La discesa dei Melesi |
L'ultima escursione, prima delle ferie, di "quelli che...il sabato mattina" , porta il nostro ppiccolo sodalizio a percorrere a rovescio (o quasi) un lungo tracciato che avevamo fatto qualche tempo prima. Avevamo gustato la lunga salita dei Melesi gustando già la possibile probabile discesa.
E l'abbiamo gustata...fino la...
Nel mio blog descrivo minuziosamente la situazione. Niente di legato al percorso in se ma alla situazione in cui si è trovato il gruppo...Nel momento più bello ci siamo inavvertitamente separati. Ognuno cercava inutilmente gli altri, cosicchè la stupenda discesa è passata in secondo piano per "questioni morali" . Peccato. La discesa è sempre li non scappa. Ma è stato bello che ognuno di noi si sia preoccupato degli altri. E' stato emozionante poi trovarsi all'improvviso agli ultimi kmetri. Torniamo a bomba al percorso. Di per sè non è tecnicamente difficile, non è durissimo, ma è una bella cavalcata, mai banale, sempre impegnativa che lascia anche tanto spazio al panorama. Si parte come sempre dal centro di Salsomaggiore e si sale prima sulla strada della Costa e poi fin sotto Mariano. Scendiamo per un bel sentiero fino al cimitero di Pellegrino che attraversiamo cercando una fontanella. Poi verso Vianino. Passiamo il punto della discesa "Casa del Ghiro" e poco dopo saliamo verso la cima del Santa Cristina. Dopo la "Piazza" invece di salire verso la cima andiamo a sinistra e scendiamo a Lusignani.
Un pò di asfalto e poi la riserva della Silva e dopo l'ennesima sosta per l'acqua, saliamo verso Pozzolo. La salita è dura ma senza esagerare, sempre scorrevole fino al "passo". La discesa dei Melesi è ingannevole, sembra correre svelta e scorrevole ma presenta parecchi trabocchetti. Il terreno cambia spesso, e il fondo è spesso scostante, smosso, e a volte, sporco. Mai mollare l'attenzione. Diversi guadi richiedono attenzione.
Sulla strada si sale verso Cergallina. La costa che porta a Vigoleno scorre richiedendo impegno. Le veloci discese sono disseminati di sassi smossi e non ci si può distrarre. Aggiriamo il borgo fortificato di Vigoleno e si passa fra boschi e vigneti. La discesa verso lo Stirone e poi il guado. Il passaggio nel parco offre ombra e divertimento nel "toboga" fra gli alberi. Poi su verso Salsomaggiore sotto il sole battente con Caronte che "mena fendenti infuocati"
Divertente.
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stefano alinovi
03.08.2012 22:11