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MONTE GIRELLA III |
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Partiamo da quota 1100m circa, dalla località turistica di San Giacomo sita ai confini amministrativi tra la provincia di Teramo e quella di Ascoli. Lasciata l’auto nel piazzale inferiore ci incamminiamo per “le Vrecciarole” insinuandoci nella zona residenziale. Attenzione: l’unico punto d’acqua del percorso lo troviamo nei pressi dell’Hotel Remigio. Dopo uno strappo in accentuata salita incrociamo la carrozzabile per gli impianti sciistici. Svoltiamo a sx e saliamo lungo la Costa del Prevosto sino alla base inferiore degli impianti di risalita. La carrozzabile termina e così intraprendiamo una scassatissima carrareccia che, alternando passaggi nel bosco a tratti aperti, si arrampica letteralmente lungo il fianco del Monte Piselli. Solo quando arriviamo all’altezza dell’orrenda antenna posizionata all’altezza degli impianti superiori la pendenza diminuisce dandoci la possibilità di riprendere un po’ di fiato. Inizia adesso la lunga salita per la vetta del Monte Girella. Abbandoniamo momentaneamente il sentiero n.1 C.A.I. e ci spostiamo sulla dx per affacciarci sul Vallone e godere del panorama sottostante. Poi torniamo verso la traccia che sale ripida e la percorriamo sino a quando il sentiero torna pianeggiante. Viriamo stavolta verso sx per dare una sbirciatina nel versante opposto ovvero quello della Vibrata e dell’ascolano. Già si vede la grande croce posizionata poco sotto la vetta. Ancora un piccolo sforzo seguendo l’evidente sentiero e siamo sopra. L’apice della Montagna dei Fiori merita sempre una sosta perché permette di ammirare quasi nella totalità tutti quei luoghi dove principalmente si svolgono le nostre escursioni: la catena del Gran Sasso, la Laga, l’Appennino Perduto, i Sibillini, il Monte dell’Ascensione e persino il lontano Monte Conero. Dalla vetta risaliamo in sella, stavolta in assetto da discesa e ci portiamo al crocevia tra il sentiero n.1 e 1d. Quest’ultimo, con le sue movenze tecniche, conduce ad uno splendido laghetto. Alcuni, a mio sommesso parere, erroneamente, lo denominano Lago di Sbraccia ma il vero Lago di Sbraccia si trova sotto Colle San Sisto ossia lungo la carrareccia che da Leofara porta a Rocca Santa Maria. Giunti al lago ci concediamo un ‘ulteriore sosta contemplativa sull’orlo delle Porchie. Ci spostiamo all’imbocco del Vallone e iniziamo il piacevole single track che procede tortuosamente entrando sul finale nel bosco. Dopo un breve tratto bici a spalla che si innesta in una carrozzabile, ci ritroviamo di nuovo in vicinanza degli impianti sciistici del Monte Piselli. Transitiamo su una piccola parte della strda percorsa nella prima mattinata e velocemente raggiungiamo località Tre Caciare. Seguiamo l’evidente traccia andando ad incrociare il sentieron. 3, un veloce trail nel bosco che esce d’improvviso sui prati culminando nei pressi di un altro laghetto. Ivi giunti seguiamo le segnalazioni del C.A.I. che ci proiettano in una velocissima discesa nella quale, specie nell’ultimo curvone a sx, se non si inizia a frenare in anticipo, si rischia di emulare il ragionier Fantozzi nella nota Coppa Cobram. L’escursione termina qui, in sintesi: breve , molto panoramica ed a tratti adrenalinica.
CINGHIALE 19/07/2012 San Giacomo (TE)
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rpapero
19.07.2012 21:32