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GIRO DEL CIUFOLONE |
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Provenendo da Teramo in direzione Macchia da Sole, si lascia l’auto in prossimità del bivio per Macchia da Borea. L’anello inizia scendendo a sx verso il fiume Salinelllo e si sale a Macchia da Sole su bitume. In uscita dal paese è possibile rifornirsi d’acqua presso un’antica fonte. Continuo a pedalare in salita transitando al cospetto del Monte Tignoso dal quale , molti anni or sono, si distaccò un gigantesco masso che rotolò per l’intera Valle Cupa. Gli abitanti della zona raccontano che ebbero la percezione di un sisma in atto mentre quell’enorme roccia veniva giù dalla montagna ma fortunatamente il masso non fece vittime e oggi giace quieto a bordo strada. Raggiunto il bivio per Piano Maggiore svolto a sx e percorro un breve tratto in discesa per poi riprendere in salita costante. Pedalo comodamente sul Fosso Sagannata e sul Fosso Natale lasciandomi alle spalle la Montagna dei Fiori e godendomi a sx la vista sulla Montagna di Campli. Agevolmente salgo al valico di Pietra Stretta ed in corrispondenza del punto più alto, abbandono la carrareccia per la traccia dx che sale ripida alla vetta del Monte della Farina. Alternando tratti pedalabili a camminate bici in spalla, in poco tempo sono in cima. Affacciarsi su Valle Piola dalla vetta del Farina fa sempre un certo effetto, evito di sporgermi sul baratro e riprendo il cammino intercettando una traccia sottostante che dapprima volge a destra e poi scivola decisa ne bosco. Il traccia si presenta veloce e curvilineo con divertenti tonanti e con possibilità di effettuare tagli liberi tra la boscaglia. Dopo esser sceso per più di duecento metri di dslv incrocio la sterrata per Acquaratola, mi rifornisco alla fonte pastorale e prendo a dx. Mi trovo sul fianco del Ciufolone, la strada è velocemente percorribile e regala gradevoli panorami. Durante il tragitto si incrociano diversi sentieri che scendono sulla sx ma consiglio vivamente di non avventurarsi per evitare di complicarsi la vita nel Fosso Pidocchiara. Giunto ai Piani la discesa si accentua e diventa più veloce tra prati e sassi smossi. Incrociata di nuovo la s.p. svolto a dx e in poco tempo arrivo a Piano Maggiore, aggiro la chiesetta e prendo un vecchissimo sentiero appena visibile. E’ il 16c C.A.I. che un tempo collegava Piano Maggiore a Macchia da Borea. Oggi si presenta sporco e di conseguenza abbastanza difficoltoso da percorrere. Il sentiero esce a Macchia da Borea, la attraversa e continua scendere fino ad un cimitero. Ripreso il bitume, giro a dx e chiudo l’anello.
CINGHIALE 01/05/2012 Macchia da Borea (Te)
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rpapero
06.05.2012 15:22