MONTE AMARO (2793m)

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“AMARO ebbe nome la vetta maggiore per dare risalto al materno dolore”....così recita il verso finale della poesia di Mario Lolli il quale racconta le gesta leggendarie della dea Maia...dalla quale deriva il nome Majella. Oasi di natura e miti grandiosi, con le sue bellezze imponenti e maestose, da sempre è stato il simbolo e il riferimento dell’intero Abruzzo dominato superbamente dalle sue vette, tra le più alte e pittoresche dell’Appennino peninsulare. Questo attraente sistema montuoso, nei loro silenzi sublimi e ancestrali, è avvolto da una miriade infinita di miti, leggende e misteri, scavati nell’abisso del tempo e legati, assai spesso, a tradizioni, riti e culti pagani. Da più di un secolo e mezzo, la geologia dell'area della Montagna della Majella è stata studiata da numerosi studiosi italiani ed esteri. Soprattutto per la ricostruzione delle sequenze sedimentarie carbonatiche, la Majella è conosciuta per un motivo particolare: si tratta di una delle poche località dove un margine depositionale di una piattaforma carbonatica può essere osservata nella sua completezza in affioramento. L'area è stata recentemente soggetto di studio in un progetto scientifico internazionale di grande estensione, la TaskForceMajella. La Majella è il secondo massiccio montuoso più alto degli Appennini continentali dopo il Gran Sasso, al confine tra le province di Chieti, L'Aquila e Pescara e posto al centro dell'omonimo Parco nazionale della Majella. La cima più alta è il Monte Amaro, 2793 m s.l.m. Abbiamo scelto di salire sul Monte Amaro partendo da Campo di Giove sfruttando la funivia per Guado di Coccia onde poter risparmiare diversi metri di dislivello. Dal Guado di Coccia inizia la lunga ed impegnativa scalata alla Tavola Rotonda da effettuare totalmente bici in spalla, rinfrancati soltanto dallo stupendo panorama che pian piano affiora alle nostra spalle. In corrispondenza degli ormai obsoleti impianti di risalita, montiamo finalmente in sella e raggiungiamo il Fondo di Femmina Morta dal quale inizia l’omonima fantastica vallata. La Valle di Femmina Morta, ubicata tra i 2400 e i 2500 metri di altitudine, è uno dei luoghi più spettacolari della Maiella. La denominazione del luogo ricorda l'epilogo della "Leggenda della gigantesca Maia"; la diva stupenda, infatti, dopo la prematura dipartita dell'adorato figlio Ermete, morì di crepacuore su questa montagna che accolse le sue spoglie e che in sua memoria fu chiamata Majella. E’ denominato il “deserto di pietra”, questo ambiente incantato dove la roccia fa da padrona e dove la desolazione ed il silenzio rendono ancor più magica l’escursione. Dalla Valle di Femmina Morta ci innalziamo tagliando le pendici del Monte Macellaro per portarci alla base dell’ultimo strappo prima della vetta. Salendo tortuosamente, il sentiero n.1 C.A.I. conduce al Rifugio Pelino ossia una costruzione che assomiglia più ad una navicella spaziale. Dalla cima di quello che può essere definito “il tetto d’Abruzzo” si avverte una sensazione di onnipotenza, comprensibile dato che ci troviamo a quota 2793m di altezza. Il massiccio del Gran Sasso d'Italia osservato dalla vetta del Monte Amaro si configura nel maestoso profilo di una donna distesa con il seno turgido e la chioma fluente: "La bella addormentata". La difficile discesa che parte dalla vetta è senza alcun dubbio una delle più galvanizzanti dell’intera regione Abruzzo. La lunare Valle Cannella risulta alquanto difficoltosa da superare dovendo cimentarsi tra rocce aguzze e sentieri su ghiaione. L’interminabile Valle di Macchia Lunga, invece, costringe ad un estenuante single track capace di mettere a dura prova equilibrio e resistenza fisica. La selvaggia Valle di Santo Spirito infine, sempre che si riesca a conservare un briciolo di energia e sufficiente lucidità mentale, chiude uno tra i più memorabili viaggi nel cuore della “Signora Motagna”.

CINGHIALE 18/08/2012 Campo di Giove



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rpapero

03.09.2012 23:00

per info ci trovate su http://www.facebook.com/#!/groups/232264236837873/

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rpapero
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Tipologia
Itinerario da A a B
Inserito il
03.09.2012
Località
Parco Nazionale della Majella, Via del Lago, 107,
Regione
Altro
Tempo Percorrenza
7 ore
Distanza
28
Dislivello
1950
Difficoltà tecnica
difficile
Condizione fisica
duro
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