salita dei Carbonai, a quota 670 circa.
Ci si ridige in località Maloria, prima con sentiero nel bosco, poi attraverso numerose e caratteristiche baite, fino ad arrivare sulla provinciale 61 che da Caneva porta alla Crosetta; circa 300 metri in discesa e poi ci aspettano altri due meravigliosi chilometri lungo la Lama di Som.
Giunti nuovamente a quota 600, una veloce forestale, che poi diviene tagliafuoco, ci porta a Coltura e quindi a Polcenigo, dove possiamo visitare le sorgenti del Gorgazzo.
Da qui, una ripida e breve rampa introduce sullo sterrato che salirebbe a Mezzomonte, noi lo abbandoniamo un km prima del paese per portarsi sulla salita di Dardago dove, dopo i ristoranti, possiamo vedere che i lavori di sistemazione di questa storica via di accesso stanno proseguendo molto bene, complice l'inverno molto asciutto di quest'anno.
Attenzione: un tempo, dove la strada diveniva mulattiera, la salita non era mai facile, perchè piuttosto sassosa e sconnessa. Fortunatamente la pendenza non era mai eccessiva, attestandosi sul 7% di media, con punte molto brevi del 10%.
Ora la larghezza del percorso risulta molto superiore di un tempo, minimo 2 metri e mezzo, diverse macchine con rulli appositi triturano sassi, pietre, terra, piante, producendo una specie di fondo alleggerito che è la base per una bella forestale, ma che è molto difficile da pedalare.
In pratica a mie spese ho constatato la fatica supplementare di dover spingere su queste pendenze, con quasi 2000 metri di salita già nelle gambe, e vedere sprofondare i pneumatici per diversi centimetri nel sedime. Questa sarà in ogni caso una situazione temporanea. Passerà poi un rullo a pressare questo fondo e renderlo decisamente più ciclabile.
Comunque, sudore a parte, si può apprezzare lo sforzo, soprattutto economico delle Amministrazioni.
Giunti quasi a Piancavallo ci si dirige verso Sauc e il punto più alto, a 1540 metri. Dopodichè le fatiche saranno pressochè terminate, e il percorso porterà prima a Busa Bernart, Costa Cervera, poi Fossa di Sarone, una brevissima risalita al Casello della Guardia, poi 200 metri della Provinciale 61, quindi 11 bei chilometri sui Carbonai.
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