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BALZA FORATA |
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Itinerario ostico da percorrere a piedi, estremamente difficoltoso da fare in bicicletta. Il tratto di salita non presenta alcuna difficoltà. Ma quando inizia la discesa, soltanto bikers esperti e ben motivati possono riuscire ad apprezzare un itinerario pieno zeppo di insidie, passaggi esposti, tratti quasi impossibili anche ad un funambolo. Insomma scendere nella Gola dell’Infernaccio ed in Val d’Abisso può rivelarsi impresa difficoltosa e soprattutto pericolosa specie se non si ha una buona dimestichezza in ambienti selvaggi.Siamo a Piobbico nell`alta valle del Metauro, vi si arriva da est prendendo l`uscita di Acqualagna della superstrada Cagli - Fano percorrendo la valle del Candigliano, che in queste zone e`un susseguirsi di forre e falesie tanto care agli arrampicatori. Giusto prima di entrare a Piobbico si lascia l’auto nei pressi del bivio per Santa Maria in Val d`Abisso. Si sale al versante nord del Monte Nerone sfruttando una comodissima strada forestale Giunti a quota 1300 metri si apre la Gola dell'Infernaccio, spettacolare forra rupestre che prosegue verso il basso con la Val d'Abisso sin quasi all'abitato di Piobbico. Si imbocca così il sentiero n.1 C.A.I. che abbandoneremo solo per un breve tratto per poi rientrarvi e proseguire la folle discesa.
E' uno dei luoghi più selvaggi del Monte Nerone.
La forra si è originata da fenomeni erosivi e dal crollo di un antico sistema di caverne carsiche. E' scavata nel calcare massiccio, al quale si aggiungono più in basso (Val d'Abisso) formazioni geologiche più recenti.
Lungo i versanti della vallata si susseguono rocce a picco, imboccature di caverne, ripari sotto roccia, un arco di roccia (Foro della Madonna o Balza Forata), ghiaioni, cespuglieti e lembi di bosco, dove oltre al faggio è rinvenibile il sorbo montano, il tasso e l'agrifoglio.
A separare la Val d'Abisso dalla soprastante Gola dell'Infernaccio è proprio la Balza Forata, dirupo dalle pareti verticali caratterizzato da un ampio foro. Da questo, ad una particolare ora del giorno, un fascio di raggi solari viene proiettato nella sottostante valle ancora in ombra. Nei pressi sgorga pure una piccola polla d'acqua.
Narra una leggenda che l'immagine della Madonna, volando sopra il Monte Nerone, per superare questa roccia sporgente l'avrebbe perforata con una paglia, facendo scaturire l'acqua detta appunto "della Madonna". L'immagine sarebbe poi andata a collocarsi nel santuario di S. Maria in Val d'Abisso, passando indenne tra pietre e tizzoni ardenti lanciati da pastori e carbonai ignari della natura divina dell'immagine.
CINGHIALE 29/05/2013 Piobbico (PU)
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rpapero
05.06.2013 17:04