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Brenta: la val d’Algone intorno al Doss del Sabion, ritorno via Irone |
Si parte da Coltura poco dopo Tione in direzione Stenico; dopo qualche chilometro superato il bivio per Irone a sx si imbocca la Val d’Algone; la strada è asfaltata fino al rifugio Ghedina; e’ aperta al traffico ed evitando le domeniche estive ed il mese di agosto, è molto tranquilla; procede a fianco del torrente Algone con pendenze moderate che superano in qualche breve tratto il 10%; una salita da godersi per il contesto. Arrivati al rifugio Ghedina la strada diviene sterrata e rimane comunque aperta al traffico; il fondo è buono la pendenza moderata si sale lentamente; si supera il passo di Malga Stablei da cui si arriverà al ritorno e si prosegue sino a Malga Movlina; superata la malga la strada termina e si prosegue su sentiero inizialmente pedalabile, poi uno strappo al passo del Gotro non pedalabile per la pendenza; si ritorna in sella sino al passo Bregn de l’ors. In quota i paesaggio si amplia con vedute sul Brenta indimenticabili; la foschia mi ha precluso una spettacolare vista anche sull’Adamello nella direzione opposta. Iniziare la discesa in val Agola su sentiero tecnicamente non difficile e pedalabile ma vietato in sella (immagino per la frequenza di camminatori nella stagione estiva); in questa periodo pur essendo una giornata bellissima ed in prossimità di un lungo ponte festivo non ho incontrato nessuno su tutto il percorso. (salvo un e-biker che mi ha superato con una pernacchia…..) Comunque si arriva anche a piedi in pochissimo al lago di Val Agola; attenzione ad un bivio prendere la sterrata di sx che sale inizialmente con pendenza leggera per pratoni, poi addentrandosi nel bosco cambia radicalmente la pendenza con alcuni strappi molto ripidi ma pedalabili; il fondo e sostanzialmente buono.
La sterrata termina ed iniziano 200 m lineari un po complicati, il sentiero e indicato da una grossa freccia rossa e sale inizialmente in modo leggero, facendosi poi piu ripido; ci si muove su una traccia tra radici e con una pendenza a valle abbastanza marcata; il percorso richiede molta attenzione, soprattutto se il terreno e bagnato; si supera un albero caduto trasversalmente e poi dopo poco il percorso spiana il sentiero si allarga e diviene pedalabile in sicurezza; qualche centinaio di metri lineari e si giunge alla stazione di arrivo della funivia Poza dei Fo, dove inizia la sterrata che costeggiando in discesa il Doss del Sabion supera il rifugio Pra Rotonod e al terzo tornante (destrorso) proseguire diritto su sterrata che prosegue a mezza costa con qualche saliscendi; si incrocia la strada asfaltata che sale da Giustino e Mezzana (segnavia 307) e si prosegue sempre su sterrato a mezza costa fino ad uno strappo ripido: si abbandona la carrareccia e si prende a destra un sentiero largo e ghiaioso in leggera salita, pedalabile inizialmente. Dopo poco la traccia e ondivaga e non segue il sentiero per i massiccio taglio del bosco in corso con abeti di oltre 20 metri e con circonferenze invalicabili, di traverso sul sentiero. Ho vagato nel bosco cercando di mantenere la direzione e comunque dopo un po di fatica ho ritrovato il sentiero; in condizioni normali non credo vi siano difficoltà; si incrocia una cementata che si segue e al tornante che porta a malga plan si prosegue invece diritto; e l’ultimo breve tratto che riporta al passo di Malga Stablei.
Il progetto originario prevedeva il rientro lungo il sentiero del passo delle Malghette fino a Binio e discesa a Ragoli; ma per l’imbrunire e la non conoscenza del percorso sono sceso dalla medesima strada fino al bivio per Irone quasi al termine della val d’Algone. Se avete gambe per gli ultimi 200 metri di dislivello su asfalto ripidi verrete ripagati dal bellissimo borgo ristrutturato perfettamente anche se abitato solamente nei mesi estivi: da Irone per sentiero in alcuni brevi tratti tecnico si arriva a Coltura in prossimità del parcheggio di partenza.
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Come arrivare al punto di partenza
da Tione in direzione stenico lungo la provinciale 34; dopo ragoli si parcheggia a coltura
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