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230 ASIAGO: grande traversata dell'Altopiano lato nord. |
Referente ANDREA - (
ruotalpina.ve@gmail.com ) - Ultima ricognizione 08/08/2012
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 108 Km - Dislivello Sal/Disc = +2250 m
Quote min/Max = 250 / 2065 - Ciclabilità su tempo 97% - Tempo Standard ore 9:0 min
Velocità media = 12 Km/ora - Difficoltà Tecnica = 4/7 - G.D. = 94 DIFFICILE
NOTA 1:
La notevole lunghezza (108 Km ) ed il dislivello (2250 m ) possono spaventare i bikers non abituati a queste misure; il giro è molto impegnativo ma sapendosi gestire con adeguata alimentazione e rifornimento di liquidi è alla portata di tutte le persone allenate alla distanza.
Infatti bisogna rilevare che circa la metà del dislivello avviene su strada asfaltata come pure il lungo rientro lungo la ciclabile del brenta.
Il tratto più duro si trova nella parte alta dall'albergo Marcesina (wp D q. 1365) all'agr. Malga Larici (wp O q. 1640). In questo tratto (circa 30 Km) non troverete nè riparo nè assistenza alcuna (d'estate portate 2 litri d'acqua di scorta con integratori); le pendenze sono modeste ma il fondo, in gran parte accidentato, vi farà consumare molte energie e richiederà qualche camminata ai meno abili nell'equilibrio alle basse velocità. Sconsigliamo di affrontare il percorso in caso di previsione di meteo avverso.
NOTA 2. Segnaliamo anche una imprevedibile pericolosità: la discesa per la supenda Kaiserjager (strada che dal passo di Monterovere scende giù in Valsugana (wp T1 e T2) è ben asfaltata; abbastanza larga nella parte alta ed in quella bassa ma strettissima in un tratto intermedio di circa 1 Km, anche con due brevi gallerie. Se chi sale in auto non suona e non tiene rigorosamente la destra si rischia un frontale o di essere pericolosamente stretti verso la roccia: andate piano, occhi e orecchie ben vigili, tenendo il centro per farvi vedere ma pronti ad accostare sulla dx all'incrocio con veicoli .
DESCRIZIONE :
Un opportuno riscaldamento di 5 Km, in piano, fino a Selva. Qui si fa il pieno alla fontana e si inizia la lunga salita, asfalta alcuni anni or sono, che sale all'altopiano di Marcesina/Barricata. Troverete più ciclisti che auto ed un bosco ombroso che però consente panoramici sguardi sulla valle e ciò renderà questa salita assai gradevole. A quota 1280 (wp C) si lascia l'asfalto per una forestale che conduce direttamente (senza passare per Barricata) all'albergo Marcesina. Fatta sosta e rifornimento (vedi NOTA 1) inizia un facile tratto in piano poi in moderata salita; poi ancora strada larga, fondo buono, un po' di discesa e si arriva nel wp F alla spettacolare scogliera dell'Alpofin. La strada sale più decisa ma ora c'è addirittura l'asfalto che ci accompagna fino a q. 1660 (wp G). Sembra tutto molto facile, invece le difficoltà iniziano ora: il fondo si fa a tratti ciottoloso, poi da respiro poi peggiora ancora ... e così si continua con alterni tratti ora facili ora durissimi passando per bivi ben segnalati (malga Pozze, bivio Conrad, bivio Italia da cui si accede all'Ortigara) e finalmente ecco la selletta Messenceffy dove si raggiunge la q. max = 2065. La discesa, nella prima parte è peggio della salita, poi il fondo migliora e si arriva ad un importante bivio detto dei Monumenti (va detto che tutti i luoghi nominati sono stati teatro di un cruento periodo bellico nella guerra '15/18 come descritto in vari tabelloni didattici installati lungo il percorso). Ancora una risalita impegnativa e si scollina a Bocchetta Portule (poco prima c'è una fontanella). Inizia una picchiata verso malga Larici interrotta da una sgradita contropendenza (proprio adesso che avevo abbassato la sella !). Alla malga Larici ci si può rifocillare (bevande e prodotti di malga) quindi si riparte per la restante discesa fino al wp P q. 1610.
C'è un'ennesima risalita ma ormai il fondo è ottimo, la pendenza non eccessiva; si scollina nuovamente a q. 1795, sotto la cima del Manderiolo. Ancora una bella discesa, prima sterrata poi asfaltata, taglia le pendici del Pizzo di Levico (possibile deviazione alla panoramica cima) fin quasi al passo Vezzena. Nel wp R si lascia la principale seguendo il "sentiero della pace" che devia verso dx e continua a scendere. A q. 1390 si arriva alla graziosa baita Cangi (area pic-nic) e dopo un po' di falsopiano si riprende a scendere fino alla radura di q. 1240. In breve si sale alla SS 349 (Asiago-Lavarone) nei pressi dell'albergo Monterovere e dell'omonimo passo. Da qui inizia una gran bella discesa che consente un veloce rientro in Valsugana ....... salvo quanto evidenziato nella NOTA 2) per il tratto centrale.
Si cerca di tenere alto sul fondovalle passando per Santa Giuliana e per Barco dove ritroviamo un ultimo bel sterratino; poi non c'è alternativa: si imbocca la ciclabile del Brenta e seguendo le indicazioni tabellate e la vostra traccia potrete tenere con buona velocità, rallentati però da frequenti svolte, da tranquilli turisti e talvolta da un vento di valle che di pomeriggio spira contrario. Una sosta a Borgo Valsugana, attraversata dalla ciclabile è l'occasione per una sosta gelato, un rinfresco alla fontana ed una visita alla graziosa cittadina ... se ancora ve ne resta il tempo !
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Come arrivare al punto di partenza
Si deve arrivare a GRIGNO in Valsugana o da TRENTO per Pergine, Borgo Valsugana, oppure da BASSANO, passando per Primolano.
Il Paese si discosta dalla superstrada sul lato nord; per arrivare al parcheggio ci dirige verso il centro paese ed in particolare verso il ben visibile campanile. Si trova parcheggio proprio davanti alla Chiesa.
Cartina
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Commenti
gianpylupo
10.08.2012 15:06
ciao a tutti