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FORCELLA PARADISI |
Km.30 x 1680 D+ Verso orario – Quota min/max 830/2080
ATTENZIONE: giro molto molto faticoso,
sconsigliato a chi non è abituato a spingere e portare la bici.
Partiamo dal paesino di Caoria in Val Vanoi e seguiamo in salita la SP56 che conduce al Rifugio Refavaie che raggiungiamo dopo circa 5 km (WP01). Teniamo la dx orografica del torrente Vanoi e continuiamo a salire sulla forestale fino ad arrivare ad un bivio che prendiamo a dx e attraversiamo il ponte.
La strada sale ora a tornanti con pendenze maggiori ma sempre ben pedalabili. Superata una decina di tornanti e dopo 10 km dalla partenza raggiungiamo la Malga Cupolà (WP02) da dove godremo di una magnifica vista sulla Cima D’Asta di fronte a noi. Tornati sui nostri passi sempre su comoda forestale in falsopiano arriveremo al WP03 dove dovremo fare qualche brevissimo tratto a piedi.
Tornati in sella sempre su forestale attraversiamo i boschi alle pendici del Monte Cauriol dirigendoci verso Malga Coldosè. Ad un tornante sinistrorso (WP05) siamo costretti a spingere qualche altro minuto la bici sul sentiero che si stacca in salita proprio sulla curva per andare ad intercettare la forestale poco sotto di noi, ma non visibile, poiché il bivio (che dovrebbe esserci poco prima) presente in alcune carte topografiche e digitali NON ESISTE e non vi è modo di proseguire se non con il taglio indicato.
Giunti a questa nuova forestale proseguiamo ancora in leggera salita fino a quota 1680 mt dove la strada scende a tornanti fino ad un bivio che prendiamo a sinistra.
Siamo a quota 1485 e la tabella riporta il segnavia 335 per Forcella di Valmaggiore; l’inizio sembra promettente, purtroppo le nostre speranze saranno disattese. Dal WP06 alla Forcella Paradisi (WP07) ci separano quasi 6 km dei quali forse meno di 1 chilometro riusciremo a fare il bici.
Le pendenze fino a Pian de la Bela Fior (q. 1960) sono disumane e su fondo a volte molto accidentato, e non ci rimane altro che spingere; per fortuna un paio di rivoli d’acqua lungo questa ascesa ci daranno la possibilità di rabboccare le scorte d’acqua.
Dobbiamo ora cambiare versante, ma questa volta il sentiero non ci consentirà di spingere la bici ma dovremo caricarcela in spalla e avanzare per i primi 500 mt con estrema difficoltà tra la vegetazione e grandi massi. Al raggiungimento di una selletta le piante lasciano spazio ai prati e avanzare diverrà più agevole ma non meno faticoso. Il raggiungimento di 2 piccoli laghetti ci daranno l’occasione di fare una sosta e ammirare la Cima di Cece e l’omonimo Campanile che ci sovrastano. Ormai manca veramente poco, la Forcella Paradisi è in vista e, incredibilmente, riusciamo arrivarci in sella alla bici.
Siamo alla fine delle sofferenze, è il momento di una sosta per ammirare il panorama che da questo punto è a 360°, cambiarci e indossare le protezioni perché ora avremo solo da guidare la bici in discesa. Il sentiero verso Malga Fossernica di Fuori (WP08) è molto bello e divertente; solo in prossimità della stessa qualche tratto in piano ostacolato da sassi e radici ci costringono a qualche passo a piedi.
Alla malga possiamo rifare acqua e prepararci al gran finale. Dopo l’alpeggio sulla sx (WP09) parte il tortuoso sentiero che riporterà a Caoria. E’ un sentiero che alterna tratti flow molto facili a tratti più ripidi, lastricati con grosse pietre umide che metteranno alla prova le nostre capacità di guida. Dopo circa 4 km di picchiata continua sbucheremo a Caoria da dove questa avventura ciclo alpinistica era iniziata.
08/07/2017
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Commenti
coronalo
14.07.2017 10:02
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/17437
La discesa dalla cima è uno spettacolo ... potete scendere anche da qui
https://itinerari.mtb-mag.com/tours/view/17251