|
MONTE CAMARDA |
Appena arrivo a Barisciano, lascio il Pandinobike nel primo parcheggio utile sulla dx. Inizio a scaldare le gambe transitando tra vicoli e piazze di questo affascinante borgo. Parte del suolo comunale rientra nel territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte meridionale. Il paese e le frazioni circostanti sono state duramente colpite dal terremoto dell'aprile 2009 con epicentro a L'Aquila. Immessomi sulla strada provinciale incomincio a salire in direzione Santo Stefano di Sessanio. Pian piano penetro nel territorio del Parco ed oltrepasso un punto di bivacco con annessa segnalazione per la chiesa di Santa Maria ai Carboni. Proseguendo dritto su asfalto, giungo ad incrociare una ripida traccia che sale a dx. A questo punto trovo un strada brecciata che scende a valle e culmina su una grande piana coltivata a lenticchie. Prendo a dx ma invece di seguire la carrareccia , mi mantengo sempre a dx su esile sentiero erboso che sale verso un colle. La traccia non è sempre evidente ma in condizioni meteo accettabili è possibile navigare a vista tranquillamente. Sfruttando i crinali, accarezzo un susseguirsi di colli fino a vedere in lontananza una montagna che reca in prossimità della vetta un’orrenda antenna. E’ il Monte Camarda (da non confondere col ben più alto Pizzo Camarda). Peccato che questo paesaggio d’altri tempi venga come al solito deturpato dalla mano dell’uomo. Comunque il mio viaggio prosegue utilizzando una miriade di sentieri scavati dagli animali. Quando riesco ad arrivare ai piedi del Monte Camarda incrocio un pastore che mi sconsiglia di salire in vetta in quanto, a suo dire, la nebbia sta salendo dalle valli e tra poco la visibilità sarà azzerata. Chiedo quanto tempo mi resti per tentare l’ascesa…il pastore sorride e scuotendo il capo proferisce testuali parole “ dai retta a me, scendi a valle”. L’incoscienza mi porta tuttavia a tentare e con la forza che mi resta spingo per la vetta del Camarda senza pensare a nulla…solo a raggiungere l’obiettivo prefissatomi. Nel mentre scorgo la grande croce ubicata sul punto più alto, ho il tempo solo di avvicinarmi e scattare una foto ricordo. La nebbia mi ha già raggiunto! Fuggo dalla vetta e grazie ad una folata di vento che squarcia l’invisibile, intravedo la vallata sotto di me. Non mi resta che abbassarmi velocemente di quota tagliando la montagna. La discesa è ripida, tecnica e pericolosa snodandosi su un fianco del Monte Camarda privo di sentieri. A fatica raggiungo una fitta pineta e la buco senza pensarci due volte. La nebbia adesso è lontana sopra di me… resta solo il ricordo. Intercetto una comoda sterrata che inizia a riportarmi al punto di partenza. Transito tra stupende macchie boschive e campi di lenticchie. Il tratto si presta ad essere percorso velocemente e di tanto in tanto ci scappa pure qualche salto. Dopo qualche km,alzo lo sguardo sulla sx in alto per ammirare le rovine di un castello medievale. In corrispondenza di un’antica chiesa svolto a sx e faccio ritorno a Barisciano non prima di un breve escursus tra i suggestivi vicoli di questo paese.
CINGHIALE 14/04/2012 Barisciano (AQ)
Scarica la nostra app gratuita per navigare gli itinerari e mandarli al Garmin: ANDROID, iOS
Cartina
Se l'itinerario è incompleto o presenta dei problemi segnalacelo attraverso il nostro modulo di contatto: Modulo di contatto.
Commenti
rpapero
16.04.2012 11:49