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Gran Raid Pistoia-Fanano-Pistoia |
L’escursione-pedalata che andiamo a descrivere si sviluppa a cavallo tra le regioni Toscana ed Emilia, più precisamente nelle province di Pistoia, Bologna e Modena.
Agli interessati quale avvertenza, trattandosi di iter molto impegnativo, consigliamo di effettuarla in due giorni; i mesi consigliati ,stanti le altitudini medie da affrontare, sono quelli estivi.
La partenza si ha da Pistoia, direzione nord.
Dopo pochi km di riscaldamento si incontrano subito i primi dislivelli in loc. S.Mommè (n.d.r) parzialmente il percosso è il medesimo della gara che si svolge a Piteccio.
La pedalata continua piacevolmente, fra i tipici castagni delle Montagne Pistoiesi, dove passato Pian di Giuliano scendiamo sul versante del fiume Reno fino a raggiungere Pracchia famosa per le sue acque.
Dopo una sosta si affronta la salita di Orsigna,località cara a Tiziano Terzani, che si estende per 12 km con un dislivello di 1000mt.
Qui si avrà il primo assaggio dell’impegno della giornata.
Seguendo il tracciato stradale ci si ritroverà in quota fino al Rifugio di Porta Franca a quota 1568mt, qui,se siete fortunati nei giusti orari, sarete distratti da un invogliante profumo proveniente dalla cucina…il consiglio per le buone forchette è quello di chiedere un piatto di pasta più che guadagnato dallo sforzo per la salita.
Tolti i piedi da sotto il tavolo per rimetterli sui pedali satolli si riparte. Si attraverserà il crinale tuffandosi nel Parco del Corno alle Scale, quindi in Emilia-Romagna, in un velocissimo discesone su strada bianca che porterà al Rifugio Segavecchia a 912mt. Dopo un centinaio di metri lo sguardo volgerà a sx rimanendo a bocca aperta per la pendenza della salita da affrontare.
al Rifugio dei Bagnatori, sulla cartina si erano contati 9 tornanti per arrivare a quota 1276mt ed invece erano 14 con pendenze fra di loro mai sotto il 15%, sempre bella la faggeta ma…………………….
Si scenderà fino al Santuario della Madonna dell’Acero, dove prendendo l’asfalto in direzione degli impianti sciistici del Corno alle Scale con altri 2,5 km al 12% si giunge al Rifugio del Cavone dove ci si fermerà per riempire le camelback e gustare una fetta di torta ai mirtilli.
Qui inizierà un single track con sali-scendi all’interno del Parco del Corno alle Scale fra i faggi ben pulito e con ottimo fondo,
Tutte le fatiche scompariranno perchè uscendo dal bosco avremo sott’occhio il Monte Cimone e la vetta del Corno alle Scale.
Si transiterà dal Passo del Lupo sbucando al Lago di Pratignano che circondato da un canneto fa da barriera.
Si inizierà a scendere verso Fanano con sentieri tecnici con tanti tornantini da fuorisella entrando nel percorso della GF del Cimone che porta a Fanano meta della prima tappa..
Dopo 10h (per non farsi mancare niente), 70km e 2990mt di dislivello si arriva a destinazione.
Trovata una sistemazione in albergo con una doccia ristoratrice ed orizzontali sul letto finalmente a riposo prima di cena.
Il mattino seguente si riprende la girata dove la prima salita di 15 km con 1000mt di dislivello e con i 5 km iniziali su asfalto ma all’interno di un magnifico bosco si attraversa Fellicarolo un paese che ricorda le Dolomiti per come è strutturato. Entriamo,quindi, nel Parco del Frignano, un altro po’ di asfalto e poi si incappa nello sterrato per poi fermarsi ad ammirare la Cascata del Doccione.
Si sale ancora e iniziano una serie di strappi micidiali ma con lo spettacolo strabiliante di un palcoscenico naturale costituito da faggi, castagni ed abeti
All’uscita dal bosco e proseguendo su single track in mezzo ad un prato con piante di mirtilli e rododendri si giunge ad un crocevia sul Passo del Colombino.
La vista da qui è mozzafiato. Si riparte scansando la discesa di Ca’ La Mirandola, risparmiandoci per la prox volta, e si risale fino ad arrivare alla Capanna Tassoni e qui ci si cncede un bel ristoro ca base di tortelli burro e salvia e crostata ai mirtilli ed un pco di meritato riposo.
Rimontado in sella ci si ritroverà in salita passando da Loc. Budale per 5 km fino a quota 1700mt arrivando finalmente alla Croce Arcana. Magnifico panorama con da lato l’Emilia Romagna e dall’altro la Toscana avendo in primo piano Abetone e Doganaccia si prosegue per il crinale toccando quota 1800mt fino al Lago Scaffaiolo sulla vetta degli impianti del Corno alle Scale e da qui si ammira dall’alto il Birillone di Badia a Taona, il Monte Serra ed addirittura l’isola della Gorgona.
Si prosegue quindi. sul crinale e qui si è costretti a qualche tratto a piedi fino al Passo dello Strofinatoio a quota 1847mt, anche la parte in discesa costringerà a smontare dalla sella per qualche tratto.
Inforcando nuovamente la bici giù ancora in discesa fino al Rifugio del Montanaro.
Dopo un lauto spuntino al sacco si riparte ancora in discesa bella ripida e sassosa che arriva a Casetta Pulledrari ormai siamo puntati solo in discesa a parte un po’ di strada bianca in piano poi di nuovo in picchiata fino a Pracchia.
Visto l’orario tardo meglio proseguire su asfalto dalle Piastre fino a Pistoia arrivando alle auto dopo 7h e mezzo 60km con un dislivello di 1800mt.
In totale 135km per 4800mt di dislivello……………bello il ns Appennino.
Una girata indimenticabile per chi vuole altre informazioni troverete foto e video sul sito
www.avis-verag.it .
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Come arrivare al punto di partenza
uscire a Pistoia(A11), direzione Bologna su SS64, dopo 2 km a dx per Valdibrana
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