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KegelgasslAlm in Valle Aurina |
Cartina Kompass n.82, ottima grafica chiara e dettagliata...
molto meglio di quella della concorrenza...
Si tratta di un bel giro, molto vario, che passa dal facile pedalato su strada forestale, pedalato e spinto su sentiero, di nuovo pedalato e poi "bici a spalla".
Si parte dalla Malga Stallila sopra San Giovanni in Valle Aurina (la malga si raggiunge anche su asfalto con un dislivello di circa 400 metri con pendenze degne di questo nome). Appena prima del parcheggio della malga, sulla destra si stacca una strada forestale con una sbarra (non sempre chiusa) indicato sulla cartina come sentiero 20. Imboccata la forestale, questa conduce in quota, verso le malghe Hofer Paul Alm ed Oberhutten. In vista delle malghe lungo la forestale sulla sinistra ad un tratto si diparte un sentiero che consente di arrivare alle malghe senza perdere quota. Attenzione a non perderlo perchè la forestale da lì in avanti scende molto. Giunti alla Oberhutten si può bere e caricarsi la bici a spalla. Volgendo lo sguardo a nord, verso l'alto si vede la prima meta della giornata: la KegelgasslAlm a quota 2109. Un sentiero ben evidente in mezzo ai cespugli si snoda ripido ma ben percorribile ed ordinato. Si sale di circa 400 con la bici a spalla in un'ora circa, foto e pause comprese. Giunti alla malga, sosta e ristoro. Il panorama verso sud è appagante e quello verso nord (rifugio Vittorio Veneto) non è da meno... Io sono salito, sempre con bici aspalla verso il passo (2290) della Kreuzekofel che sta a 2410 circa. L'ultimo tratto per salire al passo è su sentiero stretto ed in parte esposto, quindi richiede un minimo di confidenza con questi percorsi. La salita dal passo alla Kreuzekofel è su facile sentiero ma secondo me non è ciclabile neanche in discesa... Durante la salita alla cima, attenzione a non seguire l'indicazione che manda verso la DaimerAlm perchè, a detta dei locali, è particolarmente ostico anche in discesa con la bici a spalla...
Dal passo la discesa a valle si svolge su sentiero n.21, dapprima allo scoperto fra grossi cespugli in parte facile ed in parte tecnico a causa delle grosse radici e del tracciato molto sinuoso, il tutto con poca pendenza. Lungo il percorso si trova anche un piccolo tratto di ferrata con pioli metallici infissi nella roccia e corrimano in cavo in acciaio, molto facile da percorrere.
Il sentiero poi si infila nel bosco di abeti e larici e qui la musica cambia assai: sentiero tortuoso, diversi ostacoli costituiti da radici e sassi, pendenze costantemente elevate, diversi brevi tratti da rilanciare, fondo coperto spesso di aghi... insomma, bisogna tirar fuori tutta la tecnica e l'equilibrio del quale si dispone per arrivare in fondo.
Essendo io da solo, sono andato molto cauto in discesa fermandomi spesso a tirare il fiato e far rinfrescare i dischi. Giunto nuovamente alla Malga Stallila mi sono autopremiato con una ottima birra fresca.
Giro faticoso, molto appagante per i panorami, un pò meno per la facilità della discesa, adatto a chi non si fa problemi di "portage" lunghi durante la giornata. Tengo a precisare che i giudizi sulle difficoltà incontrate sono molto soggettivi. Vanno pertanto presi con le dovute cautele.
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Come arrivare al punto di partenza
Si parte da San Giovanni e si sale verso la Malga Stallila dove si può lasciare l'auto... volendo si può salire in bici lungo asfalto anche da San Giovanni...sono 420 metri di salita bella erta...
Cartina
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