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Lago di Leit e di Tremorgio da Faido |
Dura salita alla Capanna Leit passando da Dalpe e passo di Venit, quasi del tutto priva di asfalto, presenta alcuni brevi tratti a spinta, a seconda della potenza del biker. Discesa lunga e spesso difficile per mtb full dalla generosa escursione. Luoghi spettacolari!
Da Faido ci si sposta al Maglio, sotto la bella cascata della Piumogna, e da qui si seguono le indicazioni per Dalpe e capanna leit, la strada che sale verso Dalpe è purtroppo interrotta da una frana, che obbliga a spallare lungo un breve sentiero ben indicato appositamente per aggirare la frana (non ho idea se si possa attraversare comunque, sono stato ligio alle indicazioni), il sentiero riporta alla strada, che per bucolici luoghi porta alla bella località di Dalpe. Da qui sempre seguendo le indicazioni per la capanna leit si arriva, con faticosa, ma semplice salita su sterrata, ad un alpeggio da cui è ben visibile il passo venitt e il sentiero che lo raggiunge. Mano a mano che ci si avvicina al passo la pedalata si fa dura e a tratti occorre spingere, tuttavia il luogo è suggestivo e mitiga la fatica.
Splendidi panorami dal passo fino alla capanna e al vicino lago di Leit, purtroppo dal passo al lago occorre spingere o spallare la mtb per tutto il tratto (da 20 a 30 minuti circa, con poca salita).
La discesa è tosta e non sempre si sta in sella, ma appagante. Raggiunta alpe Campolungo si trova un tratto molto più flow, che con qualche pedalata porta alla discesa verso il lago di Tremorgio. Luoghi davvero affascinanti che si fatica a lasciare per scendere!
La discesa sul Tremorgio è strana: tratti flow interrotti da incazzatissimi metri di roccia o salti, non è male ma è discontinua e costringe a scendere di sella in alcuni punti. I flow sono divertenti! Dal lago di Tremorgio a Rodi è una bella sfida su terreno difficile, soprattutto nei primi metri sotto al tremorgio, ripida e cattiva, con tornanti spesso molto impegnativi. Da quota 1600 circa diviene più facile, ma sempre con sorprese sparse quà e là, lascia poco spazio per rifiatare se non fermandosi un poco. Mano a mano che ci si avvicina a Rodi aumenta il flow e i tornantini si addolciscono.
Da Rodi occorre salire ancora un poco, su sentiero/mulattiera abbastanza ciclabile (ogni tanto si spinge), per raggiungere il monte piottino e quindi scendere dalla 'strada romana', una mulattiera in parte lastricata, non banale, ma meno impegnativa di quanto fatto prima.
Il mio obiettivo originale era restare sulla destra orografica del piottino e tornare al maglio di Faido su sentiero, ma la deviazione non era segnalata, ed il sentiero che ho individuato come quello corretto ben poco invitante e privo di segnaletica, quindi ho deciso di seguire in toto la strada romana, che a breve mi ha portato alla strada statale tra Ambrì e Faido.
Il mio consiglio è di raggiungere Faido dalla statale (son circa 150 metri di dislivello in discesa)
poiché la traccia, che segue le indicazioni escursionistiche, affronta una poco piacevole 'ravanata' in salita per poi conquistare un banale finale flow/sterrata con una rapporto fatica/divertimento decisamente perdente (imho).
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Come arrivare al punto di partenza
Autostrada del gottardo, uscita Faido, raggiungere il paese. Un comodo parcheggio gratuito è posto pochi metri dopo aver imboccato la strada per Carì / ospedale
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Commenti
WPaul63
07.08.2016 19:43
Concorro sulla discesa dal Tremorgio - ci sono punti davvero incaxxatissimi. Mentre salivamo notavo tracce di quella che sembrava essere stata una fatbike. Ma poi mi dicevo "maddài saranno stati gli effetti della tempesta dell'altro giorno".
Ma poi...Ho incontrato una comitiva di MTBers di Arbedo, inclusi due sportivissimi "veterani" (60 anni? oltre??) che scendevano direzione rifugio Tremorgio e non sembravano minimamente intimoriti dal finale verso Rodi. Giro da mettere nella lista di cose da vivere prima di incontrare San Pietro!
;-)
P.s: la torta di Linz preparata dal cuoco nepalese (!) alla Capanna Lèit (irraggiungibile in bici) è mitica...!!!!