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289 Carbonin, Prato Piazza, Laghi di Dobbiaco e Landro. |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione 14/07/2009
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 52 Km - Dislivello Sal/Disc = +1100 m
Quote min/Max = 1130 / 2030 - Ciclabilità su tempo 100% (a piedi 1 min )
Tempo Standard ore 5:0 min
Velocità media = 10,4 Km/ora - Difficoltà Tecnica = 4/7 - G.D. = 60 Medio/Difficile
NOTA: Questo giro è un classico delle Dolomiti ma mancava una descrizione con partenza da Cimabanche, più vicina per chi proviene dalla pianura veneta. Inoltre il giro è stato impreziosito con alcune varianti come la stupenda discesa per la Val Stolla ed il passaggio alto tra Villabassa e Dobbiaco, poco conosciute. Le possibilità di parcheggio/partenza sono molteplici (ad es. Carbonin e lago di Landro (volendo evitare la risalita finale a Cimabanche); infine chi stesse soggiornando il Val Pusteria avrà convenienza a partire dalla stazione di Dobbiaco o di Villabassa con una riduzione di Km e dislivello.
DESCRIZIONE
Si parte in veloce discesa sulla SS per Dobbiaco: sono 2,5 Km che richiedono circa 4 min, poi al bivio A ci si prepara per la lunga salita. (Nota: poco più avanti cè un park dal quale si eviterebbe la risalita finale accorciando il giro di circa 5 Km e 100 m di dislivello).
La salita avviene su versante sud; d'estate si suda molto anche se la pendenza non è mai proibitiva e varie asfaltature hanno semplificato l'ascesa; unica possibiltà di ristoro a q. 1830 grazie ad una fontanella. Nel finale qualche tratto ghiaioso è più impegnativo ma sarete ripagati dal grandioso panorama che si apre sempre più. La digressione al Rif. Vallandro non è obbligatoria ma irrinunciabile anche perchè se non avete rivolto lo sguardo verso sud non avete ancora visto lo spettacolo del gruppo del Cristallo, con la Val Fonda carica di neve fino a tarda primavera.
Pausa, foto, ristoro e se avete tempo e fiato potete anche fare una digressione al vicino Monte Specie (2300 m), con tratti difficilmente ciclabili ma panorama 360° (meno di 1 ora A+R)
Ora si scende rapidamente verso nord su stupendo sterrato fino al Rif. Prato Piazza; dando le spalle al Picco di Vallandro si scende per tratturo erboso in ambiente ameno, tra prati fioriti e baitine, fino all'imbocco della val dei Chenope (wp D1 q. 1935); qui si tiene a dx e si può trovare qualche tratto paludoso finchè non si raggiunge un evidente sentiero, al di là di una staccionata; (se l'erba non è alta potete puntare in line retta su D2 e troverete un cancello). Dal wp D2 breve discesa ripida fino alla Malga Stolla da dove inizia una forestale che scende nella Val Stolla e che va tenuta fino a q. 1750; qui si tiene a sx il sentiero che evita completamente la strada asfaltata (Ponticello -Prato Piazza). A q. 1600 si incontra tale strada e la si attraversa più volte proseguendo su sterrato fino in Loc. Ponticello, nei pressi dell'omonimo albergo. Si tiene ora la principale per meno di 1 Km, fino al wp G dove si può deviare su sentiero (NOTA: nella piena stagione estiva è meglio evitarlo per non "scontrarsi" con viandanti, ai quali in ogni caso bisogna dare assoluta precedenza !)
In G1 si confluisce su larga forestale; possiamo trranquillamente proseguire verso Ferrara (Schmieden). Ragguinto il paesino, si prosegue sul lato dx del rio di Braies fino ad incrociare la S.P. in J (q. 1135); la si risale per meno di 300 m quindi si svolta a sx sulla ciclabile della Val Pusteria. Si prosegue fino a Villabassa Stazione F.S. e poco dopo si riprende a salire in posizione panoramica sulla Val Pusteria. Si passa per Bad Maistatt ed ancora si sale fino a q. 1260 per poi scendere gradualmente fino a Rienza. Da qui il percorso prende la dir. nord che manterrà sostanzialmente fino a Carbonin.
Una bella e facile salita conduce al lago di Dobbiaco dove si potrebbe/dovrebbe deviare sulla vicina ciclabile (ex sede del tenino) che però rasenta da vicino la trafficatissima SS per Cortina. La traccia percorre invece la pista che dì'inverno è usata per il fondo; in P1 (q. 1300) si presenta la stessa alternativa: a sx si trova subito la ciclabile; a dx si tiene un sentiero un po' tecnico, che si ricongiunge al percoso classico nei pressi di un cimitero di guerra.
Ripresa la ciclabile (ci stanno lavorando ... non vorrei che la prossima estate fosse anche asfaltata !) si prosegue in lieve salita fino al lago di Landro (ristorante-bar) . Fatta una sosta prima della salita finale, si prosegue sul lungo lago tenendo la solita ciclabile. Poco dopo si trova una difficoltà inattesa: le frequenti piogge torrentizie spostano gran masse di ghiaria sul tracciato e l'equilibrio può diventare precario se non si è "ben gommati".
Nota: nel punto wp S, chi avesse parcheggiato a Carbonin od ai piedi della salita (park A1 q. 1445), deve tenere a dx ed è quasi arrivato. La traccia completa richiede invece di proseguire sul ghiaioso che però presto migliora tornando riconoscibile la ex sede del trenino; poco dopo si attraversa la SS per Misurina; ancora 3 km di facile salita e si raggiunge il valico di Cimabanche dove abbiamo parcheggiato l'auto.
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Come arrivare al punto di partenza
Da CORTINA d'Ampezzo si prende la SS per DOBBIACO; si prosegue fino al valico di CIMABANCHE q. 1530 (al confine con il Trentino) dove si trova parcheggio ed un bar.
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Commenti
zahre 101
06.09.2021 21:59