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S005 - Sentieri intorno al San Boldo |
Giro in senso antiorario, fattibile tutto l'anno purchè non ci sia neve; consigliata la bici biammotizzata.
Il giro è ispirato a questo itinerario di fabio0705
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/2343 , con l'aggiunta di alcune varianti e partenza da bassa quota per renderlo più lungo e impegnativo.
Parto dal parcheggio turistico al lago di Revine, percorro un tratto del sentiero lungo lago in direzione ovest e raggiungo la classica sterrata via degli Alpini che sale il pendio della montagna fino a La Posa; da qui proseguo su sentiero in direzione ovest per raggiungere il colle Cimone e intercettare il sentiero che scende dalla sua cima; inizia un buon tratto ripido e tecnico per le radici sporgenti, fino a Casera Checconi, poi prosegue sempre in mezzo al bosco e divertente fino a località Signetta; un brevissimo tratto di strada cementata serve solo per andare a imboccare il vicino Troi de Lont, altro single track agevole e divertente che inverte la direzione e riporta a Passo San Boldo.
Scendo un tratto di strada provinciale in direzione nord, fino a Signa, da dove risalgo la strada secondaria che conduce a località Val del Bot e poi diventa sterrata, con una veloce discesa fino a Zelant. Qui inizia l'impegnativa arrampicata fino a casera Vallon Scuro, con tratti molto duri sia cementati che sterrati.
Dal bivacco decido di impegnarmi in una breve arrampicata a piedi per raggiungere Cima Vallon Scuro, suggestivo punto panoramico sulla pianura e sull'arco delle dolomiti bellunesi. ATTENZIONE: io ho provato a scendere dalla cima seguendo il single track sulla cresta in direzione est, da fare per buona parte a piedi e che include una discesa da un dirupo di circa 4-5 m aggrappandosi ad una corda di acciaio installata appositamente, un passaggio difficile da farsi con una bici in mano; consiglio di scendere dalla cima tornando sui propri passi fino a casera Vallon Scuro e da lì riprendere il sentiero tabellato verso est che indica S. Boldo e aggira la cima.
In ogni caso si passa in prossimità del bivacco dei Loff, indicato da vari cartelli e raggiungibile con una piccola deviazione; dopo aver assolto anche a questo dovere, il sentiero prosegue con un piacevole single track fino a casera Costa Curta; man mano che si scende il sentiero diventa più scassato e pietroso, ma sempre fattibile in sella, fino a raggiungere nuovamente passo S. Boldo.
L'ultima fatica è la risalita di un tratto della strada della Caldela, seguita poi da una leggera discesa fino a quota 750 m dove lascio la strada per imboccare il sentiero Zilli, un sigle track divertente che scende con pendenze accentuate e due o tre punti da piede a terra dove ci sono delle rocce, due curve strette e un paio di catenelle che chiudono il sentiero per dissuadere le moto; il sentiero sbuca fuori direttamente sulla provinciale di fondo valle che mi riporta con poche pedalate al lago di partenza.
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Come arrivare al punto di partenza
Dall'autostrada A27, uscita Vittorio Veneto nord, percorrere la SS51 e poi la SP35 in direzione Revine.
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Commenti
sfutro
10.10.2018 11:18