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696 Ponte Salton, Malga Lavoschietto, Malga Laghetto – Musiera. |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione: 26/07/2018
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 21 Km - Dislivello Sal/Disc = +920 m
Quote min/Max = 1080 / 1745 - Tempo Standard ore 2:30 min
Velocità media = 8,4 Km/ora - Ciclabilità su tempo 99% (a piedi 2 min)
Difficoltà Tecnica = 4/7 MEDIO - GD= 45 MEDIO
Consumo Energia Elettrica =240 Wh
DESCRIZIONE :
Si parte in salita subito favoriti da alcune curve cementate; poi inizia uno sterrato smosso fino al bivio nei pressi di malga Pozza (bella radura con tavoli e panche): si va a destra e si tornerà da sinistra. La salita prosegue impegnativa nel bel bosco di larici con alternanza di tratti dal fondo scorrevole ed altri più impegnativi; seguono anche brevi contropendenze ed a q. 1600 circa, appare un divieto di transito causa frane e smottamenti del ciglio stradale; in realtà per la bici non c’è problema: anche dove un cedimento ha ridotto la carreggiata, si passa tranquillamente in sella. Si arriva così in falsopiano al bivio C 1670 dove sono appena visibili i ruderi di quella che fu malga Lavoschio. Da qui è consigliata una breve digressione alla malga Lavoschietto q. 1725 da cui si gode una superba vista su molte vette dei Lagorai (2 Km e 100 m di dislivello A+R); in questo tratto una breve ma dura rampa potrebbe richiede un minuto a spinta. Rientrati in C, inizia la discesa per la forestale (detta La Musiera) che taglia le pendici nord e poi est del monte Salubio. Una forestale così bella e rilassante, per la vegetazione, per la manutenzione e la regolarità della pendenza, non l’avevo ancora trovata … e così per oltre 3 Km ! In D, invece di scendere direttamente su malga Laghetto, si tiene a dx aggirando una bella radura prativa e poi tagliando attraverso il bosco per un sentierino (primi 100 m a piedi) fiabesco: peccato duri così poco ! Presto si raggiunge l’amena radura con il laghetto e l’omonima malga dove ci si può ristorare con gustosi piatti tipici. Dopo la pausa, aggirato il laghetto, si procede su asfalto per circa 200 m poi si devia a dx (wpt H 1465) per una stradina erbosa limitata da sbarra che scende a tornanti e termina in proprietà privata (ovviamente se incontrate i proprietari, scusatevi e chiedete il permesso di passare); tenendo la direzione per circa 20 m si ritrova la strada per l’uscita e poco dopo la seconda sbarra dove finisce la P.P. Ancora un bel tratto nel bosco poi la stradina si immette sulla principale per cui si scende velocemente fino al wpt J 1390 in loc. Volta del Corno. Per completare il percorso ci resta una ultima forestale che termina nel bivio di malga Pozze; senza problemi di orientamento ma con una rampa iniziale ed altre impegnative contropendenze per cui le fatiche saranno finite solo nel culmine J3 di q. 1425. Dal bivio A (q.1185) si rientra rapidamente al parcheggio, a ritroso per la strada dell’andata.
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Come arrivare al punto di partenza
Salendo dalla Valsugana conviene uscire allo svicolo di Castenuovo (tra Grigno e Borgo Valsugana) e seguire ind. per Val Calamento/passo Manghen. Dopo Telve si entra in val Calamento ed a q. 1075, alla curva che immette sul ponte Salton, si tira dritto per un largo sterrato e poco dopo si parcheggia sul lato destro.
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