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RIFUGIO DELLA FIUMATA |
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E’ un’escursione a cui tengo particolarmente, i luoghi che visitavo da bambino divengono oggi un trail nel quale è possibile cogliere l’essenza della selvaggia Laga. Fissiamo il punto di partenza in corrispondenza del ponte sul fiume Tordino che precede il paese di Padula. Ci dirigiamo verso la frazione di Pagliaroli toccando piccoli abitati quali Lame, Piano Fiumata, Pezzelle e Caiano. Giunti a poche centinaia di metri da Agnova svoltiamo a dx per una carrareccia che risale per intero il Monte Bilanciere offrendo accattivanti scorci sul Monte Gorzano unitamente ai due fossi sottostanti del Tordino e della Cavata. Superato il Rifugio degli Alpini il fondo diviene terroso e, dato che la via è battuta da fuoristrada, si consiglia di percorrerla solo a fondo asciutto. Raggiunto il crinale del Monte Bilanciere si apre il panorama sul Gran Sasso mentre la traccia, che per un tratto rimane pianeggiante, inizia a salire decisa arrivando ad un crocevia: i Prati di Lame. A sx è possibile scendere nel bosco incantato di Fonte Spugna, caratterizzato dalla presenza dell’abete bianco. Girando a dx invece si può scendere verso la frazione di Macchiatornella. Noi scegliamo di proseguire diritti verso la Forchetta di Altovia passando dal Bosco Favale. Arriviamo al Colle della Palomba affrontando dei brevi saliscendi per poi ricongiungerci alla carrareccia che sulla dx sale al Colle della Pietra. In corrispondenza dell’ennesimo crocevia svoltiamo a dx avventurandoci per un sentiero che si restringe sempre più fino a divenire esile ma pur sempre evidente. La traccia taglia di netto il Fosso Malvese passando alla Sorgente del Quarticciolo per poi innalzarsi sin sopra il Monticello. Arriviamo ad un valico che segna l’incrocio con il sentiero che sale sulla vetta del Gorzano. Decidiamo di andare verso la Fiumata con un single track che, tra la pietra arenaria scalzata dal passaggio del bestiame, scende nell’alveo del fiume Tordino. Ci troviamo in una delle zone più remote dalla Laga. Il Rifugio della Fiumata è affacciato sul vallone dominato dalla impressionante bastionata rocciosa che difende da questo lato la vetta del Monte Gorzano e chiuso verso nord dai dolci pendii erbosi del Monte Pelone. Dal Rifugio della Fiumata si prende il sentiero n.341 evidenziato soltanto dalla vecchia segnaletica del T.A. (Trekking Aprutino). La traccia entra decisa nella Macchia della Fiumata ma si incrocia quasi subito la segnaletica C.A.I. che indica Padula. A questo punto bisogna ignorare l’indicazione del C.A.I. e proseguire diritto attenendosi alla traccia gps ed alle non sempre visibili segnalazioni giallo/rosse. La discesa nel Fosso del Tordino è fatta di passaggi selvaggi su tracce sporche ed a tratti franate, di ripidi pendii che si perdono tra macchie di ginestre e di pietraie insidiose. Scesi a valle, il Fosso del Tordino incontra il Fosso della Cavata in prossimità delle Cascate Cantagalli (accessibili da un piccolo sentiero che culmina alla loro base). La traccia torna ben visibile e pulita ma soprattutto divertente quando, oltrepassato il Ponte Flammagno, si costeggia dall’alto il Tordino. Nella percorrenza di questo tratto occorre fare attenzione ad un paio di punti esposti sul fossato e facilmente sottovalutabili dal biker lanciato in discesa forsennata. Il single track sbuca sulla strada provinciale sotto la frazione di Macchiatornella, attraversiamo l’asfaltata e affrontiamo l’ultimo sentiero che, seguendo il percorso del fiume, ci porta nell’abitato di Padula e di conseguenza al ponte sul Tordino da dove siamo partiti. Termina così un trail al quale personalmente sono molto affezionato, snodandosi questo, in luoghi frequentati nella mia infanzia e che oggi sono lasciati nel più completo abbandono. Da un lato tutto ciò contribuisce a renderli ancor più selvaggi di come già siano ma i sentieri purtroppo tendono a richiudersi. Pertanto soltanto con il rispettoso passaggio di voi bikers desiderosi d’avventura potremmo riuscire a renderli ancora fruibili.
CINGHIALE 02/10/2012 Padula (TE)
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rpapero
02.10.2012 15:04