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Lonigo - giro Monti Berici antiorario |
Percorso realizzato su piste ciclabili e strade secondarie a scarso traffico veicolare.
Tragitto molto interessante per le numerose ville venete presenti lungo il percorso.
In loc. Villa del Ferro di San Germano dei Berici è possibile ammirare l’originale Chiesa Parrocchiale (foto 1) e la Villa Priuli Lazzarini (foto 2) che ha un pronao sorretto da colonne brugnate, come le cornici delle finestre a pianterreno e del granaio. Il progetto, di artista ancora sconosciuto ma sensibile ai richiami di Vincenzo Scamozzi, fu edificato nella seconda metà del '500, in contemporanea con il Teatro Olimpico che Andrea Palladio ideò per Vicenza. Particolari sono i quattro comignoli piramidali sul tetto. Sulla sinistra vediamo la barchessa, costruzione rustica tipica nella campagna veneta che già Palladio aveva inserito magistralmente nei progetti delle sue ville.
A Lumignano è possibile ammirare la VILLA SONCINO DOTTORI SCARONI detta "PALAZZO BIANCO" (foto 3). L’edificio, eretto nel XVI secolo da Alessandro Dottori, è stato rinnovato ed ampliato nel 1726 da Scipione Soncino come si legge nell'iscrizione al centro del frontone. Gli affreschi del 1587, secondo l'iscrizione dipinta nella loggia sopra l'architrave d'ingresso, sono da attribuire al pittore padovano Girolamo Moro. Al 1716 risale la costruzione della cappella adiacente dedicata a S. Teobaldo (foto 4), fatta costruire dal canonico padovano Annibale Barbo Soncino al posto di un edificio precedente, sempre dedicato al santo, che sorgeva nei pressi della chiesa di S. Maiolo e che all'epoca fu demolito poiché stava andando in rovina a causa delle infiltrazioni della sorgente d’acqua di fronte alla chiesa.
A Costozza si trova la sontuosa Villa da Schio, famosa per la sua grotta utilizzata come cantina, per il suo splendido giardino (foto 5) e per aver ospitato lo studio dello scultore Marinali (1643-1720), le cui statue ornano le più belle ville venete. Adiacente a tale villa si trova anche la VILLA TRENTO CARLI (foto 6) eretta nel 1645 dall' architetto Pizzocaro, emulo dello Scamozzi, per il conte Alessandro Trento. La facciata maestosa, preceduta da ampia gradinata a due rampe, ha tre fornici che introducono alla vasta sala con soffitto decorato a travi dipinte. Interessanti le statue seicentesche sui pilastri di cancello d'ingresso al parco. Annessa alla proprietà ora Carli, sulla sommità del colle che si alza tra Longare e Costozza, si trova un piccolo edificio semi diroccato che dà il nome a questa zona: La Specola. La tradizione vuole che qui si sia recato ad osservare il cielo Galileo Galilei nel periodo in cui fu ospite dei Conti Trento.
Per le foto consiglio la visione del mio sito:
http://www.gpsies.com/map.do?fileId=pkifkzirugnnwmpt
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