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Tour del Monte Bianco (cicloalpinistico) |
Una fantastica esperienza assieme al funambolico Francesco Santoni (Sblinky). Partiti da Courmayeur (1200slm) la domenica pomeriggio (dopo aversi sparato più di 600 km di autostrada con levataccia alle 5 del mattino) ci siamo diretti di buona lena verso il Rif. Elisabetta (2200m) facendoci tutta la Val Veny con sosta/visita al Lago del Miage. Vallata bella qualche nuvoletta, 1000 m di dislivello in 16 km (praticamente riscaldamento). La notte è passata via bene fuori 0° Alla mattina sveglia alle 5,45 per le foto all'alba con sorpresa.... durante la notte aveva piovuto e poco sopra anche nevicato!!!! dopo colazione siamo ripartiti alla volta del Col de la Seigne (2516) entrando in Francia. Veloce e non molto tecnica discesa verso il Motettes (1800m) e risalita cicloalpinistica da la Ville des Glaciers fino al Rif. Bonhomme (2430m) passando per Col de la Fours (2660m) (questa è una variante cicloalpinistica che taglia dal solito giro, da fare solo se molto allenati con la bici in spalla!!). Piccolo pranzetto ristoratore al Rif. e giù in un'interminabile discesa fino a Les Contamines (discesa molto tecnica nella prima parte e scorrevole e divertente nella seconda) Dalla cittadina parte una bellisima ciclabile lungo fiume che ci porta a La Villette e poi per una ripida rampa a le Champel dove volevamo pernottare, ma con nostra sorpresa il Gite de Tapè era chiuso.... abbiamo proseguito per Bionnasay (1360m) e c'era posto. Bionnasay è un paesello tranquillo base di partenza per molti ghiacciai del Monte Bianco. Giornata mediamente impegnativa con poco meno di 2000m di dislivello e 43 km percorsi La mattina sucessiva (martedì) incomincia subito con una dura salita che ci porta al Col de Voza (1650m) (dove passa il trenino che porta al Nid d' Aigle), da qui giù fino a Les Houches (1000m) attraverso la discesa DH (non proprio tenuta bene!!! mi ha dato la sensazione di essere in abbandono quindi consiglio a quanti rifaranno il tour di informarsi sulle condizioni della discesa ed eventualmente trovare un'alternativa). Poi Chamonix per asfalto con visita al centro. Da Chamonix abbiamo preso un simpatico sentiero che attraverso un lunghissimo sottobosco (ad est rispetto al fiume) ci ha portato ad Argentiere e poi a Le Tour (1450m) da dove inizia una durissima e interminabile salita per il Col de Balme (2191m). Ma ne è valsa la pena visto la divertentissima discesa sottobosco che in pochissimi minuti ci ha portato a Trient (1300m).
Qui piccola nota, noi abbiamo fatto dritto per dritto con bici a spinta dalla stazione intermedia di Charamillon verso il Balme, ma suggerisco vivamente di passare per la carrozzabile che porta allo Chalet de Balme (verso ovest) e poi taglia il monte verso nord est fino sotto il Rifugio Col de Balme!!!
Siamo in Svizzera!!! Saliamo a Forclaz e pernottiamo al Gite de Tapè posto a 1526m. Giornata mediamente impegnativa con 2050 m di dislivello per 42km totali.... ceniamo e a nanna!!!! Ormai è mercoledì, abbiamo superato il giro di boa e non si ritorna di certo indietro, quindi.... si sale e con nostro stupore troviamo un sentiero (fuori dal TMB in mtb proposto dalle guide) veramente gustoso, vi consiglio di farlo e non scendere assolutamente a Martigny
Prendiamo per i piani altri di Bovine (2000m) e scendiamo per un single trek nuovo di zecca (forse il più bello del tour) che ci porta a Champex Lac (1500m). Da qui non ci perdiamo in chiacchiere e un po per sentiero e un po per asfalto (ma lo si può evitare seguendo le indicazioni TMB) ci dirigiamo subito alla cittadina di Ferret (1700m) per pranzare con panini e cioccolata svizzera. Visto l'ora non proprio tarda decidiamo di rientrare in Italia per il Col del Gran Ferret (2537m) e incominciamo subito la lunga ascesa volgendoci ogni tanto indietro ad ammirare la bellissima val Ferret. Dal culmine, dopo la foto di rito, ci vestiamo e incominciamo un'altra bella discesa per il Rif. Elena (2060m) dove arriviamo veramente stanchi ed affamati: giornata moooooolto impegnativa con 2500m di ascesa per un totale di 45km con aimè una caduta che mi ha provocato un buco in un polpaccio. La nottata, forse per la stanchezza e il dolore alla gamba, passa un po insonne, ma cmq riposiamo. Siamo all'alba dell'ultimo giorno, in programma una gitarella rilassante (defaticante) e ci facciamo la via alta della Val Ferret italiana, dal Rif. Elena andiamo verso il Rif Bonatti (2000m) e poi attraverso un bellisimo single trek al Bertone (1990m) (in programma avevamo veramente il sentiero alto in cresta, ma il vento era forte e abbiamo optato per quello classico basso). Qui incomincia l'ultima veramente bella e tecnica discesa (della Val Sapin) che attraverso innumerevoli tornanti ci porta a Courmayeur e alla macchian. Cmq alla fine della giornata abbiamo fatto 700m di dislivello per 22km.
Che dire un'eperienza che ogni biker dovrebbe fare, aggiungendo che ci è andata veramente bene (meteorologicamente parlando) in quanto abbiamo preso 5 giorni di sole con solo la prima notte di pioggia, ma eravamo in rifugio al calduccio!!!!
Rimango a disposizione per suggerimenti e consigli
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Commenti
solitario
04.11.2012 22:40