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Dal Passo 7 Crocette ai prati di malga Casantighe |
L’itinerario parte da Collio, in Val Trompia, e raggiunge il Passo delle 7 Crocette per l’ormai classica salita del “Valtrompianoforte bike” di Orma:
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/1187
Si sale quindi via Memmo, loc. Fiale e Valle di Sarle, seguendo le indicazioni per Poffe di Stabil Fiorito. Si pedala fino alla fine della mulattiera, dove si stacca a destra un tratturo molto ripido che porta, con bici a spinta, alla malga. Ora ancora a destra su sentiero, prima in piano poi in salita, con pochi brevi tratti in sella, fino a raggiungere il valico, dove si incontra il sentiero 3V che si percorre in breve e leggera discesa fino al Passo delle 7 Crocette, meta del giro.
Riprendiamo il sentiero 3V, direzione est, mantenendoci sulla variante bassa e percorrendo il bellissimo tratto in quota (prima sentiero e poi strada sterrata) fino ad incontrare a destra le indicazioni dei segnavia CAI 355 – 356 (tab. Per Tizio). Raggiunte le rovine di un insediamento militare della prima guerra mondiale (loc. Pian delle Baste) ci prepariamo per la discesa.
Questa corre inizialmente per una strada tracciata dall’ENEL per la posa dei tralicci dell’alta tensione: si tratta in sostanza di una pietraia, non difficile, ma che richiede un certo impegno fisico se percorsa con bici da XC. La strada termina nei pressi di un traliccio, dove i segnavia CAI 355 e 356 si separano; guardando a sinistra verso il fondo valle vediamo distintamente malga Casantighe: per raggiungerla rimontiamo brevemente il dosso erboso alla nostra sinistra, cercando la traccia di sentiero nascosta nel prato (*).
Una volta individuata, la seguiamo: è un bellissimo sentiero, ben marcato ma sottile e piuttosto scorrevole: malga Casantighe è un bellissimo posto, in posizione aperta, che merita certamente una sosta.
Risaliamo ora brevemente per la mulattiera che passa dietro la malga in direzione Valgradello, tenendo la sinistra a monte; facciamo però attenzione alla nostra destra, perché in breve parte un’altra traccia, quasi invisibile, che scende diritta per il filo di cresta di un dosso. La seguiamo scendendo in picchiata verso il fondo valle e quando la traccia sparisce proseguiamo nel prato cercando la linea più pulita. Incrociamo un altro sentiero, che prendiamo a destra nei pressi di un capanno da caccia: ora la traccia entra nel bosco, più marcata e sempre molto flow, con alcuni passaggi su radici. Termina su una strada sterrata che prendiamo a destra, fino ad una catena che sbarra l’ingresso ai mezzi a motore (attenzione!); la superiamo e prendiamo subito il sentiero alla nostra sinistra (attenzione ad un brevissimo tratto franato dopo poche decine di metri). Usciamo dal bosco nel prato di un altro capanno (proprietà privata, bici a mano in caso di persone) e ci inseriamo in un’altra strada sterrata, che prendiamo in decisa discesa.
Questa termina nella strada lastricata che arriva dall’abitato di Ivino: noi giriamo alla nostra sinistra e subito dopo a destra, prendendo l’ultimo sentiero, sempre molto scorrevole, con un paio di passaggi poco sconnessi e non difficili, fino a raggiungere San Colombano. Da qui, su asfalto in leggera discesa, torniamo rapidamente al punto di partenza.
*Al traliccio sono rimasto troppo basso, mancando l’inizio del sentiero; l’ho recuperato quasi subito, risalendo il prato con bici a spinta per pochi metri. Ho risistemato la traccia a casa, basandomi su una mappa IGM: in quel tratto prestate quindi un po’ di attenzione.
AVVERTENZE
La salita è parecchio tosta, con tratti a spinta, ma molto panoramica e di soddisfazione.
La discesa non è per chi cerca numeri e adrenalina, ma per chi ama la solitudine e il silenzio della montagna.
L’ho valutata come mediamente difficile; non ci sono infatti roccette, gradoni, tornantini stretti o qualsivoglia passaggio tecnico. Ribadisco però che la strada fino al traliccio può richiedere un buon impegno se percorsa con bici da XC, vista la numerosa presenza di pietre anche di medie dimensioni.
Dal traliccio in poi si percorrono sentieri non segnati, poco o nulla frequentati e manutenuti, quindi:
- la traccia GPS è indispensabile
- a stagione inoltrata è probabile che erba alta e vegetazione rendano difficile la percorrenza di alcuni tratti
- durante l’apertura della caccia è necessario fare molto attenzione
Per il resto buon senso e rispetto sono più che sufficienti.
Giro da 4 ore più pause, ben esposto al sole; acqua fino poco prima della malga Poffe di Stabil Fiorito
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Come arrivare al punto di partenza
Da Brescia seguire le indicazioni per Val Trompia e Passo Crocedomini fino a Collio. Ampio parcheggio nei pressi degli impianti di risalita.
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Commenti
mbaro
25.08.2012 16:12