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TOUR M. BIANCO (5 GIORNI) |
Tour in mountain-bike del Monte Bianco
Molto volentieri, vado alla ricerca di nuovi itinerari che mi consentono di soddisfare questa passione che normalmente è sempre nell’arco di una, o massimo due giornate consecutive. Per vari motivi, realizzare il sogno di concatenare più itinerari e percorrerli in sequenza giornaliera, alle volte non è cosa facile, ma con questa proposta di un Tour intorno al massiccio del Monte Bianco, un piccolo sogno è stato realizzato.
Una premessa
Il Tour si sviluppa intorno al massiccio del Monte Bianco. Per logica, nel mio caso, la partenza è stata da Entreves, la località un poco più a monte di Courmayeur (Valle d’Aosta). ( Dal 8 al 12 Agosto ). Periodo consigliato – da metà Giugno a metà Settembre – accertandosi se necessario della percorribilità dei passi di alta quota. Informazioni dettagliate in parte sono state raccolte in
www.tourmontebianco.it oppure in
www.gites-refuges.com - poi cliccando su 4000 alloggio - poi cliccando su cerca alloggio gruppo montagna – poi cliccando sul gruppo monte bianco - ricerca – per la lista di tutti i gìtes d’ètape del Tour.
Cartine che mi sono state utili
1:50.000 n. 4 Massiccio del Monte Bianco Istituto Geografico Centrale – con riferimenti alle Gitè d’etape
1:50.000 n. 282S Martigny Cartina nazionale Svizzera - T.C.I. 1:50.000 n. D61 Gruppo del Monte Bianco
Proposta
Questa proposta si sviluppa in 5 tappe, attraverso 3 Nazioni, Italia – Svizzera – Francia, lungo 5 grandi vallate principali, con sviluppi altimetrici abbastanza significativi, dove ad una buona tecnica di discesa, necessita una perfetta preparazione fisica. Indispensabile, una bike in perfette condizioni - accessori per la riparazione - indumenti e ricambi di vestiario adatti all’alta quota. Alla fine di ogni tappa, ottime possibilità di un alloggio presso alberghi e gli accoglienti rifugi –alberghetti chiamati (Gìtes d’ètape). Per ogni tappa proposta, i chilometraggi e i tempi di spostamento indicati sono approssimativi.
1 Tappa
Entreves – Champex
Km. 46 Dislivello salita m. 1700 Dislivello discesa m. 1550 Tempo Ore 8
Nel dettaglio
Entreves - al Prè de Bar – Rif. Elena (ore 3) – Rif. Elena – C.du Grand Ferret (1,30) - bivio per- Champex (ore 1,45) – Champex (ore 1)
Descrizione
Da Entreves m.1333, lungo la strada asfaltata della Val Ferret, ci si addentra in alta valle e arrivati nel tratto in falso piano, lunghi tratti sono percorribili al lato strada su sterrato al riparo dal traffico che scompare completamente in località La Vachey. Si giunge poi ad Arnuva e per larga sterrata tutta ciclabile si arriva a Prè de Bar dove è collocato il Rifugio Elena m. 2066. Lungo tutto il trasferimento, splendide osservazioni sul Dente del Gigante e Gran Jorasses, in corrispondenza del rifugio, sulle lingue glaciali del Triolet e Ghiacciaio di Prè de Bar e M. Dolent. Alla ripartenza dal rifugio al Colle Ferret m. 2537, bike a spinta, su per un lungo sentiero che non presenta insidie di rilievo, ma con bellissime vedute sul fondo valle. Dal colle è molto chiara ed evidente la traccia di sentiero che scende nella Val Ferret Svizzera. Con ciclabilità al 100% si scende velocemente passando dal punto di ristoro Le Peule, per poi arrivare sul fondo valle a Les Ars Dessous m. 1802. Da qui, per strada asfaltata si scende fino il località Son la Proz m. 968. Si abbandona in questo punto la strada principale che prosegue verso Orsieres e alla sinistra si riprende a salire verso Champex m. 1466, Punto di arrivo di questa prima tappa. (Una alternativa a questa ultima salita è la variante che si prende sulla sinistra in uscita da Isser m. 1055, prima del bivio, ma per informazioni raccolte la ciclabilità è sotto il 50%). Siamo solo al primo giorno e forse è meglio andare cauti.
Informazioni e alloggi
Rifugio Elena 0039 0165844688
www.rifugioelena.it - Buvette De La Peule 0041 27.7831041
www.lapeulaz.skyrock.com - A Champex ottime possibilità per un alloggio. ( Gites d’etape - Pension En Plein Air 0041 27.7832350
www.pensionenpleinar.ch – Club Alpin 0041 27.7831161) – Au Rendez-Vous 0041 27.7831640
2 Tappa
Champex – Montroc
Km. 40 Dislivello salita m. 1550 Dislivello discesa m. 1620 Tempo Ore 8,30
Nel dettaglio
Champex – inizio tratto pedonale (ore1) – fine tratto pedonale (ore1,15) – Alpeggio Bovinette (ore 0,15) – Col de la Forclaz (ore 1,30) – bivio per Les Jeurs (ore 0,45) – alla diga (ore1,15) – Col des Posettes (ore 1,30) – Montroc (ore 1)
Descrizione
Dalla località di Champex m. 1466, collocata sulle sponde di grazioso lago, ci si dirige in direzione di Martigny ma solo per un brevissimo tratto, superata la deviazione per la Val d’Arpette, sempre sulla sinistra si trova quella per la Bovine, si scende all’inizio per largo e scorrevole sterrato per poi imboccare un sentiero nel bosco che conduce direttamente verso Plan de l’Au, di seguito ci si addentra nella valle, lungo una comoda e larga sterrata fino a quota 1420, dove a questo punto inizia il tratto tutto a spinta fino alla quota 1880. (tratto molto duro e faticoso), poi d’incanto si esce dal bosco e ritornati in sella in breve si arriva al Rif. Bovinette nel mezzo dell’Alpe Bovine quota 1976. Lasciato l’alpeggio alle spalle, ancora una breve salita fino a quota 2020, dove ora a inizio la discesa verso il Col de La Forclaz 1528. La discesa nel bosco all’inizio è abbastanza ripida e insidiosa, ma via via che si perde quota diventa sempre più divertente e scorrevole, il tutto però senza pericoli di rilievo. Giunti al passo, si compiono pochi passi sull’asfalto, subito sulla sinistra seguendo le indicazioni per il Col de Balme ci si inserisce su di uno spettacolare sterrato completamente pianeggiante e affiancato per tutto il suo sviluppo da un ruscello incanalato artificialmente. Alla fine di questo traverso, seguendo le indicazioni per Trient, si passa sul lato opposto della valle e dopo un breve tratto nel bosco, per veloce discesa si arriva a Le Peuty e di seguito a Trient. Ci si inserisce sulla strada per la Forclaz e sempre in discesa si prosegue fino a quota 1195, in corrispondenza di un piccolo piazzale di sosta sulla destra. Si abbandona qui la strada principale e si ricomincia a salire in Val Les Jeurs. Dopo una breve serie di tornanti e il passaggio da due piccole gallerie, sempre su asfalto ci si addentra in alta valle verso un bacino di contenimento dell’acqua, località ( Le Esserts 1516). Ora, per ampio sterrato, con passaggio a lato di un impianto sciistico nella parte intermedia della salita, si procede verso il Col des Posettes 1998. Al colle vista stupenda sul massiccio del Monte Bianco. Non resta che la discesa a valle verso Le Tour 1462 e il punto di sosta a Montroc 1332. Questa discesa, fino alla stazione intermedia impianti, su larga sterrata, poi, per la seconda parte è da preferire alla discesa classica, sempre per largo sterrato, la variante che parte davanti all’ingresso del punto di ristoro, lungo una serpeggiante sterrata, molto divertente e per niente difficile. Giunti a Le Tour, brevissima discesa fino a Montroc punto di sosta di questa seconda tappa.
Informazioni e alloggi
Ottime possibilità di alloggio a Le Tour a Tre Le Champ e in Argentiere (in Montroc Gites d’etape Le Moulin 0033 0450540537
3 Tappa
Montroc – Les Contamines
Km. 38 Dislivello salita m. 785 Dislivello discesa m. 1030 Tempo Ore 8,30
Nel dettaglio
Montroc . Chamonix (ore 1,15) – bivio Col de Voza (ore 1,15) – Col de Voza (ore 2,30) – Sosta (ore 1) Les Contamines (ore 2)
Descrizione
Da Montroc 1553, brevissimo tratto su asfalto, poi con una deviazione sulla sinistra, anche se vi è un divieto di accesso, per sterrata si entra in centro paese di Argentiere. In uscita si riprende la strada asfaltata e continuando la discesa, in corrispondenza dell’attraversamento del fiume Arve, la si abbandona e sulla destra, ci si inserisce sul largo sterrato che scorrevole scende in direzione di Schamonix. (Tratto molto piacevole e scorrevolissimo che si snoda lungo il fiume. Giunti a Schiamonix 1052, una sosta è più che naturale per poi riprendere il tour appena possibile sempre per sterrato e sempre sulla destra del fiume in direzione di Le Houches 1001. Giunti in questa località, la mia traccia gps vi conduce verso una salita al Col de Voza m. 1656, molto dura e impegnativa, quasi totalmente a spinta.(Sotto una nota su possibili varianti alternative). Giunti al Col de Voza, troverete il passo molto affollato, per la presenza di un punto di stazione intermedio per salire col trenino a cremagliera al Rifugio Delle Aquile a quota 2372, a due passi dal ghiacciaio di Bionassay e la possibilità di una comoda sosta ristoratrice. La discesa dal colle, sul versante opposto è per largo sterrato, poi arrivati al parcheggio degli automezzi che salgono da Bionassay, un poco più giù, voltare a sinistra e in leggera salita ma brevissima seguendo le indicazione per il Nido delle Aquile (una scritta formale sulla facciata di un cascinale), si compie un breve aggiramento e si passa sul versante opposto della valle e si prosegue la discesa molto velocemente verso Les Champel – La Villette per poi sbucare in fondo valle sulla strada principale per Les Contamines. Seguendo con logica la segnaletica (TMB) per sinuosi ma piacevoli passaggi sterrati si arriva direttamente in centro di Les Contamines, proprio dirimpetto al centro informazioni turistiche. (Graziosa e molto curata in tutto il suo aspetto questa località ed un servizio informazioni impeccabile. Dall’ufficio turistico, proseguendo in direzione Sud sulla strada che conduce verso La Chiesa di N.D. de la Gorge si arriva al campeggio, punto di sosta di questa terza tappa.
Note
Per il Col de Voza, credo sia da preferirsi la salita che passa da Les Chavant – Les Aillouds – la Maison Neuve. In alternativa è possibile il trasporto della bike in gabinovia da Le Fouilly al colle, in questo caso per avere tempo e modo di salire in trenino o a piedi al Nido delle Aquile.
Informazioni e alloggi
A Les Contamines – Camping & Gite le Pontet 0033 0450470404
4 Tappa
Les Contamines – Les Chapieux
Km. 17,5 Dislivello salita m. 1300 Dislivello discesa m. 910 Tempo Ore 7
Nel dettaglio
Les Contamines – Rif. Balme (ore 2) – Plan de Dames (ore 1) – Col le Bonhomme (ore1) – Col de la Croix (ore 1) – Rif. Bonhomme (0,5) – Les Chapiux (ore 0,45)
Descrizione
Senza dubbio la tappa più impegnativa e dura di tutto il tour. Dal campeggio 1183, sempre in direzione Sud si arriva al termine della strada in corrispondenza della Chiesa di N.D. della Gorge. Da qui, lungo placche rocciose sconnesse all’inizio, poi per largo e in parte ciclabile sterrato si passa dal Rif. Nant Borrant 1500 e di seguito all’Hotellerie de La Balme lungo un breve tratto pianeggiante, dove la strada si snoda nel mezzo dell’ampia vallata. Alla ripresa della salita, non seguire la traccia gps che sale lungo la mulattiera, ma restare sulla larga carrareccia sulla destra, che conduce alla piana superiore di Plan des Dames. Ora si vede distintamente tutto il tracciato che porta al Colle Bonhomme 2319, dove è possibile anche in questo periodo estivo trovare chiazze di neve sul tracciato, ma che non creano difficoltà di rilievo. Dal colle, ancora un lungo traverso che conduce al Col de la Croix 2483. Un poco più sotto a quota 2440, ben visibile dal colle il rifugio omonimo.( Dalla chiesa di N.D. della Gorge al Colle de La Croix, per molti tratti si deve spingere la bike lungo un dislivello complessivo di m. 1300. Viene quindi poi naturale, una sosta al rifugio, dall’aspetto un poco decadente e senza dubbio non all’altezza delle aspettative. La successiva discesa a valle, nella parte iniziale è spezzettata da tratti poco ciclabili e rocciosi, poi via via che si perde quota, diventa il sentiero molto più scorrevole e molto divertente, dalle zone prative al fondo valle uno spasso. La tappa in questo caso si conclude a Les Chapieux 1554, l’unica possibilità per un alloggio. Se trovate tutto occupato qui, non resta che l’alternativa in alta valle in località Les Mottes, il rifugio che poi incontreremo lungo l’ultima tappa nel rientro in Italia a Courmayeur.
Informazioni e alloggi
Al momento ci sono solo queste due possibilità di alloggio, conseguentemente è una buona cosa prenotare con anticipo.
A Les Chapieux Auberge de la Nova 0033 08907144798907
www.refugelanova.com a Les Mottes 0033 0479070170
5 Tappa
Les Chapieux – Entreves
Km. 31,5 Dislivello salita m. 1150 Dislivello discesa m. 1260 Tempo Ore 5
Nel dettaglio
Les Chapieux – inizio sterrato (ore 0,40) - al Col de la Seigne (ore 2) – a Entreves (ore 2)
Descrizione
Senza dubbio la tappa più semplice e logica, che conclude questo tour. Da Les Chapieux 1554, per strada asfaltata, si sale in alta valle fino quasi al suo termine, per poi seguire con logica le indicazioni per il Col de la Seigne 2514. All’inizio una strada sterrata sale al colle con una buona ciclabilità passando nei pressi del Rifugio Mottes, poi alla fine di alcuni tornanti, inizia un tratto abbastanza lungo e faticoso a spinta, mentre in avvicinamento al colle, nuovamente si sale in sella e se le condizioni fisiche sono ancora eccellenti si arriva al colle in sella alla bike. Senza dubbio alla spettacolarità del paesaggio circostante, ora possiamo aggiungere anche la nostra soddisfazione personale di essere certi di aver portato a conclusione un tour che resterà senza dubbio impresso nella mente e nei nostri ricordi anche con il passare degl’anni. Ora non rimane che portare a termine il tour con la lunga discesa. Prima parte molto bella e divertente lungo il Vallone de La Lex Blanche, con passaggio dal Rifugio Elisabetta, poi lungo la più pedonata e trafficata Val Veny, per scendere velocemente a Courmayeur e con una breve risalta a Entreves.
Impressioni personali e suggerimenti
Importante per una buona riuscita di questo tour, erano delle condizioni meteo ottimali e una preparazione fisica al meglio. Età 65 anni, con una condizione fisica ancora buona, condizioni meteo perfette e potendo scegliere il periodo e il momento migliore, una parte delle difficoltà sono passate in secondo piano. Ero solo, e questo mi ha consentito di muovermi e decidere ogni azione come volevo, inserendo delle variazioni al tracciato ( TMB) che in qualche occasione avevano una logica per restare in tema mountain-bike. Una ottima segnalazione lungo tutto il tour mi ha stata di aiuto, osservando di rado la traccia GPS. (Nel mio caso, senza preavviso, è andato fuori servizio il cellulare, fortunatamente dovevo passare dal centro di Schamonix e così con una breve spesa, ho risolto il problema. ( in Francia il servizio è solo Orange) Solo nella quarta tappa, lungo buona parte del tracciato ed in particolare arrivato al rifugio, per tutti non c’era segnale sul telefonino, ma con possibilità di conversazione tramite telefono a moneta, per tutto il resto del tour, un contatto con il mondo esterno era sempre possibile. Non mi sono però mai trovato solo, tranne per brevi tratti. In un senso o nell’altro, mi sono sempre incrociato con altri escursionisti, accompagnati spesso e volentieri da una guida con mulo, che provvedeva anche al trasporto di tutto il necessario per più giorni di escursione. Stranamente ho incrociato pochissimi in bike, nella totalità tutti nel senso opposto, anche se ha mio avviso, il tour in senso antiorario come l’ho fatto è più logico, sempre che si rispetti lo spirito di una escursione in bike, senza uso di mezzi di spostamento o l’uso di impianti di risalita.
Nel dettaglio
1 Tappa. Un itinerario senza ombra di dubbio adatto alla bike. Da Entreves, all’inizio dello sterrato che sale al Rif. Elena se fatto a piedi è lunghissimo. La stessa cosa, dal Colle Ferret, per tutta la discesa a valle, ancor più, tutto il tratto dal fondo valle fino alla risalita a Champex. Fatto in bike nel senso opposto, si deve affrontare una lunga risalita in alta valle, con lunghi ed estenuanti tratti a spinta fino al Colle Ferret. La discesa al rifugio Elena è frammentaria e il rientro ad Entreves è completamente piatto.
2 Tappa. Nel senso antiorario. Da scartare senza indugio, il tracciato da Champex al Colle de la Forclax per la Val d’Arpette. Tutto a spinta e a spalle con la bike in salita al 100%, tutta a spalle al 101% la discesa, dove serve attenzione in qualche breve passaggio. Non è stato da me verificato, ma mi basta le relazioni che ho letto e uno sguardo sulla cartina per scartare questa alternativa. Nell’altro senso. Non posso dare un giudizio corretto non avendo fatto parte del tracciato logico, ma osservando anche in questo caso la cartina, tutta la salita al Col de Balme, mi appare improponibile in bike, a meno che ci si serva degli impianti di risalita fino al colle. Stessa cosa la successiva discesa a Trient, dalle curve di livello sembra anche in questo caso con passaggi molto ripidi e zizzaganti, e la successiva lunga salita tutta a spinta all’inizio e a spalle il tratto finale fino alla Bovinette è improponibile a mio avviso. La discesa verso Champex è molto impegnativa e ripida, e una nuova lunga salita a Champex, non è certamente un finale gradevole.
3 Tappa. In entrambi i sensi lo si può considerare un itinerario anche per la bike. In senso orario, se si esclude la breve discesa dal Col de Voza, tutto il resto del tracciato è in salita, con una percentuale in questo caso del 60% -70%. Senza dubbio nel senso antiorario, siamo all’opposto, e con logica la preferisco.
4 Tappa. Nel senso antiorario così come è stato fatto, senza dubbio è un itinerario più da escursionismo che per la bike, ma un aggiramento delle difficoltà sarebbero improponibili. Questa volta, senza dubbio, nel senso opposto, la salita non è certamente da sottovalutare come impegno fisico, ma di sicuro la discesa a valle, tranne qualche breve tratto è tutta in sella. In questo caso in senso opposta sarebbe da preferire.
5 Tappa. Bellissimo itinerario anche per la bike, senza ombra di dubbio così come è stato fatto è il migliore. Fatto nel senso opposto, con partenza da Entreves o da Courmayeur, arrivare al colle senza una sosta intermedia al Rif. Elisabetta mi sembra una trasferta eccessiva e molto impegnativa. Dopo tutti i dubbi che avevo prima di partire, se dovessi rifarlo, lo riproporrei ancora in senso antiorario.
Relazione di Sergio Meroni
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Come arrivare al punto di partenza
Milano - autostrada per la valle d'Aosta - Aosta - Courmayeur - Entreves
Cartina
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Commenti
guidof
01.09.2012 09:43
dovevo farlo anch'io a luglio in solitaria per festeggiare il mio 40° compleanno ma non ho avuto tempo di prepararmi al meglio fisicamente (non ho mai fatto giri di più giorni), per cui ho rinunciato. comunque da quello che ho letto e visto in rete è da preferire il giro antiorario.
speriamo l'anno prossimo...