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274 Gran tour della Val Lapisina, Alpago e Cansiglio. |
Referente RENATO fox60 - (
cttbiker@alice.it ) - Ultima ricognizione 04/09/2012
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 74 Km - Dislivello Sal/Disc = +2090 m
Quote min/Max = 150 / 1200 - Ciclabilità su tempo 99% (a piedi 4 min )
Tempo Standard ore 8:0 min
Velocità media = 9,3 Km/ora - Difficoltà Tecnica = 5/7 - G.D. = 98 DIFFICILE
DESCRIZIONE
Si tiene la SS per 350 quindi (wp A) si comincia a salire per Forcal e poi per Croda Rossa;
attenzione al wp D: non lasciarsi prendere dalla discesa ma svoltare a SX per il sentiero dei "piloni" dove le radici e qualche tratto sassoso potranno richiedere di scendere di sella. Bella ed originale la risalita del Fadalto che evita la SS fino all'immissione sulla destra-lago all' inizio delle gallerie per l'Alpago (attenzione alla discesa finale dal Col Delle Vi - wp H1). A Poiatte si scende in riva al lago, si arriva al Camping Sarathei quindi ci si immette sulla ciclabile lungo l'argine del Tessa. Per portarsi in quota si sale, da Cornei, per la val Turcana, fino a Tambre. Si traversa ai piedi di Pian delle Laste e si raggiunge Col Indes per l'omonima valle (pista slittini in inverno). Si può approfittare di rifugio/ristorante per rifocillarci tenendo conto che non avremo altre occasioni per il resto del giro.
Poco oltre (wp L) si prende un tratturo con un tratto inziale in salita e spesso fangoso e con affioramento di radici (attenzione anche a fili di ferro posti di traverso e poco visibili); poi in discesa il fondo migliora finchè confluisce nella bella forestale della Val de Piera. Da qui si percorre una delle più classiche traversate del Cansiglio: Pian Rosada, Valbona (M1) , bivio Candaglia (M2), bivio La Crosetta (N); scesi velocemente a Ponte val Cappella si risale per la ripida stradina (ormai in gran parte cementata) che conduce a Pian Dell'Erba; da qui, anzichè la classica uscita per Cadolten si percorre una inedita traversata che scende direttamente al bivio di san Floriano (wp O2) dopo aver valicato il Monte dei Foresti.
Si prosegue sulla classica discesa (molto ripida ma in gran parte cementata detta di Sant'Antonio per via del capitello a q 940 che si raggiunge con una breve deviazione rispetto alla principale. Giù a tornanti sul versante sud del Pizzoc, fino a q. 600 (wp P) dove inizia l'ultima, impegnativa, risalita che porta al cosiddetto "sentiero minerario". A q. 740 (wp P1) le fatica sono finite; ci si può godere un bel sentiero pianeggiante (fino al wp Q), ed il panorama sulla balconata a precipizio verso la cava. Da qui inizia la costa di Serravalle che si fa sempre più ripida ed in qualche tratto impercorribile in bici. Dal wp R cambia direzione e diminuisce la pendenza fino a raggiungere la val di Scarpedal. Qui si trova il cemento per cui la pendenza nuovamente ripida richiede solo buoni freni. Dopo un breve risalita per Pradal, resta solo una facile discesa fino a valle dove si trova la chiesa di Santa Giustina, un ponte sul meschio e svoltando a dx sulla SS il parcheggio da cui siamo partiti.
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Come arrivare al punto di partenza
Se si percorre l'A27, conviene uscire a Vittorio V.to Nord e quindi tornare, per la SS, verso Vittorio per circa 2 Km; in loc. Biscosta, nei pressi del bivio per revine, si trova parcheggio e bar.
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