Valle Intrasca: Piancavallo, passo Folungo, Piaggia, Scareno da Aurano |
Consiglio questo bell'anello a chi vuole uscire dai soliti percorsi per cicloturisti delle strade della nota linea Cadorna.
La traccia è costruita sul giro di Flavio indicato a fianco con alcune varianti che rendono l'anello ancora più bello e completo.
Attenzione, nella seconda parte i tratti a spinta o portage sono molti. Niente di trascendentale ma potrebbe essere frustrante per chi non apprezza lo spirito escursionistico o semplicemente il continuo sgancia aggancia sui pedali.
Dal piccolo parcheggio di Aurano con vista sulla bassa valle, si sale senza storia fino a Piancavallo. Il tratto dalla sella panoramica, ritrovo di motociclisti, fino al centro auxologico può essere fatto su sterrato (in traccia) ma occorre mettere in conto una breve risalita a spinta alla fine. Altrimenti stare sulla strada.
A seguire si prende l'arcinota ex strada militare panoramica fino al Morissolo per poi imboccare il bello nonché frequentato sentiero a mezza costa fino alla località Il Colle.
Da Il Colle al passo Folungo via pian Puzzo di nuovo senza storia: si tratta di sterrate frequentatissime in estate, anche da merenderos e cicloturisti, essendo in falsopiano e nel raggio di qualche km da comodi parcheggi.
Arrivati al passo si cambia registro: la traccia che si andrà a percorrere è evidente ma, chissà perchè, nessuno scende di lì. Eppure fino all'alpe Corte Bavarione e, a seguire, fino a Piaggia il sentiero autoctono è quasi interamente ciclabile e pure splendido.
Arrivati a Piaggia dall'alto non soffermatevi troppo, anche perché i gentilissimi ed ospitali "residenti" cercheranno di vendervi una baita ;-). Attraversato il nucleo di baite in fase di restauro si prosegue ancora su bella traccia fino alla picchiata finale verso il ponte del Dragone, ora con i corrimani ridipinti di un bel rosso fiammante.
Qui i casi sono due: si possiede ottima tecnica, nel qual caso si può rimanere in sella prendendosi qualche rischio oppure, come faccio io, si percorrono i tratti più ostici a piedi. Il giro è bello ugualmente.
Oltrepassato il ponte del Dragone si risale, spesso a spinta, fino a Scareno per poi andare a percorrere la vecchia mulattiera Scareno Aurano, inspiegabilmente assente sulle mappe OSM (ora l'ho aggiunta). Si sbuca su una sterrata di servizio all'acquedotto poco sotto ad Aurano ed in breve si è al parcheggio.
FotoAlbum: https://goo.gl/photos/JKRjySqdFFZsH59P9
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Matalyn
18.06.2018 17:28