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219 Giro dell'Argentario da Orbetello |
Referente LUIGI - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione 30/07/2012
SCHEDA TECNICA
Verso Antiorario - Lunghezza = 40 Km - Dislivello Sal/Disc = +800 m
Quote min/Max = 10 / 380 - Ciclabilità su tempo 95% - Tempo Standard ore 4:0 min
Velocità media = 10 Km/ora - Difficoltà Tecnica = 4/7 - G.D. = 51 Medio/Difficile
NOTA 1: Si tenga presente che nel tratto tra Porto Santo Stefano e Porto Ercole non sarà possibile trovare nè acqua nè alcun tipo di ristoro od assistenza: nella stagione calda portatevi almeno 2 litri d'acqua.
NOTA 2) La modesta classificazione di difficoltà oggettiva GD=51 (che tiene conto di Km, disl, pendenze, fondo ecc.) non tragga in inganno: in caso di elevate temperature la fatica reale potrebbe risultare superiore alle aspettative e crearvi seri problemi se non adeguatamente preparati e dotati di beveraggi con integratori salini per ovviare all'abbondante sudorazione.
DESCRIZIONE
Da Orbetello ci si avvia sulla ciclabile a dx della diga cogliendo in una bella visione complessiva la montagna che ci accingiamo ad aggirare. La diga termina in loc. Terrarossa e da qui termina anche la ciclabile, per cui bisognerà percorrere la SP 161 fino a Pozzarello (due deviazioni verso dx perrmettono di tagliare meno di un km di SP).
Al termine di Pozzarello si trovano tre gallerie illuminate ad uso cilcopedonale che permettono di evitare una risalita ed un Km di SP.Arrivati a Porto Santo Stefano, attenti al GPS (bivi con strade poco divergenti) e comunque dovete iniziare a salire su via Spaccabellezze che vi porta sopra al cimitero, lato ovest.
Ora seguire la traccia diventa più facile; con alternaze di sterrato ed asfalto si percorre il versante ovest dell'Argentario restando però più alti e più all'interno rispetto alla Costiera-Panoramica SP 65; dal wp G al wp I si tiene la SP per poco più di un Km poi si devia su panoramico sterrato in dir. ovest. Inizia una serie di faticosi saliscendi in una zona poco antropizzata: in pratica se vi succede qualcosa sarà difficile trovare aiuto! Dopo aver valicato il Poggio delle Crocine a q. 250, si scende sulla "principale" indicata per il periplo automobilstico dell'Argentario in un tratto sterrato più adatto alle MtB che alle auto (un fuoristrada potrebbe "darvi la polvere" ma se trovate qualche incauto con veicoli stradali, lo passerete tranquillamente !).Da alcuni punti si gode di un panorama stupendo e sono sicuro non mancherete di usare la fotocamera. Giunti nel wp T (da poco è ricomparso l'asfalto) la strada curva a dx il ripida discesa mentre vedrete un gran cartello che vieta assolutamente il passaggio per uno stretto sentiero a ridosso della parete rocciosa. Quel sentiero è quanto resta della SP 66 dopo una imponente frana di molti anni or sono. L'alternativa è: scendere per la strada perdendo circa 70 m di quota o fare i 300 m di sentiero (in gran parte ciclabile in lieve discesa) confidando che con la buona stagione non cadano massi. Declino ogni responsabilità sulla Vostra scelta ma la mia la trovate nella traccia. Dal Punto T1, una breve ma ripida risalita poi giù velocemente verso Porto Ercole; nel wp V si lascia la principale, con breve risalita fino ai piedi di Forte Stella, poi ancora giù, in discesa fino a Cala Galera (saltando così il trafficato centro di Porto Ercole). Nei pressi di Cala Galera inizia la bella ciclabile che porta prima al bivio della Feniglia, poi a Terraraossa ed indine al park di Orbetello.
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Come arrivare al punto di partenza
Provenendo da nord, si lambisce Grossetto e ci si innesta sulla SS n° 1 Aurelia in dir. sud, mentre da Roma-Civitavecchia, la si risale in dir. nord.Da nord; arrivati allo svincolo di Orbetello Scalo, le indicazioni da seguire saranno: ARGENTARIO - Orbetello - Porto Ercole. Queste indicazioni portano a percorrere il Tombolo di Orbetello. Oltrepassata la cittadina, ci si porta sul lato ovest, subito prima della diga che separa la Laguna di Levante da quella di Ponente, dove si trova ampio park nel piazzale dedicato ai Marinai D'Italia (a pagamento con tariffa 0,1 €/ora): 50 cent. vi saranno più che sufficienti!
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Commenti
zinob
21.08.2018 18:53
Rispetto alla descrizione originale, la parte iniziale e la parte finale del giro sono quasi interamente serviti da pista ciclabile. Perciò si pedala sulla provinciale davvero poco.
Confermo il commento che il caldo e la mancanza di possibili rifornimenti di acqua possono rendere il giro insidioso.
Panorami mozzafiato. Assolutamente consigliabile