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229 ASIAGO: Turcio, Bocchetta Paù, ciclabile del trenino, Pennar |
Referente: LUIGI (ruotalpina@alice.it) - certificato 7-08-2012
Verso Orario - Lunghezza = 43 Km - Dislivello Sal/Disc = +720 m
Quote min/Max = 970 / 1360 - Ciclabilità su tempo 100% - Tempo Standard ore 3:30 min
NOTA:
Tra Treschè Conca e Cesuna si attraversano due gallerie; la prima non illuminata di circa 200 m la seconda di 400 m con illuminazione un po’ scarsa: è opportuno munirsi di torce elettriche efficienti.
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DESCRIZIONE :
Dal parcheggio del Rist. Bar TURCIO, si risale, senza problemi di orientamento, per la lunga ed amena vallata denominata Granezza di Gallio. A q. 1325 si scollina in prossimità di malga Corno; il tempo di vestirsi per la discesa e dare un fugace sguardo ad un orribile monumento in cemento armato che deturpa il paesaggio (più in alto a dx ) e poi giù, fino alla sella di q. 1260, da cui si dipartono varie strade. Prendiamo la panoramica delle malghe; discesa asfaltata in prevalente dir. ovest che ci regala aerei panorami su gran parte della pianura pedemontana vicentina. A q. 1360 inizia una rapida discesa fino a Bocchetta Paù (q.1280) da cui le pareti rocciose precipitano sulla sottostante val D’Astico (ci troviamo sopra Cogollo del Cengio). Di fronte i vicini monti Summano e Novegno e più lontano il gruppo del Monte Pasubio e del Carega. Da Bocchetta Paù, una breve risalita fino a q. 1325 e poi una entusiasmante discesa fin nei pressi della Strada del Costo, in Loc. Campiello, dove ci si immette sulla ciclabile ricavata sulla ex sede ferroviaria del trenino Piovene-Asiago, dismessa negli anni ‘50.
Da qui si risale dolcemente verso Asiago, infatti il ripido tratto a cremagliera è terminato poco più a valle; poco più avanti, di la della strada, si scorge lo storico ristorante intitolato ai Granatieri del Cengio ma per noi è più comodo proseguire un altro km e fermarsi per un ristoro presso la Cassetta Rossa, a pochi m dalla ciclabile. Ripresa la pedalata, poco oltre, si trova una prima galleria (Treschè Conca) e poi una più lunga, illuminata (vedi NOTA) che sbuca a Cesuna. Attraversato il paese si rientra nel bosco e si percorre un tratto fantastico, per la vegetazione, le rocce, il buon fondo in ghiaino, la lieve e costante discesa: un tratto veramente rilassante ed unico, nell’altopiano.
A Canove si esce dal bosco e si rasenta il paese dove possiamo apprezzare aspetti culturali del percorso: ci accoglie una vecchia locomotiva a vapore e nei pressi si può visitare un museo dalla Grande Guerra. Dopo Canove si prosegue sulla ciclabile verso Asiago; nei pressi del caseificio, si devia per evitare il centro di Asiago e cavalcare le belle colline che ne occupano la periferia sud e da cui si gode una panoramica eccezionale grazie alla posizione centrale rispetto all’altopiano.
Dal wp N1 un breve tratto di discesa pietrosa e sconnessa seguita, nel wp N2, da un tratto di sentierino, sono l’unica “difficoltà tecnica “ del percorso. Ci resta la salitella al Pennar per l’inconsueta strada dell’osservatorio. Nel parco della struttura si va con visita guidata ma per noi ciclisti c’è un passaggio a lato del cancello (wp P). Dopo le argentee cupole del plesso astrofisico (Università di PD) si imbocca un bel tratturo erboso che per bosco e prati porta alle frazioni di Pennar di Sotto e di Sopra. Una breve discesa con l’ultimo sterratino e si imbocca la strada Gallio – Turcio dove con breve risalita termina questo percorso.
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Come arrivare al punto di partenza
Per arrivare al TURCIO, si può salire da Bassano del Grappa, sulla SS n. 72 per ASIAGO. La località, con ampio parcheggio e buon ristorante-bar-pizzeria, si trova 4 km prima di Asiago esattamente al bivio (rotatoria) per Gallio.
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Commenti
derba7
30.08.2012 15:38
Perfetto per rilassarsi ammirando bei panorami. Verso la fine si passa per il pennar: consiglio di fare un giro nello spaccio di formaggi (uscendo dal paese lo si incontra a sx sulla strada principale).