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GIRO DEI 3 CONFINI [GIORNO 1] |
QUOTA MIN/MAX 1418/2352
Dal paese di Resia prendiamo la ciclabile in direzione nord che porta verso il confine con l’Austria, percorsi 4.8 km di riscaldamento al WP01 giriamo a destra e prendiamo la sterrata che inizia a salire con pendenze subito sostenute che si fanno più morbide solo nella parte finale.
Dopo 6 km e 660 mt D+ siamo al culmine della prima salita di giornata (WP02), iniziamo ora una discesa intervallata da tratti in falsopiano che ci porterà ad un punto panoramico con splendida veduta sul lago di Resia (WP03).
Fatta una sosta e infilate le protezioni possiamo iniziare la discesa che ci porterà fino a bordo lago. Sarà una picchiata di circa 3.5 km abbastanza impegnativa che richiederà particolare attenzione in alcuni passaggi.
Giunti al WP04 prendiamo in leggera salita il sentiero che rimarrà sopra al lago e ci permetterà di avere una visione meno banale del famosissimo campanile semisommerso di Curon che comunque raggiungeremo con una veloce picchiata verso il paese (WP05).
Fatta la classica foto davanti al simbolo della Val Venosta percorriamo, questa volta verso sud la ciclabile per circa 9 km fino a raggiungere l’estremità del Lago di Muta da dove inizieremo la seconda ascesa della giornata.
La forestale sale per 8,5 km e quasi 800 mt D+ fino al Rifugio Platapatsch (WP08) a quota 2140 e al WP07 saremo costretti a spingere la bici per non più di 10’. Giunti al rifugio una sosta per rifiatare sarà l’occasione per ammirare lo splendido panorama verso la valle e verso il gruppo dell’Ortles che troneggia di fronte a noi.
Purtroppo per noi le fatiche non sono finite perché i 6 km che ci separano dal Rifugio Sesvenna sono tutt’altro che agevoli. Per raggiungere la nostra meta prendiamo il sentiero 8A che parte vicino al rifugio appena raggiunto (vietato alle bici) che ha un andamento altalenante. I tratti in discesa sono stupendi, molto divertenti, non troppo esposti e ce li godiamo in sella alla bici; purtroppo quelli in salita necessitano spesso di essere fatti a spinta a causa degli ostacoli presenti nel terreno, o per la pendenza eccessiva sommata alla larghezza del sentiero veramente esigua. Questo continuo salire e scendere dalla bici consumerà parecchio tempo e molte energie. Quando mancheranno circa 2 km avremo finalmente il rifugio a vista ma dovremo faticare fino all’ultimo metro per godere finalmente il traguardo di giornata.
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