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Val di Panico II |
“Restiling” del classico giro della Val di Panico, con due varianti che ne eliminano quelli che si possono definire “difetti”: i saliscendi iniziali del sentiero che inizia dal rifugio del Fargno e la discesa nella Valle dell'Ussita su veloce e banale carrareccia, almeno nella sua parte iniziale. Si sale al Fargno passando per Vallestretta, il valico delle Arette e i Piani di Pao. Arrivati al Fargno, invece di prendere il sentiero CAI 277, si sale alla Forcella Angagnola, superando in mezz'ora circa i 100 metri di dislivello che la separano dal rifugio. Dalla forcella si scende in Val di Panico col sentiero CAI 275 che incrocia il 277 all'altezza della Fonte Angagnola, evtandone così, come si diceva, i faticosi saliscendi iniziali. Arrivati poi alle sorgenti di Panico, invece di proseguire lungo la Valle dell'Ussita per la carrareccia che costeggia il torrente, si devia a sinistra per un sentiero quasi dimenticato che attraversa la faggeta delle Fraonare, a ridosso della maestosa parete Nord del Monte Bove. Dopo circa due km si ritorna sulla strada per Calcara e si chiude il giro passando per Castel Fantellino e le scalette di Castel Murato.
Foto:
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Commenti
basol
30.11.2012 06:25