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Edolo Mortirolo Monte Pagano; da guspessa e discesa sterrata della pozza |
Una ulteriore salita alternativa al Mortirolo, pochissimo trafficata, (vedi
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/17419 per la salita da malga mola)
Si parte da Edolo, via Dema; subito dopo il parcheggio si scende in direzione opposta alla strada dell'Aprica e si prosegue a dx dopo circa 50 m facendo attenzione dopo circa 500 m di svoltare nuovamente a dx e seguire la strada fino a raggiungere la statale.
Si prosegue sulla statale per circa 1,2 km e superato il campeggio dopo 300 m a dx si inizia a salire in direzione Vico che si raggiunge in breve su asfalto dalla pendenza moderata. Questa deviazione oltre ad evitare la strada statale permette di apprezzare il borgo di Vico e la bella discesa tra pianori e boschi su Cortenedolo.
Da Cortenedolo però di fa sul serio: arrivati alla statale 50 m a dx inizia la salita che porterà alle baite di Guspessa.
Fin dall’inizio la pendenza e forte, i tratti in cui respirare non sono frequenti, e quei pochi molto preziosi. Si sale dapprima tra boschi e pascoli ma solo superata Niffa (bivio a sx) e le case di Staulina il paesaggio si apre.
Ci si addentra nella valle di Guspessa che costeggia un bel torrente con pendenza finalmente più abbordabile ed in breve si è alla piana di Guspessa costellata di Baite. Bellissimo paesaggio tra pascoli e lariceti; da fare assolutamente in ottobre; si prosegue costeggiando il bordo dx della piana fino ad incrociare la strada che sale da Doverio; il percorso prosegue ora con pendenze moderate sempre su asfalto, si supera un laghetto e si inizia il lungo traverso che porta al Mortirolo;
Si procede in falsopiano con bellissimi scorci sulla Valtellina ed il Bernina, Questo tratto in un bosco di larici e pini è veramente piacevole e rilassante; sconsigliabile il sabato e la domenica.
In un soffio si raggiunge il bivio per passo della foppa che non si raggiunge; si prosegue invece a destra, si supera il bivio per il lago del Mortirolo e poi quello per Monno, tenendo la sinistra in direzione Pianaccio. Anche questo tratto scivola piacevolmente: usciti dai bosco la visuale e ampia sul monte Varadega (a qualcuno ricorderà la tornantissima che parte a sx a quota 1970 con cartello indicatore), la cima di Grom ed il monte Pagano che ci attende.
Si arriva dopo malga Salina bassa a quota 2130; si lascia l’asfalto e si prende la sterrata a dx che dopo un tornate raggiunge il Pianaccio. La sterrata termina ed inizia il sentiero tutto percorribile che costeggia il versante sud del monte Pagano.
Consiglio questa via di salita al monte Pagano perchè permette di percorre la bellissima mulattiera che dal Pianaccio si innesta sulla strada militare che sale al monte Pagano. La salita classica da ponte Palù presenta alcuni tratti iniziali cementati dalla pendenza impossibile ed inoltre è maggiore il dislivello in salita su mulattiera.
Da Pianaccio quindi in falsopiano godibilissimo, ma da affrontare con prudenza in alcuni tratti vista la pendenza del declivio a sx, si raggiunge la mulattiera che porta in vetta al monte.
Si sviluppa con pendenze tipiche delle strade militari, sempre sotto il 10%; pedalabile per buona parte, tenete conto del dislivello già fatto (oltre 1800 m) e del fondo a volte smosso.
In 45 minuti si raggiunge la vetta da dove il panorama e mozzafiato. Vedere per credere.
La discesa fino alle baite di Caret è divertente e tutta pedalabile; anziché scendere a palu consiglio alle baite di prendere la mulattiera (strada della pozza) che porta poco sopra monno; è segnalata nei pressi delle baite di caret e si sviluppa in un bel bosco; il tracciato ex militare ha un ottimo fondo e nella parte finale con una decina di tornanti supera 300 metri di dislivello; a quota 1380 si innesta sulla strada che sale al mortirolo; da qui a Edolo circa 7 km fino al punto di partenza
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Come arrivare al punto di partenza
a edolo iniziata la strada per l'aprica dopo circa 400 m a sx e poi a dx ampio parcheggio
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Commenti
Giulien
25.06.2018 21:32
Tutto perfetto....e soprattutto una Val Camonica immensa. Grazie e a buon rendere.
GIULIEN