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CASTELLUCCIO-FORCHE CANAPINE-ARQUATA |
Il nostro viaggio comincia da Castelluccio di Norcia dove la solita nebbia mattutina ci accoglie facendoci rabbrividire. Per fortuna si parte subito in salita, almeno avremo modo di riscaldarci un po’ visto che il sole oggi sembra essere in sciopero. Dalla piazzetta di Castelluccio ci incamminiamo a sx per la carrozzabile segnalata dal C.A.I.. Velocemente passiamo sotto il Monte Veletta innalzandoci immediatamente di un centinaio di metri. E’ sempre un piacere godersi la vista sui Piani di Castelluccio, siano essi imbiancati dalla neve o impreziositi dai colori sgargianti della fioritura. Pedaliamo al di sotto della Coste di Prata e aggiriamo sulla sx il Poggio di Croce. Approdati ad un primo valico la carrareccia si restringe divenendo single track. Sulla dx il sentiero punta il Monte delle Rose mentre noi andiamo ad intercettare il G.A.S.(Grande Anello dei Sibillini). Adesso il panorama è sul versante di Norcia, davanti a noi Monte Patino e Monte Lieto sovrastano la Valle Castoriana. Proseguiamo sul simpatico sentiero che inizia a scendere per circa 150m sino alle Tre Fonti. Volgendo lo sguardo a sx si scorge il Casaletto Rosi. Dopo esserci riforniti di acqua continuiamo a discendere per immetterci su una comoda carrozzabile che passa sotto il Monte Vetica. Il tragitto è agevolmente pedalabile (anche se occorre fare slalom tra le pietre) e scorre spedito tra il Monte Calarelle ed il Monte Castello. Ancora una rapida discesa prima di arrivare al Rifugio Perugia e intersechiamo la provinciale per Norcia. Niente paura, un paio di metri di bitume e subito passiamo davanti alla segnaletica C.A.I. che a dx indica Colle le Cese. Sempre su piacevole traccia giriamo intorno al Monte Cappelletta arrivando alla base degli impianti sciistici. Mantenendosi sul sentiero di dx approdiamo al rifugio escursionistico Colle le Cese. Breve sosta con caffè e doppia genziana gentilmente offerta dal gestore del rifugio e immediatamente rimontiamo in sella prendendo l’evidente carrareccia che sale dinanzi a noi. Da questo momento c’è bisogno soltanto di energia onde poter raggiungere in sequenza il Monte Cardisciana,il Monte Macchialta e per finire il Monte Pellicciara. Dopo un tratto in piacevole discesa approdiamo alla Costa le Forcelline e poco prima del Rifugio degli Alpini , improvvisamente svoltiamo a dx per il sentiero 104 C.A.I.. La sospirata discesa ci si para finalmente davanti. Costeggiamo sulla dx la boscaglia, entriamo nella selva per un breve tratto e usciamo di nuovo sui prati virando tutta a dx. Eccoci alla Fonte Le Trocche. Dalla fonte affrontiamo un tratto scosceso che culmina in una carrareccia. Si scende vertiginosamente verso la Vena dei Corvi. Arquata del Tronto ormai è sotto di noi. Ci si arriva sempre tramite il sentiero 104 che sbuca davanti al castello al quale non risparmiamo una visitina. Per concludere ci abbiniamo anche l’attraversamento del paese scendendo tra vicoli e scalette sino a tagliare il traguardo in località Borgo di Arquata. Qui troviamo la staffetta per il recupero auto da effettuare a Castelluccio. L’itinerario, se percorso in giornate limpide, consente di godere dei panorami unici sui Piani di Castelluccio, sul valico di Norcia e, nel finale, sulla vallata del Tronto e sui monti della Laga. Il recupero auto è vivamente consigliato al fine di rendere il giro decisamente più umano.
CINGHIALE- PAPERO-CAPRA 30/04/2011 Arquata del Tronto(AP)
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rpapero
30.03.2012 21:24