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PRATO SELVA (la via fanese) |
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Viene definita la “via fanese”, un’antico percorso pastorale di collegamento tra l’abitato di Fano Adriano e la località di Prato Selva. Una via, questa, anni or sono di fondamentale importanza per la popolazione locale ove oggi ancora si possono visionare i resti dei tempi che furono. Partiamo dal comune di Fano Adriano e percorriamo la strada panoramica che porta a Prato Selva. La salita è interamente su asfalto. Se percorsa nei giorni feriali è quasi a traffico zero, a differenza dei fine settimana in cui il Cinghiale la sconsiglia vivamente onde evitare di condividere l’ascesa con le auto degli avventori del Bike Park. Fatta questa doverosa premessa posso dire che la strada dona suggestivi scenari sul versante del Gorzano e su quello del Gran Sasso. Giunti a Prato Selva passiamo dinanzi alla baita e saliamo diritti andando ad incrociare la carrareccia che taglia la pista da sci. Giriamo a sx , percorriamo un tratto boschivo e raggiungiamo l’incrocio con la carrareccia che sale al Colle Abetone. Prendiamo a dx e seguiamo la carrozzabile arrivando al Prato della Selva. Dopo un breve escursus nel bosco per visionare la nuova variante del bike park (con annesso ponticello in legno) iniziamo a scendere per la pista “toboga” fino ad incrociare un paletto C.A.I. Da questo punto esatto abbandoniamo il bike park e scendiamo per un tratto di sentiero sporco ed inizialmente non molto evidente. Sbuchiamo improvvisamente di nuovo sulla carrareccia e dinanzi a noi troviamo la segnaletica C.A.I. indicante Fano Adriano ed Intermesoli. Ha così inizio il sentiero n.141 (o parte della via fanese) che scende per Piano Cavallo. La traccia interseca altre microtracce scavate dal bestiame al pascolo. Transitiamo in prima battuta su fondo argilloso, poi il sentiero solca i prati ed entra in piccole macchie boschive. Lasciamo momentaneamente il sentiero principale per andare a complicarci un po’ la vita in un sentiero secondario che va a finire sulla Fonte Azzinenga. Dalla fonte svoltiamo a dx e percorriamo un breve tratto su bitume fino al primo tornante a sx. Qui troviamo nuovamente la traccia C.A.I. che passa sopra le Coste Farinelle. La discesa è tecnica ed a tratti molto insidiosa e sporca. Se soltanto fosse leggermente curata darebbe del filo da torcere ai tracciati del bike park. Incrociamo per altre due volte la strada per Prato Selva, sempre in corrispondenza di curve a gomito verso sx, per poi rientrare sul sentiero 141 che stavolta passa sulla Costa della Cona e sbuca alla Croce di Santa Riparata. Riprendiamo per l’ennesima volta l’asfalto, qualche pedalata fino ad una fonte sulla sx e arriviamo al cosiddetto Bivio dei Moreni. Si scorge la segnaletica C.A.I. a ridosso di una roccia. Entriamo nella boscaglia questa volta per percorrere il sentiero n. 139 che, il leggera risalita, porta al Colle Pagliaro. La traccia intercetta la carrareccia per Colle San Marcello, la attraversa, conduce ad un serbatoio ed infine scivola sin nel centro di Fano Adriano. L’anello è chiuso.
CINGHIALE 11/05/2012 Fano Adriano (TE)
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rpapero
14.05.2012 11:59