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204 Alpago lungo il sentiero “Alpago Natura” con geocaching |
Referente Alessandro - (
ruotalpina@alice.it ) - Ultima ricognizione 30/04/2012
SCHEDA TECNICA
Verso Orario - Lunghezza = 40,8 Km - Dislivello Sal/Disc = +1300 m
Quote min/Max = 393 / 1087 - Ciclabilità su tempo 95% - Tempo Standard ore 3:50 min
Velocità media = 10,6 Km/ora - Difficoltà Tecnica = 5/7 - G.D. = 55 Medio/Difficile
NOTE: recinto con filo spinato sotto S.Anna di Tambre (wp = E e F)
DESCRIZIONE
Questo tracciato è stato ricavato con un taglia e cuci di altri percorsi tenendo come punti fissi i due “tesori” nascosti. La mia idea è, infatti, quella di unire le nostre uscite con qualcosa di misterioso che ci solletica la voglia di scoprire qualcosa che qualcun altro ha nascosto. Naturalmente il tempo per trovare i tesori non deve essere eccessivo per non distoglierci da quello principale che è la mountainbike. Quindi se la cosa vi ha incuriosito...
Dal parcheggio si scende verso il lago e si incrocia la pista ciclabile che ci porta lungolago svoltando a destra. Si segue attraversando la passerella sul torrente Tesa. Qui si può trovare la prima caching. Proseguendo dopo il centro sportivo si segue il corso del canale industriale (località Paludi) fino ad incrociare la strada che sale per Pieve. Di qui si segue per Villa e Torch. Qui la seconda caching. Si passa per il centro del piccolo paesino, si supera la chiesetta e si scende sulla destra. Arrivati in fondo alla via a sinistra. Attenzione qui, non appena la strada finisce, tenersi a sinistra, perchè le tracce ingannano. Qui inizia una stradina da prima sterrata poi ciottolata che è la continuazione della Via Pastorale che da Udine doveva condurre a Belluno, la ritroveremo più avanti con i due ponti “Romani”. Attenzione, appena passati un corso d’acqua non fatevi trovare impreparati nell’affrontare una rampetta molto tosta. Il sentiero termina incrociando la strada che ci condurrà svoltando a destra fino a Puos. Da qui una volta attraversato il ponte sul Tesa riprendiamo il percorso 149 (“
http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/6315”). A Cornei inizia l'impegnativa salita della Valturcana (poco nota) che termina a Tambre.
Per secondarie, a tratti sterrate, si arriva alla frazione di Sant'Anna con l'originale Casa Dei Libri (opera dello scultore Livio de March). Un tratto su prato (con recinto reticolato apribile) scende alla romita chiesetta di Sant'Anna.
Attraverso poi un varco che può dare qualche problema alle 29 si entra nella Foresta del Cansiglio. Si sale a Pian Rosada e da qui a Campon (fontana) dove ha inizio il notissimo percorso del Taffarel. Al primo bivio si lascia la strada asfaltata scendendo a destra e subito prima della costruzione sempre a destra. Inizia la discesa verso Farra. Fate attenzione a contenere la velocità perchè alcuni tratti sono molto insidiosi e la presenza di grosse pietre ci può portare a fare qualche metro a piedi (wpt I – J ). Alla fine del sentiero la presenza di un avvallamento dovuto al corso d’acqua ci fa scendere. Si giunge alla chiesetta della Madonna del Runal (“
https://myportal.regione.veneto.it/opencms/cmsinternamappa.act?dir=/opencms/opencms/CMAL/FarradAlpago/Vivere/Turismo/tradizioni.html”). Si scende per qualche decina di metri e prestare attenzione alle indicazioni del sentiero nordic walking sulla destra. La pendenza ci costringere a scendere dalla bici fino a raggiungere il primo dei due ponti “Romani”.
Per saperne di più:
http://www.draupiave.eu/Engine/RAServeFile.php/f/schede_manufatti/53.pdf “).
Per chi non volesse visitare i due ponti è possibile optare per la variante che ci porterà, dopo un tratto ripido cementato, attraverso una forestale che si congiunge alla strada che scende a Pianture e da qui a Farra.
Un susseguirsi di saliscendi ci porta alla strada asfaltata che scende a Buscole e Farra dove abbiamo parcheggiato.
Per chi volesse approfondire su geocaching:
http://www.opencaching.com/it/ o
http://www.geocaching.com
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Come arrivare al punto di partenza
Per arrivare a Farra, chi proviene dall'A27, uscirà al casello di Fadalto.
Sulla statale 51 si raggiunge passo Fadalto e poco dopo si svolta a Dx per l'Alpago.
Appena alla periferia di Farra si scorge sulla Dx un ampio parcheggio vicino alle poste.
(sconsigliati quelli sul lungolago, a pagamento e affollati nelle domeniche estive)
Cartina
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Commenti
Dr. Jekyll
17.03.2014 10:31
Le recenti piogge monsoniche hanno rovinato il territorio, costringendo a superare alcune difficoltà, senza tuttavia rendere necessarie deviazioni dalla traccia. In particolare:
- la salita della Valturcana è chiusa al traffico. Una frana ha letteralmente spostato la strada, aprendo grosse crepe e danneggiando alcune case. Si riesce tuttavia a passare con la bici, scendendo e scavalcando le crepe sull'asfalto. Non ci sono grossi problemi.
- La discesa da Palughet alla chiesa del Runal presenta cartelli di lavori in corso e vietato l'accesso, tuttavia non vi erano reti da scavalcare o portoni da aprire. Si passa attraverso il cantiere senza difficoltà (sembra stiano rifacendo la pavimentazione con pietre in alcuni punti dove l'acqua verosimilmente deve avere danneggiato la mulattiera).
- Dalla chiesa del Runal ho preso la deviazione per i ponti romani. Molto belli, da vedere. La prossima volta prendo la variante per provare. Anche per il sentiero dei ponti romani, tuttavia, si vedono i segni delle piogge, che hanno reso ancora più difficile (a mio avviso non ciclabile... l'ho fatto a piedi) un tracciato breve ma già degno di un certo manico. Magari lo farete a piedi come me, ma i ponti vale la pena vederli.
- Il secondo ed ultimo ponte romano è chiuso, verosimilmente per ristrutturazione. Qui si deve aggirare la rete, e passarci sopra lo stesso, o tornare indietro. Io ci sono passato sopra, e sono qui a raccontarvelo, per cui... sta a voi decidere quanto rischiare, con me ha tenuto.
- Poco dopo il secondo ponte romano, pochi metri prima di tornare sull'asfalto, un ponte ben più recente è recentemente scivolato giù a causa di una frana (strano...). Il greto del torrente è tuttavia poco profondo, e si riesce a passare senza difficoltà a monte del ponte crollato.
Questi sono i ragguagli a marzo 2014. Si tratta in realtà di piccole cose facilmente aggirabili e superabili. Il giro rimane piacevole e vale la pena.
Ciao!