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MONTE SAN FRANCO (2132m) |
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Al Valico delle Capannelle, superato il bivio per Capitignano, si lascia l’auto in corrispondenza di uno slargo. Si parte su asfalto e si prende a sx per Assergi. Dopo qualche tornante ci portiamo ai piedi del monte San Franco. Dalla chiesa di San Vincenzo è possibile percorrere un’alternativa off road che segue in parallelo la strada asfaltata e taglia Piè di Monte e Piè di Serre. Ripreso il bitume, in corrispondenza di una curva a dx si incrocia la carrareccia che sale alle sorgente di San Franco. Settiamo la pressione dei pneumatici ed incominciamo ad arrampicarci per la strada a tratti ripida e scomoda da pedalare. Giunti a quota 1600m troviamo l’indicazione per le sorgenti ma ignoriamo il sentiero che sale a sx e proseguiamo fino al Colle del Vento. Ivi giunti, il Cinghiale consiglia di effettuare una sosta per godersi il panorama. Il versante aquilano è praticamente sotto i nostri piedi dominato dal Monte Sirente mentre all’orizzonte svetta il monte Velino. Se alziamo lo sguardo dalla parte opposta, lo Jenca, Pizzo Camarda, la Cresta delle Malcoste, Pizzo Cefalone e persino Pizzo Intermesoli paiono osservarci mentre compiamo l’ascesa. Ci troviamo sul sentiero 121 C.A.I. che ci porta inesorabile al Passo del Belvedere. Non a caso il sito porta questo nome. Arrivati sulla Piana dei Cavallari l’ambiente non ha nulla da invidiare ai paesaggi alpini. Si apre il fantastico scenario sulla Laga e sull’intero Lago di Campotosto mentre dalla parte opposta svetta imponente il Monte Corvo….ai suoi piedi la stupenda Valle del Chiarino. Dal Passo del Belvedere prendiamo a sx il sentiero n. 111 che attraversa la Piana dei Cavallari e sale deciso sulla Cresta di Rotigliano. Come un vero itinerario all mountain ora ci tocca caricarci la bici a spalla e spingere almeno fino ad affacciarci sulla Valle dell’Inferno dove, per un breve tratto possiamo risalire in sella e pedalare in alta quota. Non ci resta che un ultimo strappo tra spuntoni di roccia e tocchiamo la vetta. Ci siamo…dall’alto dei 2132m del Monte San Franco possiamo affermare che la fatica viene senz’altro ampiamente ripagata dal panorama. Ora possiamo prepararci a scendere servendoci del non sempre visibile sentiero n.111 che segue il crinale del monte fino a Pietra Liscia. La discesa si presenta ripida e tecnica snodandosi tra prati e pietraie. Difficile governare la bici, ma con un po’ di concentrazione si viene giù che è un piacere. Seguendo rigorosamente gli “omini di pietra” riusciamo a incrociare un strada sterrata, prendiamo a sx ed effettuiamo qualche taglio su prato che ci consente di evitare le insidie della carrareccia e nello stesso tempo di raggiungere in volata la nostra auto.
CINGHIALE 08/05/2012 Valico delle Capannelle (AQ
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rpapero
11.05.2012 19:38