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551 Posada, Talavà, su Cossu e la valle del rio Posada. |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione: 11/09/2015
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 39,5 Km - Dislivello Sal/Disc = +750 m
Quote min/Max = 10 / 480 - Tempo Standard ore 3:0 min
Velocità media = 13,2 Km/ora - Ciclabilità su tempo 94% (a piedi 10 min)
Difficoltà Tecnica = 4/7 MEDIO - GD= 38 MEDIO
DESCRIZIONE
Dopo meno di 200 m si imbocca, svoltando a sx, uno sterrato che percorre il lato nord della collina; prima di uscire sulla S.S. si prende a dx per sterrato campestre ma poi, inevitabilmente, si risale alla SS 125 per attraversare il rio Posada sull'unico ponte utilizzabile. In C si lascia la SS per una stradaina inizialmente parallela e vicina alla SS 131 che presto si sottopassa. La stradina inizia a salire gradualmente e si attraversano Sas Murtas, San Lorenzo, Tamarispa e dopo breve contropendenza, Brunella dove ci si può dissetare ad una fontana. Si prosegue in salita fino a Tavalà dove a dx si prende una strada minore. La salita si fa ora più impegnativa ma il fondo è asfaltato ed il traffico quasi nullo. Al valico di q. 480 la salita termina e si può ammirare il panorama sulla valle percorsa. Da qui si scende velocemente sul paesino di Su Cossu che si attraversa, ancora in discesa, fino a q. 360 (via S. Rita). Lasciate le ultime case, in dir. sud si riprende a salire su sterrato a tratti sconnesso e ghiaioso per recenti piogge. A q. 460 si valica iniziando a scendere verso sud per una larga forestale. Il fondo è discreto e non ci sono problemi di orientamento, fino a q. 280 (wp K). Anziché proseguire verso sud come già in un percorso pubblicato nel 2014 (n° 460) teniamo a sx per una nuova forestale. Questa si rivela presto piuttosto ostica per il terreno molto sconnesso e per le pendenze a tratti elevate, per cui sarà prudente farne qualche pezzo a piedi. Verso la fine la ciclabilità migliora, infine si arriva all'uscita dell'area forestale delimitata da reti, ma con cancello aperto, scorgendo poco più in alto, sulla dx, una casa forestale.
NOTA se dal bivio K 278 avessimo tenuto la vecchia forestale, (che presenta un fondo decisamente migliore, pendenze più miti ed anche panorami ed ambiente esteticamente più apprezzabili), a fine discesa, a pochi m dalla strada provinciale, avremmo trovato un cancello chiuso ed invalicabile. In tal caso, per guadagnare l'uscita ci sono due possibilità: superare sul lato dx, il recinto con muretto e filo spinato (è fattibile con attenzione) oppure risalire, entro il recinto, sulla sx per circa 100 m fino a raggiungere la casa forestale (10 m più in alto) e da qui scendere allo stesso varco aperto per la nuova forestale seguita in traccia.
Raggiunta comunque la S.P. nel wp M , si procede velocemente sulla strada che resta alta sul fondovalle percorso dal rio Posada. Nel wp O, la traccia lascia la SP risalendo ad una stradina sterrata che si tiene più alta con andamento altalenante fino a ritornare dopo alcuni Km sulla principale in P. (Ovviamente, volendo risparmiare tempo e fatica, si può evitare la suddetta deviazione tenendo la principale). Poco dopo è possibile una ulteriore digressione per visitare il vicino Nuraghe San Pietro. Ormai procedendo in piano si arriva a chiudere l'anello ritrovando in B il percorso dell'andata. Poi in Q si cambia strada seguendo ind. Campeggio Ermosa e presto si ritrova il parcheggio da cui è iniziato il giro.
NOTA: Per il Campeggio Ermosa e la vicina bellissima spiaggia di Posada basta proseguire, per meno di 2 km, seguendo le indicazioni .
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Come arrivare al punto di partenza
Provenendo da OLBIA si scende verso sud percorrendo la superstrada 131 fino all'uscita di Posada. Il parcheggio è ai piedi del monte su cui svetta il Castello della Fava, sul lato est.
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