279 Da Caprile al Pralongià, Valparola e 5 Torri. Discesa dall'Averau.

Referente RENATO - ( cttbiker@alice.it ) - Ultima ricognizione 11/09/2012
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 60 Km - Dislivello Sal/Disc = +2590 m
Quote min/Max = 1000 / 2417 - Ciclabilità su tempo 96% (a piedi 20 min )
Tempo Standard ore 8:30 min
Velocità media = 7,1 Km/ora - Difficoltà Tecnica = 5/7 - G.D. = 125 Difficilissimo

NOTA 1) Valutate lunghezza ma soprattutto dislivello e pendenze prima di intraprendere questo percorso.
Nella stagione estiva c'è la possibilità di salire con la seggiovia 5 Torri, da q. 1890, fino al Rif. Scoiattoli (q.2255): fateci un pensierino.

DESCRIZIONE
Da Caprile si inizia sull'argine del Cordevole; dopo il ponte, si sale verso Digonera, parte sulla principale ed anche (dopo la galleria) per stradine secondarie (Sopracordevole) che richiedono
100 m di salita/discesa supplementare. A Pian di Salesei si lascia la principale per la stradina di fondovalle che continua a seguire il corso del Cordevole.
Dal wp E1 si lascia il fondovalle e si inzia la ripida salita che ci porta fin sulla SR 48 (Pieve di Livinallongo/Arabba). Si svolta a dx per questa strada e dopo circa 1 Km la si lascia per una
stradina asfaltata che si stacca a sx. Si sale con bella veduta panoramica sulla valle da Arabba al Passo Pordoi con la stupenda vista del Gruppo del Boè. Si passa per Corte e dopo Lasta la strada spiana; poco dopo si arriva al borgo di Contrin dove termina l'asfalto e si prende quota con una dura rampa. Al fine di questa si apre il suggestivo altopiano prativo di Malga Crepaz e Rif. La Vizza.Dopo il rifugio si entra nel bosco di larici e se ne esce in vista del Rif. Incisa. Ancora una strappo e si passa il rifugio arrivando poco dopo all'omonimo passo (q.1940). Dal passo Incisa si potrebbe scendere a Corvara; il nostro percorso prende invece la ripida carrareccia che punta dritta (purtroppo niente tornanti!) verso la cima del Pralongià.
Gli ultimi 100 m sono veramente impressionanti (p>25%) ma in cima il panorama a 360° è eccezionale; si approfitta per una sosta ristoro al rifugio quindi si riparte in dir. est;
dopo una breve discesa si risale fin quasi alla punta Stueres (con croce in cima); se avete tempo val la pena di spingere la bici per i 20 m di dislivello che separano dalla panoramicissima cima.
Ha inizio una entusiasmante discesa per la stradina che serpeggia tra i prati e poi per la forestale che scende verso nord. La lunga discesa termina a q.1670 (non lontano dall'Armentarola) dove si svolta a dx iniziando una impegnativa salita che condurrà al Passo di Valparola. A quota 1930 si esce dal bosco e si incrocia la SP; la si tiene per circa 600 m, poi la si lascia per la forestale che si stacca sulla sx. A q. 2150 si ritrova la SP e si continua a salire verso il passo, che si raggiunge, dopo circa 1,5 Km, a q.2200.
Giù veloci e si raggiunge presto Passo Falzarego dove nel wp N si lascia la SR 48 per un sentierino che corre vicino al corso del torrente Falzarego.
Dopo 2,5 Km di sentiero si passa accanto al Rif. Bain de Dones (q.1890); da qui parte la seggiovia 5 Torri che porta al Rif. Scoiattoli (vedi NOTA 1).
Si prosegue per un tratto in piano poi, anzichè scendere a Cian Zoppè dove inzia la strada per il Rif. 5 Torri, si decide per un inedito collegamento che si innesta alla strada suddetta
nel wp P a q.2030, risparmiando così circa 300 m di dislivello ma dovendo superare tratti troppo ripidi per farli in sella. Ancora 100 m di dislivello su strada ed il Rif. è raggiunto. Breve pausa, perchè il difficile viene dopo. Si inizia una serie di durissime rampe (p>20%) con fondo sassoso che solo forti scalatori possono fare in sella. A q. 2270 si può decidere pe la breve
digressione al vicino Rif. Scoiattoli (stupenda la vista sulle vicine 5 Torri) o se proseguire in salita verso la forcella dell'Averau con l'omonimo Rif. Qui si tocca il punto più elevato a q. 2417
e la vista dolomitica è veramente unica: Averau, Nuvolau e Tofane solo per citare le cime più vicine. La discesa inizia ripida sul sentiero CAI 441, poi spiana sull'ampia sella di fronte
al monte Pore. Il favoloso sentiero che segue aggira il Pore prima sul versante nord poi su quello ovest infine su quello sud, fin sopra il paesino di Larzonei. Nel wp R3 q. 1680,
anzichè scendere al paese (100 m più in basso) si resta in quota proseguendo sul sentiero. Dopo un tratto in falsopiano si scende al punto S q.1550 da cui si potrebbe scendere ancora
alla SP sottostante; invece evitiamo l'asfalto affrontando un ultima faticosa risalita (circa 120 m ) che porta a scollinare nel wp T q.1670.
Al paesino di Canazei si ritrova l'asfalto ma anche una mulattiera che termina sulla SP 251 a Villagrande (frazione di Colle Santa Lucia). Per scendere a Caprile, si trova un ulteriore
sentiero che scende ripido ed a tratti esposto sul versante sud. A q. 1220 si incontra la SR 203 ma subito la si lascia tagliando un tornante; ritrovata la SR,
dopo pochi metri, si riprende il sentiero che ormai punta ripido al fondovalle che si raggiunge nei pressi del Cordevole ed in periferia di Caprile.

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Come arrivare al punto di partenza

Da Belluno si imbocca la SR Agordina; si attraversa Agordo; si attraversa Cencenighe e si tiene a dx per Alleghe. Atraversata Alleghe si prosegue sulla SR 203 per quasi 4 Km e
si parcheggia poco prima di Caprile, nei pressi del bivio per Selva di Cadore.

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Commenti

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breda

08.07.2015 17:25

Ebbene, dopo 10 anni di sentieri e decine di notti in rifugi alpini con la MTB (includerei perfino le varie gare agonistiche che ci hanno portato su e giu per i monti), dobbiamo ammettere che questo giro probabilmente è il migliore di sempre : articolato e vario come pochi, molto duro ma appagante appena si raggiunge un rifugio piuttosto che una vetta; panoramico all'ennesima potenza! Dal Pralogià e dal Rif. Scoiattoli, si godono delle viste incredibili per ampiezza e varietà delle Dolomiti. Caro Renato, hai regalato a 9 "Sbandati Controllati" due giorni (complice anche il meteo....)
indimenticabili !
Grazie!!!
Per la cronaca: traccia seguita senza nessun problema!
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pes

09.07.2015 10:18

@breda: la discesa finale che aggira il monte Pore (strada de la vena) era pulita? Sul forum leggevo che l'anno scorso molti alberi caduti a causa della neve ostacolavano il passaggio in molti punti... Grazie!
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breda

25.07.2015 09:06

Ciao pes, scusa il mega ritardo della risposta!
Non abbiamo trovato alcun ostacolo lungo il percorso.
Anzi, molte zone "visibilmente" risistemate.
Chi ha esperienza con le discese veloci, qui se la gode davvero!
Buon divertimento!
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ste97

13.09.2015 11:23

Fatto ieri e l' emozione è ancora tanta, ci sarebbe da scrivere tanto su questa meraviglia ma non saprei davvero da dove cominciare. Grazie Renato!

https://connect.garmin.com/modern/activity/896751583
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sfutro

23.09.2015 15:19

Giro duro, molto bello e anche divertente con un lungo trail finale di 20km!
qui trovate la descrizione completa con le foto.
http://denisenzo.blogspot.it/2015/09/tour-ruotalpina-cinque-torri.html

thanks Renato
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Scaveon

14.08.2018 01:37

Fatto il 12/08/2018
giro EPICO; tanta fadiga ma gli ambienti sono spettacolari e le discese sono veramente da leccarsi le ruote.
Io consiglio di completare la discesa sul sent. 424 e imboccare la strada asfaltata per il rif. cinque torri: si aggiungono 150 m di dislivello ma si pedala, risparmiando la gamba per l'arrampicata all'Averau.
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Vinciguerra

18.08.2019 09:58

Giro fatto il 17/08/2019, è interamente percorribile nonostante i disastri di Vaia.
A causa di ciò in alcuni punti il paesaggio è completamente stravolto purtroppo, per esempio nel fondovalle di Cordevole e la salita ripida fino alla SR48, prima si faceva all'ombra degli alberi, ora non esiste più quel bosco, si è in costiera al sole e la vista è desolante.
Segnalo che dalla malga Valparola, la forestale che porta alla strada asfaltata presenta un poco simpatico cartello di divieto al transito bici. Inspiegabile visto che la forestale è talmente larga che ci passano due macchine...un local ci ha detto che stanno chiudendo tanti sentieri alle bici a causa dei maleducati che sfrecciano a tutta velocità accanto ai pedoni.
La mitica discesa della vena è interamente percorribile.
Segnalo infine che sempre a causa degli alberi caduti, non esistono più i 2 sentieri che permettevano di tagliare la parte finale di asfalto scendendo a Caprile, che si prendevano a quota 1220 m. Poco male si scende per asfalto.

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Inserito da
RUOTALPINA
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Tipologia
Itinerario da A ad A
Inserito il
18.11.2012
Località
CAPRILE
Regione
Veneto
Tempo Percorrenza
ore 8:30 min
Distanza
60 Km
Dislivello
+2590 m
Difficoltà tecnica
5/7 Medio/Difficile
Condizione fisica
GD= 125 Difficilissi
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