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Parco dello Stelvio:Punta e Lago di Rims, Lago del Gallo,sorgenti dell'Adda |
Grandioso percorso che abbraccia alcuni dei tratti piu interessanti all’interno del parco, nella zona dei laghi di Cancano.
Va detto che si tratta di un percorso impegnativo, in alcuni tratti esposto, che richiede grande attenzione e prudenza oltre che un ottimo allenamento.
Non mancano i portage in alcune salite o troppo ripide o dal fondo smosso o perche pericolose per l’esposizione e la esiguità del sentiero.
Il percorso permette di essere spacchettato in vari pezzi e a seconda della propria forma ridurne l’altimetria dai 2260 ai 1400-1500 metri. (vedi ad esempio
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/16169)
Si parte dal rifugio Solena in direzione valle Forcola su sterrata chiusa al traffico; si supera il bivio per Bormio e a quota 1980 si supera il torrente iniziando una mulattiera inizialmente pedalabile ma successivamente, quando inizia la stretta serie di tornantini sia per il fondo a volte smosso per piccole frane sia per l’esposizione. Contesto meraviglioso che merita di essere assaporato lentamente. Normalmente viene fatto in discesa e la salita dalla valle forcola; se non dotati di ebike la salita da questo versante e prevalentemente a spinta
Si supera il primo balzo roccioso di circa 200m di dislivello e ci si trova nel piano di pedenolo; il contrasto è notevole, quanto aspra la valle Forcola tanto e dolce questa zona; la mulattiera dal fondo ottimo (erba e ghiaietto) sale dolcemente con tornanti e traversi fino alla Bocchetta di Pedenolo; si segue a destra fino alla bocchetta di Pedenoletto a quota 2790; consiglio di scendere a quota 2630 utilizzando una bella mulattiera in luogo del traverso che si vede piu a destra; fa risparmiare un centinaio di metri di dislivello, ma non è interamente pedalabile. Raggiunto il ricovero abbandonato anzichè salire alla Boccetta di di Forcola, (come da traccia) sul retro dello stesso parte una mulattiera pedalabile in gran parte fino a quota 2820 circa; da li rimane un sentiero che taglia il ghiaione e con pendenza morbida sale alla Punta di Rims.
Dalla Punta paesaggio superlativo; spostatevi leggermente a sx e potrete vedere il meraviglioso lago di Rims meta successiva; dalla cima con la necessaria attenzione si scende di circa 60 metri di dislivello ad una selletta; proseguendo con percoso attrezzato si raggiunge il Piz Umbrail da dove parte il sentiero “ufficiale” al lago; poiche arrivare alla vetta richiede circa 1400 metri tra creste e rocce esposte, sconsiglio vivamente di proseguire (fattibile a seconda della propria predisposizione alla montagna, all’equipaggiamento a disposizione, alle vertigini ecc. ma non ne vale la pena)
Dalla selletta con grande attenzione iniziare la discesa con un traverso a sx che taglia il ghiaione; la traccia e larga poco più di un piede, ma le tracce evidenziano che qualcuno l’ha fatta in sella; ora con grande attenzione a piedi si segue il traverso che poi piega a dx addolcendosi con possibilità, se dotati di gomme ampie di scendere per buona parte galleggiando per circa 500 metri lineari e 200 di dislivello; si seguono le tracce non molto evidenti, ma il percorso è intuitivo; si raggiunge un canale e stando alla sua sx si scende su un pendio piuttosto ripido individuando la traccia piu comoda; raggiunto il torrente si tiene la dx e si punta il sentiero che scende al piz umbrail che si raggiunge a quota 2520; quasi sempre in sella si raggiunge il lago di Rims; se dall’alto appare come una gemma turchese nei pascoli circondato dalle grigie montagne della zona, da vicino e ancora più bello ed una sosta è impagabile.
La discesa in val Vau avviene su sentiero inzialmente ripido ed esposto con tornantini; il fondo e per lo più buono, ma la bellezza del posto e il rischio di errore consiglia una discesa contemplativa con bici al fianco; superato il primo canale l’esposizione viene meno e la percorribilità piu sicura.
Si raggiunge così la sterrata della val Vau che ci porterà a sx verso l’alpe Mora; questo primo tratto di salita fino a circa 2300 metri e la successiva discesa si sviluppano in un contesto ricco di acque, sia ruscelli che cascate; pedalare è proprio un piacere grandissimo.
Dall’Alpe Mora (a dx raggiunto il bivio che accorciando il percorso porta ai laghi di Cancano) un breve tratto in sella su sentiero fino ad un torrente; da qui sono circa 200 m di dislivello molto ripidi con portage obbligato; si raggiunge il Jufplan, ampio pianoro erboso dove seguendo la mulattiera in direzione Boffalora si raggiunge in falsopiano prima ed in discesa poi la ZollHaus da cui piegando a sx per sentiero pedalabile si risale verso la Forcola del Gallo rientrando in Italia.
Inizia una discesa spettacolare su mulattiera inizialmente inerbita poi più ghiaiosa ma per nulla impegnativa; i molti tornanti portano dolcemente a quota 1860; con rammarico non ho piu visto i cartelli che invitavano a non effettuare inutili frenate con la ruota bloccata lungo il percorso e soprattutto nei tornanti, usurati da questo stupido modo di deteriorare un bene comune.
In prossimità del lago del Gallo la mulattiera diviene sentiero: è un traverso mozzafiato percorribile in sella ma con attenzione e scendendo dai punti più critici; vi sono molti bikers in questo periodo, quindi si deve essere pronti ad eventuali incontri; lo spazio è esiguo, opportuno moderare la velocità
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In un contesto che fa apparire la decantata Nuova Zelanda non certo superiore a tanta bellezza si raggiunge il ponticello che supera l’acqua del Gallo e su piacevole mulattiera in leggera salita si raggiunge il lago di san Giacomo; da sx si incrocia il sentiero che attraverso il passo di Valmora evita la salita alla Forcola del Gallo, nel caso in cui le forze siano scemate.
Dal lago di San Giacomo ultimo sforzo per chi se la sente: salita alle sorgenti dell’Adda su bellissima mulattiera in un lariceto e raggiunto il bivio con il sentiero 182, dopo 260 metri di dislivello, inizia una facile e divertente discesa che raggiunte le sorgenti riporta al lago. Da li seguendo il lato sx dello stesso si raggiunge la prima diga e sempre restando a sx si rientra al punto di partenza.
Avvertenza finale: il percorso si sviluppa in ambienti severi, le condizioni dei sentieri possono cambiare per un forte acquazzone, le frane che possono essere anche imponenti sono frequenti. Il 14 agosto il percorso era in ottime condizioni, ma può subire cambiamenti repentini.
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Come arrivare al punto di partenza
Raggiunte le torri di Fraele puntare a dx superando la diga del lago Cancano al rifugio Solena; parcheggio presso la chiesetta di sant'Erasmo
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Commenti
Nikfab
17.08.2017 10:21
Poi ti volevo chiedere del perchè di quella appendice vicino al lago , è un errore del percorso o ha una sua ragione ?
Comunque anche se non ci sono foto deve essere un gran bel giro anche vedendolo da Google Earth .
Ciao e grazie