|
MONTE GIANO - MADONNA DELLE GROTTE |
http://www.facebook.com/#!/groups/232264236837873/
Il Monte Giano si trova in provincia di Rieti a nord-est di Antrodoco e domina la parte bassa delle Gole del Velino che lo separa dal massiccio del Terminillo a ovest, con il gruppo montuoso del Monte Nuria a sud e quello di Monte Calvo a est che ne rappresenta la naturale prosecuzione geomorfologica. Deve una certa notorietà alla scritta "DVX" (duce, dal latino dux, ducis), posta sul versante ovest, composta da alberi di pino e visibile da diversi chilometri di distanza avvicinandosi ad Antrodoco sulla via Salaria. La pineta, di circa otto ettari è composta da circa 20.000 pini e fu realizzata durante il periodo fascista dalla Scuola Allievi Guardie Forestali di Cittaducale nel 1939, con il contributo di numerosi giovani del posto, come omaggio a Benito Mussolini. Il rimboschimento fu realizzato sul versante nord-ovest ove si trovava originariamente una costa calcarea desolata. La scritta, visibile nelle giornate di poca foschia anche da Roma, è patrimonio artistico e monumento naturale unico in Italia e nel mondo ed è stata recentemente restaurata con i fondi regionali nell'estate del 2004. Il Santuario della Madonna delle Grotte, nostro punto di partenza, sorge lungo le Gole di Antrodoco a ridosso dell SS. 17 per l'Aquila al quinto chilometro. La chiesa fu costruita tra il 1603 e il 1604 nel luogo dove una pastorella di 9 anni Berardina Boccacci, nel 1601, aveva scoperto nei pressi di una piccola grotta, un'immagine sacra che rappresentava la Vergine con Gesù Bambino in braccio. L'allora vescovo di Rieti, Cesare Segni, fece erigere un altare e vi celebrò la prima messa il 29 settembre del 1602. Visto il grande afflusso di fedeli, il popolo antrodocano raccolse la somma necessaria per avviare la fabbrica del santuario che fu iniziata il 24 aprile del 1603 e completata dopo appena un anno su progetto dell'architetto toscano Ruggeri Fausto da Montepulciano. Nella cripta sono sepolti i resti dei soldati francesi morti a seguito dei Moti contadini del 1799 nel Regno Borbonico. Dal santuario della Modonna delle Grotte percorriamo un tratto di Strada Statale dell’Appennino portandoci alle porte di Rocca di Corno. Svoltiamo a sx in direzione Cinno e saliamo la lunga strada forestale che attraversa diversi fossati quali la Valle Lunga, il Fosso Cipolla ed il Fosso Mascioletti. Raggiunte i Fonni di Cinno, tra verdi praterie si incrocia il Casale Fiorenzani e si prende a sx la carrareccia che si innalza ancora fino ai piani della Mozza. Ivi giunti, alla radura del bosco la segnaletica C.A.I. indica a sx la direzione da seguire per salire al Monte Giano. Il sentiero si inerpica per poi mantenersi a mezza costa e consentire la scelta se guadagnare la vetta transitando dai prati di Monte Giano oppure mantenersi più bassi. Spettacolare visuale sia dalla vetta che dalla Croce di Monte Giano. Un single track entusiasmante e scorrevole scende dalla sommità della montagna attraversando dapprima boschi di pini, poi divenendo nervoso a sassi smossi ma non meno divertente, ci riporta esattamente alla Madonna delle Grotte dopo ben 1100 metri di dislivello negativo.
CINGHIALE 24/05/2013 Antrodoco (RI)
Scarica la nostra app gratuita per navigare gli itinerari e mandarli al Garmin: ANDROID, iOS
Cartina
Se l'itinerario è incompleto o presenta dei problemi segnalacelo attraverso il nostro modulo di contatto: Modulo di contatto.
Commenti
rpapero
03.06.2013 21:23