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SENTIERO 527 |
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Tra i Monti della Laga si snodano sentieri dimenticati forse anche da Dio, luoghi che un tempo rappresentavano le uniche vie di collegamento tra i vari paesi arroccati sugli speroni rocciosi che sovrastano la Valle del fiume Vomano. Uno di questi sentieri vetusti è senza ombra di dubbio il 527, questo è il numero indicato dalle carte del Club Alpino Italiano. In montagna, si sa, spesso accade di soffermarsi a parlare con gente del luogo pronta a fornire preziose informazioni su questo o quel sentiero, sull’opportunità o meno di avventurarsi in determinati luoghi e sui relativi rischi che si corrono. L’individuazione del sentiero 527, il quale “dovrebbe” essere munito di segnaletica, si è rivelato un autentico rebus in quanto le frammentarie notizie in nostro possesso contrastavano con i dati delle carte per non parlare della segnaletica praticamente inesistente. Ci si sono messi anche alcuni abitanti di San Giorgio…sostenendo che il 527 è richiuso ormai da anni. Persone anziane dell’abitato di Macchie invece asserivano il contrario dicendo che la mulattiera esiste ed è ancora percorribile. Qualcuno dice di averla fatta addirittura in moto ma di non ricordare affatto la retta via. Noi ci abbiamo provato per ben tre volte: la prima sbagliando clamorosamente e finendo negli angusti fossati tra Macchie e Piano Vomano, la seconda (su suggerimento di un contadino di Aielli) percorrendo una mulattiera che terminava nel nulla, la terza provando ad intercettare il sentiero dall’alto ma…niente da fare! Il 527 sembrava un fantasma. Oggi però, dopo aver ricevuto ulteriori conferme da persone “più affidabili” , l’arcano è stato svelato. E’ doveroso premettere che avventurarsi, per lo più in bici, tra i fossi della Castelletta e di Loedardo (così sono denominati questi posti dimenticati) comporta i suoi rischi. Sia a causa dell’austerità dei luoghi sia per via del labirinto di tracce in cui si piomba una volta trovato l’imbocco del sentiero. Non ci sono segnali, molte sono le tracce animali che possono indurre in errore, pochissimi i punti di riferimento, il tutto in un contesto nel quale la natura inizia a reimpossessarsi dell’antica via dei nostri avi. Partiti dal bivio per Prato Selva si percorre la s.s. del Gran Sasso d’Italia prendendo poi per Senarica. Si sale a Piano Vomano e arrivati alle prime case si svolta a sx seguendo la segnaletica C.A.I. Superata la piccola cappella di S.Antonio tenendoci a dx giungiamo brevemente su un pianoro erboso. Guardando frontalmente il Colle Scaletta viriamo a dx andando ad imboccare una evidente traccia che inizia a scendere. E’ il 527 che si abbassa leggermente di quota fino alla zona della Castelletta. Ignorando le diverse divagazioni che si incontrano seguiamo sempre la traccia più evidente tendendo l’orecchio al fragore del torrente che man mano si fa sempre più vicino. Siamo nella parte bassa del sentiero ed anche in quella più intricata ma qualche vecchio cartello di “zona rimboschimento” ci conforta. Superati i diversi corsi d’acqua che discendono dal Colle Pizzuto, improvvisamente sulla sinistra si nota un vecchio rudere, proseguiamo tra la vegetazione seguendo una piccola traccia. Avanzando il sentiero torna più evidente ed inizia la sua leggera risalita verso l’abitato di Macchia. Sembra di tornare indietro nel tempo, quando la via era percorsa da pastori, boscaioli e mercanti mentre la vista sul formidabile trio Corno Grande Pizzo Intermesoli e Monte Corvo impreziosisce il nostro viaggio. La traccia alterna tratti pedalabili a tratti a spinta, specie nella parte finale che precede Macchia. Ivi giunti, si attraversa la piccola piazzetta andando stavolta a ricevere la giusta ricompensa per lo sforzo sostenuto. Il sentiero 526 (anch’esso privo di segnalazioni) una volta unica via di collegamento tra Macchia e la Valle del Vomano, scende inesorabile verso il fiume tagliando il Colle Auto ed il Colle Antonelli. Il disastrato trail di discesa termina nel Fosso del Mulino dal quale raggiungere il punto di partenza è poca cosa. Per concludere, itinerario consigliato solo a bestie affamate di all mountain selvaggio!!!
CINGHIALE 27/02/2013 bivio Fano Adriano (TE)
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rpapero
27.02.2013 22:57