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221 Nevegal, Visentin, C.re Col Magoi e Val Piana, Sambuga |
Referente ANDREA - (
ruotalpina.ve@gmail.com) - Ultima ricognizione 09/07/2012
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 37,0 Km - Dislivello Sal/Disc = +1350 m
Quote min/Max = 560 / 1760 - Ciclabilità su tempo 90% - Tempo Standard ore 4:30 min
Velocità media = 8,2 Km/ora - Difficoltà Tecnica = 4/7 - G.D. = 68 Medio/Difficile
NOTA 1) La bassa ciclabilità è dovuta in parte alle 3 dure rampe che si incontrano tra La Casera (wp A q. 1390) e la seggiovia (wp B q. 1610) per arrivareb in sella non basta la VAM standard di 600 m/ora; e per altra parte al sentiero tra Casera Col Magoi (wp G q. 1295) ed il wp H q.1110 che solo i più abili potranno fare tutto o quasi in sella, trovando fondo asciutto (sono 600 m con p% media del 30%)
NOTA 2) Il tratto MN (circa 400 m, andata e ritorno) non è essenziale al giro; serve solo per chi volesse approfittare del ristoro offerto da una delle trattorie (adiacenti) od anche per visitare Valmorel o "fare il pieno" alla fontana.
DESCRIZIONE: Dal parcheggio si sale al Piazzale del Nevegal e si prosegue sulla comoda strada asfaltata che a tornanti, all'ombra del boscoso versante nord e senza forti pendenze conduce alla Casera dove termina la stada carrabile. (ampio parcheggio).
Rifocillati al bar, si vede subito quale sarà il problema: non fatevi impressionare dalla prima prima breve rampa che vedete (oltre il 20 %) poi ne seguirà una seconda più impegnativa per il fondo ghiaioso ed infine una terza, la più micidiale. Se superate in sella anche questa .... complimenti ed il più è fatto ! La fatica non vi deve far perdere il panorama offerto da questo tratto (Le creste) che apre una bella visuale, verso nord ed est, sull'Alpago (Lago di Santa Croce) sul Cansiglio (Mezzomiglio - monti Millifret e Pizzoc) e sulla sottostante val Lapisina. Volgendo lo sguardo a nord- ovest vedrete il vicino gruppo della Schiara e più lontano le più famose vette dolomitiche. Il tratto successivo è di tutto riposo; ignorate l'ex rif. Brigata Cadore (ridotto a portantenne) e giungete al rif. Bristot (aperto solo in piena stagione, la domenica). Proseguendo ecco la sorpresa: il vecchio sentiero è stato allargato e consolidato con pietrisco per ora assai fastidioso (si spera che verrà compattato) e verso la cima del Visentin, il tratto che normalmente appiedava anche i più forti per il fondo sconnesso, ora è stato lisciato alla perfezione con un manto "tipo cemento" che permette di arrivare in sella fino al Rif. 5° Art. Alpina quota max. 1760 (ultimi 50 m qualche problema per ghiaia). Sosta al Rif. almeno per ammirare il panorama 360°, particolarmente suggestivo sulla catena delle Prealpi che sitamo percorrendo in dorsale. Si scende ora per la larga carrareccia (dal fondo assai sconnesso) che proviene da Longhere fino alla forcella Zoppei (q. 1415) altra sorpresa: una nuova strada (ruspata di fresco) si di stacca in dir. nord/ovest, in discesa (fondo non ben compattato ma pendenze accettabili); come previsto da consultazione Tabacco 024, la strada termina a C.ra Col Magoi (q. 1295). Qui, un "ometto" in pietre evidenzia un sentiero che prosegue ripido (vedi Note): 10/15 min a piedi per i più prudenti (o più imbranati, a seconda dei punti di vista) e si arriva su una bella forestale nei pressi della C.ra Val Piana. In questa strada, che taglia le pendici est del monte sambuga, la senzazione di isolamento è totale.Guardando verso il Visentin sarete attratti dalle dirupate pareti della valle dell'Ospedale.
A nord del Sambuga il fondo migliora e questo consente di arrivare rapidamente a Malga Pianezze con i primi segni antropici: un rubinetto, un parcheggio, una strada asfaltata. Ovviamente si tralascia l'asfalto per un delizioso tratturo dal fondo erboso in lieve pendenza; presto si scollina e poi giù veloci (attenzione al recinto elettrico da aprire e richiudere) fino a Malga Van. Da qui. per stradine asfaltate si scende a Valmorel dove si trovano due ottime trattorie. Il rientro prevede di perdere quota fino a Tassei e si potrebbe prendere la strada principale della Val Tibolla; invece abbiamo tracciato un percorso inedito sul versante nord/ovest del Sambuga che si poteva anche raggiungere dal wp J (q. 1000) tramite scorciatoia che avrebbe evitato Valmorel (se proprio avete fretta ....) Questo suggestivo tratto è caratterizzato da uno strappo breve ma molto ripido in salita e da una lunga e ripida discesa cementata nel finale. Oppena sopra Tassei si riprende la strada principale per Piandelmonte e da qui si affronta la lunga salita delle Ronce.
Qualche km prima del Nevegal, si trova ancora la possibilità di uscire dalla strada nota ed aggirare su lato nord/ovest il Col De Gou, prima nel bosco poi su sentiero erboso, che all'improvviso sbuca sul retro del Santuario Madonna del Nevegal.. Ancora poche pedalate e si scende al park davanti al campeggio
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Come arrivare al punto di partenza
Provenendo dall’A 27 il modo più rapido è uscire dopo il casello terminale (uscita BL) e andare in dir. di Belluno, fino a Cadola; qui si svolta a sx con ind. Quantin – Nevegal. Si sale per 14 Km ed alla rotatoria (circa 500 m prima del piazzale) si scorge sulla dx il campeggio; svoltando a dx in discesa (verso Belluno), dopo 100 m si trova la strada che scende al piazzale del Camping Nevegal, dotato di bar e ristorante
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Commenti
zebzeb
13.08.2012 12:20
Salite sempre su fondo asfaltao o comunqua compatto.
Una discesa nel bosco in un single track più ripido che tortuoso.
Nel complesso una bella escursione.