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Lungo Conca - Fratte |
La nostra risalita sul fiume Conca di me e Francesco continua.
Questa volta però si è aggiunto Fulvio, uno con il manico, che con l'aiuto della nostra caparbietà ci ha condotti fino a Fratte nei pressi di una pista di moto cross.
Siamo entrati nell'acqua un sacco di volte guadando il fiume Conca dopo Taverna, perchè in quel tratto il fiume non è ben messo ed i sentieri si perdono.
Alla fine abbiamo trovato il bandolo della matassa ed abbiamo ripreso il cammino evitando il pantano più duro per non rimanere nelle sabbie mobili :-)
Devo dire che, con i piedi completamente a mollo, da come si evince dalle foto, non è stato poi così male. Il caldo in effetti era quasi asfissiante dalla umidità del luogo.
Vogliamo comunque continuare la risalita magari partendo da più avanti. Spero inoltre di re incontrare Fulvio che ha maggiore esperienza di noi e ci da utili consigli come quelle delle susine selvatiche leva-sete ahahaha....baghini e con cui abbiamo fatto diverse risate.
Magari qualche volta lo raggiungiamo noi sul Marecchia dove sembra ci siano dei bei tragitti per MTB.
Bellissima giornata.
Percorso da fare anche per principianti come me con un pò di buona volontà.
Attenzione che causa molti smottamenti il percorso oggi è molto cambiato. In più il 50% del tragitto è strada asfaltata.
Buon divertimento
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Come arrivare al punto di partenza
Guado di San Clemente in direzione Morciano
Cartina
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Commenti
tom123
23.06.2014 16:52
In alcuni punti ci sono rovi, MOLTI rovi, si entra integri e si esce sbucciati come delle cipolle.
Sopra taverna la traccia è difficile da seguire (almeno con Oruxmaps), mi son ritrovato a percorrere il letto del fiume dato che non vedevo alcun sentiero ed il letto del fiume non porta da nessuna parte. Stranamente, dopo aver bestemmiato ed essere arrivato in un vicolo cieco, ho intravisto l'arrivo di un percorso sterrato che corrispondeva al tracciato gps, ma non ho capito da dove parte.
Unico difetto, grosso, secondo me: il ritorno è tutto su asfalto, moooooooooooooooooooooooooolti chilometri di asfalto su strada provinciale (nemmeno su ciclabile, ma proprio la strada provinciale). A saperlo prima, cambiavo tracciato, ho fatto svariati guadi, mi son sbucciato come una cipolla, ho fatto interi chilometri nel fango per poi ritrovarmi a fare metà percorso esatto su asfalto in mezzo alle macchine per tornare alla partenza.
Giro da fare assolutamente dopo svariati giorni di secca se non ci si vuole impantanare brutalmente nel fango per lunghi tratti.