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CASTELVECCHIO CALVISIO |
Giro molto rilassante e privo di difficoltà, indicato per chi soffre di stress post-impresa ed ha bisogno di sgranchire le gambe. Partenza dalla piazza di Santo Stefano di Sassanio. Dopo aver girovagato un po’ per uno dei borghi più suggestivi d’Italia, scendo in direzione del cimitero e seguo la segnaletica C.A.I. che indica Castelvecchio Calvisio. Il tratto fino alla piana di Castelvecchio è in veloce discesa. Portatomi abbondantemente sotto Santo Stefano, noto che, su quel che rimane dell’asfalto, ci sono delle segnalazioni di colore giallo le quali indicano dei divertenti tagli tra cespugli e ginestre. Seguo le frecce e scendo rapidamente su piacevole sterrata fino alla piana. Oltrepasso un cancello per il bestiame e , prestando attenzione alla rete elettrica, proseguo sull’ampia traccia che si dirige verso la parte opposta della piana. Ad un certo punto la strada inizia a salire e compie un paio di svolte fino a portarmi dinanzi ad una fonte purtroppo in secca (come la maggior parte delle fonti pastorali disseminate nella zona). Prendo a dx la carrareccia che entra in una pineta e costeggia il fianco della montagna per qualche km. La traccia è leggermente in salita e regala un’ottima vista sulla piana erbosa prevalentemente destinata alla coltivazione delle lenticchie. Arrivo dopo un piccolo strappo a Castelvecchio Calvisio. Castelvecchio Calvisio (1.045 m. slm.) è un antichissimo e stupendo borgo fortificato di appena 200 abitanti, posto sulla sommità di un colle, in uno scenario naturale di incomparabile bellezza. L'area in cui sorge è di grande pregio ambientale e di notevole interesse turistico per la presenza, nelle vicinanze, di località famose come S. Stefano di Sessanio e Castel del Monte (inserite entrambe nella prestigiosa categoria de "I Borghi più belli d'Italia") e del celeberrimo castello di Rocca Calascio, una delle fortezze più alte d'Europa. Il borgo, ricostruito nel XV secolo, dopo la distruzione del 1424 operata da Braccio da Montone, presenta un impianto urbanistico ortogonale racchiuso da una cinta muraria ad andamento ellittico. Il nucleo abitato più antico è caratterizzato dalla presenza di stretti vicoli delimitati da case in pietra con ripide scalinate esterne, anch'esse in pietra, per l'accesso ai piani superiori. Il suggestivo intreccio di vicoli, archi, case e scalinate crea nel visitatore una emozione particolare e "racconta" lo stretto legame sociale che per secoli deve aver unito gli abitanti del borgo, soprattutto durante i lunghi e rigidi mesi invernali. Il monumento di maggior pregio all'interno del centro abitato è la chiesa medievale di S. Giovanni Battista, mentre nei dintorni si trova l'antica chiesa di S. Cipriano. Castelvecchio Calvisio, comune del Parco Nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga, offre panorami spettacolari che abbracciano il borgo di Calascio e il suo famoso castello, i monti che sovrastano la vicina Carapelle Calvisio e la vallata di Ofena. Assuefatto dagli scorci del borgo, a malincuore riprendo il mio viaggio, mi porto fuori dalla parte vecchia e decido effettuare un bel fuoripista. Taglio perpendicolarmente il colle ove si erge Castelvecchio e riscendo sulla piana andando ad incrociare una carrareccia. Svolto a dx e riprendo subito dopo la provinciale seguendola in salita fino a Calascio. Ivi giunto salgo a sx verso Rocca Calascio. Affrontato un tratto in salita su bitume incrocio sulla sx un’ampia carrareccia che passa sotto la Rocca. La imbocco percorrendola sino alle Costarelle. Passato l’incrocio con un’altra carrareccia a sx che porta alla Rocca continuo per qualche metro fino a notare sempre a sx un piccola traccia nell’erba. Seguo la traccia che culmina su una vecchia strada in disuso. Mi trovo su un’altra piana ma invece di attraversarla per intero, concludo il giro prendendo dapprima a sx e, una volta raggiunta la strada provinciale, giro a dx per Santo Stefano di Sessanio.
CINGHIALE 15/04/2012 Santo Stefano di Sessanio (AQ)
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Commenti
rpapero
18.04.2012 19:05