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225 Padola, Malghe Nemes e Coltrondo, Casamazzagno e troi dei bacani. |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione 18/07/2012
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 36,5 Km - Dislivello Sal/Disc = +1100 m
Quote min/Max = 1200 / 1940 - Ciclabilità su tempo 99% - Tempo Standard ore 4:0 min
Velocità media = 9,1 Km/ora - Difficoltà Tecnica = 3/7 - G.D. = 58 Medio/Difficile
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DESCRIZIONE: Si parte in salita per portarsi sul sentiero panoramico che si mantiene alto sulla val di Padola; poi il sentiero si allarga confluendo sulla ciclabile che porta a Bagni di Valgrande. lasciate le terme sulla dx, ci si dirige verso il rif. lunelli e dopo un breve tratto asfaltato, si devia a dx per il passo Monte Croce. La salita si fa subito impegnativa, sia per le pendenze che per il fondo con ghiaino sdrucciolevole, la fatica è mitigata dall'ombra e dal profumo del bosco ma i meno allenati dovranno spingere un po' la bici.o fare alcune soste. A q. 1600 la strada spiana e si imbocca un tratturo erboso (stupendo in periodo di fioritura) che si tiene parallelo alla statale, fino al passo (q. 1636) dove si trova possibilità di ristoro e rifornimento. Inizia ora una bella salita dol fondo ottimo e pendenze mai proibitive; molto frequentata nella stagione estiva da viandanti che non mancheranno di ricambiare il saluto e di incitarvi nell' "impresa" della salita. Supera una contropendenza si arriva a q. 1800 nella larga vallata di Hochmmos dove di trova il biotopo acquitrinoso, attraversabiole grazie a 3 brevi camminamenti in legno. Alla prima volta la sorpresa per la bellezza del luogo è notevole e certo non mancherete di sfoderare le fotocamere. Poco oltre proseguendo per ottima carrareccia troverete il Rif. Malga Nemes dove una sosta è d'obbligo, sia per ristoro (ma non esagerate con pranzi e libagioni perchè avete ancora salita) sia per ammirare, verso ovest, il gruppo delle Dolomiti di Sesto (da cima Bagni al Popera, alla croda Rossa di Sesto, fino ai Tre Scarperi, per citare solo le cime più note).
Lascita la malga ci si avvia per l'incantevole Val Lorera; questa condurrebbe al passo Silvella (meta del PCR precedente) situato a sx dell'inconfondibile mole piramidale del Quaternà. Invece il nostro percorso, raggiunta la q. max=1940 m, devia verso dx, con discesa poco ciclabile, attraversa il T. Padola e si porta sul versante opposto; ancora un tratto poco ciclabile per massi e affioramenti sorgivi, poi il sentiero migliora sempre più consentendo, dopo lo scollinamento, una facile e divertente discesa fino a malga Coltrondo (q. 1880). Da qui, abbiamo deciso per una digressione (andata e ritorno per la stessa via) al Vicino Rif. Rinfreddo (dista meno di 1 Km con saliscendi per circa 40 + 40 m di dislivello), che si trova ai piedi del Quaternà lato sud e dove si può gustare un'ottima cucina tipica. Tornati comunque a C.ra Coltrondo, si inzia una lunga e ripida discesa su strada "approssimativamente" asfaltata (occhio a buche insidiose) nella boscosa valle di San Valentino. A q. 1555 (wp N), una larga forestale, completata alcuni anni or sono, permette di collegarsi alla strada Cai 190 a quota 1685 (wp P); nel tratto mediano è presente un micidiale strappo con pendenze superiori al 20 % per un centinaio di metri che solo i più forti potranno superare in sella. La discesa presenta un fondo generalmente buono, addirittura rilassante; alle prime baitine, rallentate ... perchè ce ne sono di veramente belle e ben curate che sarebbe peccato non ammirare per eccesso di velocità.
Si arriva alla strada asfaltata sopra Casamazzagno; l'asfalto non toglie nulla al panorama incantevole che si apre su quasi tutto il Comelico, perfettamente visibile per la tortuosità della strada da cui cambia continuamente angolazione visiva. Arrivati in centro paese (wp R q. 1290) si potrebbe scendere alla statale, ma siamo attirati da un' insegna lignea in bassorilievo: "Al Troi dei Bacani". E' un'ottima occasione per tagliare 2 Km di asfalto e scoprire un percorso culturale impreziosito da un gran numero di sculture in legno di artisti locali che riproducono scene di vita contadina e di antiche leggende.
Vanno messi in conto altri 120 m di dislivello con qualche strappo; ma secondo noi ne è valsa la pena. Dopo lo scollinamento a q. 1410, si scende ripidi nel centro di Dosoledo, ormai in vista di Padola, dove si arriva rapidamente tenendo la strada principale già percorsa in auto..
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Come arrivare al punto di partenza
Se si percorre l’A 27, dopo il casello terminale si prosegue fino alla fine della superstrada. Si proseguie in dir di Cortina fino a poco prima di Tai dove si svolta a dx per Auronzo /Comelico.
Poco dopo Cima Gogna si prende a dx la galleria che sbuca in Comelico. Si passa per Santo Stefanoe si prosegue verso il passo Monte Croce Comelico. Attraversati Casamazzagno e Dosoledo, poco dopo quest'ultimo paese, si svolta a sx per PADOLA. Dopo un km si arriva nella piazza principale (piazza San Luca) dove si trova ampio parcheggio e due bar; una buona fontana si trova invece circa 150 m prima dell'arrivo, ben visibile sul lato sx della strada..
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Commenti
gio.fun
10.08.2015 21:16
Panorami da urlo
Confermo che lo strappo superiore al 20% appieda!!!
Grazie Luigi!!!
Gianni