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I CASALI |
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Urge una raccomandazione per tutti coloro volessero provare questo itinerario: parte della zona da percorrere risulta “zona militare” (anche se non vi è alcuna segnaletica) di conseguenza spessissimo frequentata dall’Esercito che la presidia onde effettuare delle esercitazioni in armi. Dunque è consigliabile recarsi in questi luoghi non prima di essersi accertati che non vi siano presidi militari in atto. Lasciamo l’auto dinanzi la piccola chiesetta di San Giovanni, sulla s.p. per San Giacomo e raggiungiamo quest’ultima località percorrendo circa sei km su bitume. Saliamo sulla Costa del Prevosto seguendo la direzione per la via delle “vrecciarole”. Arrivati alla base degli impianti sciistici saliamo sfruttando l’ampia ma ripida carrareccia che si inerpica alla sx degli impianti fino alla sommità del Monte Piselli. Continuiamo diritti puntando il Girella seguendo la traccia sui prati e quando valichiamo, nei pressi di una vecchia caciara, prendiamo a sx il sentiero che scende al laghetto (nella maggior parte dell’anno a secco). Effettuata una breve risalita approdiamo su di un pianoro erboso molto panoramico che sovrasta un vecchio capanno. Scendendo in direzione del capanno si nota a dx un sentiero che aggira il Monte Girella e prosegue a mezza costa mantenendosi sempre sopra i boschi. Attraversato il Fosso di Cupa Grande eccoci sotto la vetta del Girella. Volgendo lo sguardo a valle si notano distintamente i Casali. Scendiamo verso questi non prima di aver lanciato un’occhiatina nelle Gole del Salinello. Entrati per un breve tratto nella boscaglia, dopo una piccola risalita usciamo su una piana nella quale sono ben visibili diversi “omini di pietra” che indicano un sentiero C.A.I. A questo punto, ignorando le segnalazioni, bisogna virare leggermente sulla dx per scorgere,a ridosso del bosco, un altro omino di pietra che, solo soletto, indica l’imbocco del sentiero n.6. Inizia qui la selvaggia discesa sullo “spallone” dx del Fosso di Cupa Grande la quale, con una traccia sporca quanto antica ed insidiosa ci fa scivolare nelle zone più remote e meno frequentate dell’intera Montagna dei Fiori. Infine, incrociata la s.p., prendiamo a dx arrivando in pochi minuti al punto di partenza.
CINGHIALE 17/10/2012 Ripe (TE)
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rpapero
17.10.2012 21:45