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287 Giro del Visentin e lago di S. Croce, da Forcal per Torresel, Valmorel |
Referente RENATO - (
cttbiker@alice.it ) - Ultima ricognizione 16/10/2012
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 85 Km - Dislivello Sal/Disc = +1870 m
Quote min/Max = 165 / 1140 - Ciclabilità su tempo 98% (a piedi 10 min )
Tempo Standard ore 8:0 min
Velocità media = 10,6 Km/ora - Difficoltà Tecnica = 4/7 - G.D. = 88 DIFFICILE
DESCRIZIONE
Dal borgo di Forcal si percorrono varie stradine in parte asfaltate ed in parte sterrate che consentono di spostarci in dir. ovest, alla base delle Prealpi Trevigiane, (evitando sempre le principali salvo alcuni attraversamenti) fino a Tovena da dove inizia la lunga salita che porterà a valicare la dorsale delle Prealpi nei pressi del Pian De Le Femine.
Sottopassata l'A27, si sale a Revine, si scende al lungo lago (lago di S. Maria e lago di Lago) percorrendo poi la Valsana fino a dove si apre la visuale sulla valle del passo San Boldo. Da qui si sale a Tovena dove si trovano fontana e bar-trattoria (consigliabile rifornirsi perchè per alcune ore non avrete altre possibilità). Si affronata ora la temibile salita della Caldella con dure rampe cementate e tratti di buon sterrato in un folto bosco di grandi castagni.
NOTA 1) Arrivati a q. 710 (wp C1) si potrebbe abbreviare prendendo a dx la forestale che si collega alla strada Sottocroda-Posa da cui si ritrova la traccia nel wp D2 q. 840. In tal modo si evita la dura salita a C.ra Torresel ma si perde un notevole punto di pregio ambientale.
Seguendo invece la traccia si dovrà salire a q. 750 e qui lasciare la principale; visita ai dintorni di c.ra Torresel ( proseguendo fuori traccia dopo una seconda casera ci si imbatte in un ponte tibetano che termina con una balconata sulla valle vedi WP), poi si prosegue fino allo scollinamento di q. 890 ; la discesa porta sulla strada della Posa (già citata) nel punto D2 q. 840. Si continua a salire (con scorci sempre più panoramici sulla sottostante Val Sana con i suoi 2 laghi, e sulla costa di Zuel), fino a pervenire al bivio E q.1100, un centinaio di m prima della loc. LA POSA.
NOTA 2) Se non conoscete il luogo, consigliamo una digressione alla suddetta, panoramica, località; da questa si lanciano deltaplani e parapendii e si dipartono due strade per mtb che ritrovate in altri percorsi Ruotalpina.
Dal wp E inizia il panoramicissimo collegamento, lungo il crinale prealpino, che porta nei pressi del Pian de le Femine (wp F q. 115);
NOTA 3) Necessitando di un ristoro/riparo, si potrà tenere a dx per arrivare (circa 200 m piani) all'omonimo rifugio.
Dal punto F si scende nel Canal di Limana; si attraversa un bosco di larici e quindi ancora in discesa fino alla piana di Malga Montegal, dove inizia l'asfalto. La strada conduce rapidamente a VALMOREL dove, nella piazzetta, si trova una fontana (e due bar-trattorie poco piu in alto) . Dopo una breve sosta anche per ammirare il borgo caro Dino Buzzati, si scende nella Val Tibolla; superato il paesino di Tassei, dopo breve risalita si giunge al bivio di Piandelmonte. Da qui inizia la lunga ma non difficile salita per la stretta stradina dai numerosi tornanti (detta delle Ronce) che riprende quota fino ai piedi del Nevegal. Nel wp J q. 945 si potrebbe facilmente raggiungere la nota localita turistica, invece qui proponiamo un attraversamento piu inconsueto ed a quote inferiori. Scendiamo per buon sterrato al wp K q.830 quindi risaliamo per la strada del Malvan. Con una serie deviazioni su stradine private e mantendo sostanzialmente la quota, si va a sbucare sulla SP Belluno/Nevegal. Una rapida discesa e ci si trova alla base della valle di San Mamante (grande Crocifisso sulla dx). La risaliamo in un ambiente suggestivo ed incontaminato all'ombra del bosco fino a quota 890. Qui ho trovato un passaggio inedito per raggiungere la SP Quantin/Nevegal che però costringe a spingere la bici per circa 300 m (fango, radici, fondo sconnesso).
NOTA 4) Preferendo il più noto percorso cilclabile, basterà tenere la principale e svoltare a sx nel wp M3; arrivati alla SP e tenendo a sx, si ritroverà la traccia nel wp N q. 890.
Raggiunto comunque il wp N, da questo si scende velocemente al bivio O q. 930 dove si prende, a sx, via Calmada. Tra i punti O2 ed O3 si potranno trovare tratti fangosi e solcati che in parte si possono aggirare; poi il fondo migliora (anche troppo, visto che hanno asfaltato di recente alcuni tratti). La facile discesa per cimitero di Quantin - Cornolade, si conclude sulla S.S. lungo il lago di Santa Croce. Si aggira il lago per il sentiero naturalistico sul lato nord, fino a Farra (Camping Sarathei) e poi sul lato est, fino a Poiatte. Risaliti alla SP se ne percorre un tratto verso il Passo Fadalto ed all'uscita dalla seconda galleria si tiene a sx per la strada della cava (Col Delle VI); poco dopo, con uno strappo (50 m a piedi) si guadagna un sentiero lato Cansiglio che si tiene alto, di frontre alle cave. Da qui, dopo una breve risalita a q. 485, si scende in val Lapisina affrontando una serie di bivi ed attraversamenti con lo scopo di evitare la SS, che comunque resta vicina: notevoli ed originali i passaggi sul lato est del lago Morto e poi del Restello. In località san Floriano, per non complicare ulteriormente la traccia, ci adattiamo a percorrere 300 m di SS, in discesa. Poi resta la stradina sul lato sx del lago di Negrisola fino al ponte che congiunge a Prati Savassa; ancora un attraversamento della SS e si imbocca via del Gambero: mancano 700 m all'arrivo.
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Come arrivare al punto di partenza
Conviene utilizzare l'A 27 ed uscire a Vittorio Veneto Nord. All'immissione sulla S.S. si tiene a dx (verso Vittorio); dopo soli 200 m si devia a dx su via del Gambero.
Dopo 400 m si tiene a dx e dopo altri 300 si arriva ad un incrocio di molte strade (bar-trattoria sulla dx); si svolta a dx e si trova subito parcheggio.
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