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482 SARDEGNA: Da Piscinas ad Ingutosu, per le vecchie miniere. |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione: 29/09/2014
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 30 Km - Dislivello Sal/Disc = +670 m
Quote min/Max = 2 / 340 - Tempo Standard ore 3:20 min
Velocità media = 9 Km/ora - Ciclabilità su tempo 93% (a piedi 15 min)
Difficoltà Tecnica = 4/7 MEDIO - GD= 47 MEDIO
NOTA:
Se non conoscete Piscinas ne rimarrete incantati: le dune di sabbia finissima, la vegetazione e la spiaggia formano uno scenario unico anche tra le più belle coste Sarde; aggiungete il fatto che vi si trova una sola struttura (chiosco balneare a parte): un albergo/ristorante (Le Dune) ricavato ristrutturando una vecchia stazione per i vagoncini che portavano in riva il minerale (piombo/zinco/argento) cavato dalle numerose miniere disseminate tra Ingurtosu e Montevecchio.
DESCRIZIONE :
Si parte verso Ingurtosu su strada sabbiosa (meglio sgonfiare un po' le ruote); al bivio A si svolta a sx e poco dopo si passa un largo guado (a scelta: stare in sella e bagnarsi abbondantemente o passare a piedi sulla fila di sassi che emergono .. ma solo nei periodi di magra). Una dura rampa porta a scollinare a q. 45 quindi si scende fino al wp B dove si lascia la principale per una pista dal fondo sabbioso (sentiero n° 191). Nella prima parte il sentiero segue il corso del rio Piscinas attraversandolo con numerosi guadi che, pur asciutti (in questa stagione), sono sassosi al limite (e anche oltre) della ciclabilità costringendo a numerosi "scendi/sali" dalla sella. Anche il guado sul Rio Irvi si fa a piedi per non bagnarsi dell'acqua resa rossastra dal percolato dei cantieri più a monte. La pendenza si mantiene modesta fino in B2 dove una ripida impennata seguita da ancor più ripida discesa (resa insidiosa da una profonda canaletta scavata dall'acqua) potranno appiedare la maggior parte dei bikers. A q. 80, nei pressi di casa Sparedda si presenta davanti a noi una rampa "impossibile" per il fondo e la pendenza. (Nota: alcuni hanno scritto che un biker ben allenato fa tutta la salita con il 32 (corona?) ... vorrei vederlo! io, con il 32 (pignone), sono sceso!).
Aggiungo però che questa rampa dura poco, circa 200 m, poi con pendenza sostenuta ma fondo compatto si riprende in sella e da q. 200 circa la strada quasi spiana. In D 240 c'è un bivio dove la strada in salita prosegue per Montevecchio mentre dobbiamo prendere a dx in discesa.
Troviamo una sbarra ed un cartello forestale: "solo pedoni, cavalli e bici"; quindi si va. Discesa ripida ma fondo buono, preoccupa solo la sensazione di solitudine: da quanto tempo non passa qualcuno di qua?. arrivati sul fondovalle (rio Roia Cani) bisogna riguadagnare i 100 m di quota perduti .. e poi altri cento! Fortunatamente la risalita è assolutamente ciclabile: pendenza mite e regolare; si arriva facilmente allo spettrale Cantiere Sanna dove solo un breve tratto, per superare il "bacino fanghi di ponente", richiede 4 passi con spinta di bici.
Poi si riprende sui facili tornanti che collegano alla strada Montevecchio-Ingurtosu (nel wp H 295 c'è la sbarra delimitante il cantiere). Ormai il percorso è semplice: si risale alla q. max del giro (340 m) quindi si scende velocemente fin nei pressi del cantiere Casargiu (J 160) ed infine si risale, sempre su ampio sterrato, fino al valico di q. 300 da cui si intravvede già il paese di Ingurtosu. La discesa porta, in L 250, ad incontrare l'asfalto sul tornante del paese dove si prende la discesa (già percorsa in auto) per arrivare, dopo 8 Km da qui, alla spiaggia di Piscinas.
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Come arrivare al punto di partenza
La più facile via d'accesso è: da Gùspini, salire ad Arbus e proseguire sulla SS126 verso Fluminimaggiore. A q. 400, poco prima del valico, si trova ind. a dx per Ingurtosu. Attraversato il paese a q. 250 si scende verso mare (Piscinas) per una strada asfaltata per i primi 2 Km e sterrata per i restanti 6. Vi son varie aree per parcheggio; quelle fronte mare, nella stagione estiva sono a pagamento.
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Commenti
bear961
27.09.2017 19:22
I panorami più interessanti sono quelli dell'ex area mineraria. Per il resto non sono molti gli scorci perché si pedala quasi sempre in mezzo alla macchia abbastanza fitta.